Parhelia vuole schiacciare GeForce e Radeon

Parhelia vuole schiacciare GeForce e Radeon

Matrox ha svelato un nuovo chippone grafico con cui, almeno sulla carta, sembra poter aspirare al vertice del mercato 3D. Se le premesse sono queste ATI e Nvidia devono far posto ad un terzo incomodo. La fine del duopolio?
Matrox ha svelato un nuovo chippone grafico con cui, almeno sulla carta, sembra poter aspirare al vertice del mercato 3D. Se le premesse sono queste ATI e Nvidia devono far posto ad un terzo incomodo. La fine del duopolio?

Montreal (Canada) – Entro la fine dell’anno il mercato dei processori grafici 3D sembra destinato a vivacizzarsi parecchio, e questo grazie all’arrivo sul segmento consumer di concorrenti che, stando a quanto annunciato, potrebbero seriamente minacciare il semi-duopolio che ATI e Nvidia hanno creato nel settore.

Dopo il recente annuncio di Creative/3DLabs, è ora il momento di Matrox, una società che fino ad oggi si era tenuta alla larga dalla sfida “tutticontrotutti” nel mercato degli hardcore gamer ma che oggi, grazie al suo nuovo chippone Parhelia-512, sembra decisamente pronta a sfidare le ultime incarnazioni di GeForce e Radeon.

Di Parhelia-512 salta subito all’occhio l’elevato numero di transistor, ben 80 milioni (contro i 63 milioni del GeForce 4), e la nuova architettura a 512 bit. Il chip è costruito con una tecnologia a 0.15 micron ed integra un’interfaccia con la memoria DDR di 256 bit, in grado di fornire un’ampiezza di banda di oltre 20 GB/s.

Dotata del supporto all’AGP 8x, Parhelia-512 supporta un frame buffer contiguo di dimensioni fino a 256 MB ed integra due RAMDAC, un encoder TV e supporto per due transmitter DVI. Il chip viene dichiarato compatibile con le OpenGL 1.3 e le DirectX 8.0, tuttavia Matrox sostiene che esso integrerà anche il supporto ai vertex shader array delle DirectX 9.

Matrox afferma che con questa GPU intende rivolgersi sia agli utenti professionali che agli appassionati di tecnologia e di videogiochi, perseguendo tre obiettivi principali: “portare ai massimi livelli di qualità ogni aspetto della visualizzazione (Highest-Fidelity Graphics), sostenere prestazioni sempre elevate anche nel corso di rendering complessi ed offrire un numero significativo di innovazioni sostanziali”.

“Per High Fidelity intendiamo una riproduzione superba, confondibile con l’originale,” ha dichiarato il Presidente di Matrox, Lorne Trottier. “Dietro il progetto di Matrox Parhelia-512 c’è l’intento di perseguire nuovi livelli di qualità grafica – the Highest Fidelity Graphics – attraverso la rappresentazione altamente realistica di colori, scene 3D, testi ed immagini, il tutto scaturente da un’unica fonte di qualità, prestazioni e funzionalità senza pari.” Fra le funzionalità grafiche del nuovo chippone di Matrox vi è il quad texturing a quattro pixel per ciclo di clock, il sottosistema di rendering a quattro stadi di texture programmabili e cinque stadi di shader programmabili per ciascuna delle quattro pixel pipeline, il sottosistema di texture filtering in grado di allocare dinamicamente fino a 64 texture sample per ciclo di clock, l’accelerazione hardware per l’antialiasing su testi e simboli e il full screen antialiasing 16X applicato sui pixel dei bordi dei triangoli.

La GPU supporta poi la tecnologia DualHead, per la visualizzazione dello schermo su due dispositivi contemporaneamente, e la tecnologia TripleHead Desktop, che consente di ampliare in senso orizzontale il desktop di Windows attraverso l’affiancamento di tre monitor.

Dalle caratteristiche tecniche di Parhelia-512 è possibile dire che al momento attuale quella di Matrox sembra essere l’architettura grafica più avanzata in circolazione. Ma va sottolineato che allo stato questa sua leadership tecnologica è soltanto virtuale visto che i primi prodotti di test verranno rilasciati soltanto a giugno e il prodotto definitivo sarà commercializzato non prima della fine di luglio. C’è poi da considerare il fatto che Matrox, a differenza delle sue avversarie, produrrà in proprio tutte le schede grafiche basate sul suo nuovo chip e, di conseguenza, non sembra interessata a concorrere con ATI e Nvidia per il mercato di massa: come sua tradizione, Matrox pare più propensa a rivolgersi ad una nicchia di mercato disposta a tirar fuori dal portafogli cifre che, secondo indiscrezioni, potrebbero aggirarsi fra i 400 e i 500 dollari.

Non rimane che attendere fiduciosi i primi benchmark e capire se questo prodotto ha – come sembrerebbe – potenziale sufficiente per combattere ad armi pari anche con i nuovi chip annunciati da ATI, Nvidia e 3DLabs, tutti attesi entro la fine dell’anno.

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Pubblicato il
15 mag 2002
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