Parigi verso il voto elettronico?

Parigi verso il voto elettronico?

Ci spera un parlamentare che ha presentato una proposta di legge perché venga autorizzata la possibilità di votare dal computer di casa. Si apre il dibattito ma difficilmente si arriverà rapidamente ad una normativa
Ci spera un parlamentare che ha presentato una proposta di legge perché venga autorizzata la possibilità di votare dal computer di casa. Si apre il dibattito ma difficilmente si arriverà rapidamente ad una normativa

Parigi – Con sempre maggiore frequenza, in diversi paesi vengono posti all’ordine del giorno i temi delle votazioni elettroniche: questa volta succede nell’Assemblea nazionale francese. Un deputato ha infatti presentato una proposta perché venga autorizzato il voto elettronico da casa, una proposta che sta già alzando un fitto polverone.

A sostenere la proposta è il deputato Alain Ferry , secondo cui è necessario che sia l’Assemblea che il Senato diano rapidamente l’ok alla nuova normativa per approfittare così delle nuove tecnologie come strumento di una nuova democrazia. Secondo Ferry, che è stato intervistato da France-Press, il legislatore deve operare delle scelte importanti sulle condizioni necessarie per la messa in opera del progetto, individuando le misure necessarie a garantire l’anonimato del voto senza naturalmente dimenticare tutti i problemi di segretezza e di sicurezza.

Il parlamentare sostiene, come molti suoi colleghi americani, che la scarsa affluenza alle ultime elezioni amministrative impone una rapida revisione dei meccanismi di voto per incoraggiare la partecipazione. Ferry ritiene che pur dovendo procedere speditamente, l’implementazione della normativa, qualora diventasse legge, dovrebbe comunque avvenire in un contesto di massima cautela.

“E-voting – ha spiegato Ferry – renderà più semplice partecipare al voto e incoraggerà i giovani alla partecipazione alle elezioni, ma dovrà certamente essere sottoposto a numerosi test e potrebbe essere inizialmente utilizzato in elezioni locali”.

A sostenere la proposta di Ferry c’è l’azienda americana pioniera dell’e-voting, Election.com, che non solo ha gestito le primarie democratiche in Arizona ma in Francia ha condotto alcuni esperimenti che hanno avuto successo. Insieme a Ferry, poi, si è schierato il parlamentare André Santini.

Contro il fronte degli “innovatori” si colloca però una larga fetta dell’opinione pubblica e dei media, timorosi che il passaggio al voto elettronico, che pure viene visto come una possibilità futura, possa avvenire troppo rapidamente, senza che tutti i problemi di natura tecnica e di sicurezza vengano risolti anticipatamente.

Al momento, inoltre, secondo uno studio condotto dalla divisione francese della Internet Society, solo il 4 per cento dei parlamentari francesi si dice interessato all’ipotesi che Internet sia utilizzato come veicolo del voto elettronico.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
2 apr 2001
Link copiato negli appunti