New York (USA) – E ‘ curioso pensare come fino a qualche hanno fa le tecnologie per il riconoscimento della voce richiedessero computer ben equipaggiati, spesso ben fuori dalla portata dell’utente medio. Oggi che i desktop avrebbero finalmente le carte in regola per ascoltarci, parlarci e darci il buon giorno in 27 lingue, il riconoscimento vocale sembra aver deviato la sua traiettoria sbarcando su gingillini come i telefoni cellulari ed ora anche sui player portatili di musica.
In particolare, ad essere interessati da questa piccola rivoluzione saranno i lettori con hard disk, quelli capaci di immagazzinare centinaia, migliaia e prossimamente milioni di file audio compressi. Secondo Sensory Inc, un fornitore di tecnologie per il riconoscimento vocale, in presenza di un tale numero di file le interfacce tradizionali risultano ormai inadeguate.
E dunque nel prossimo futuro, e già a partire da quest’anno, si potranno trovare in commercio lettori audio a cui basterà dettare con molta naturalezza il titolo di un brano o il nome dell’autore per far partire una ricerca nell’archivio e ottenere un elenco di canzoni o la riproduzione automatica delle stesse: pertanto niente più lunghe e noiose navigazioni attraverso cartelle, sotto-cartelle e file.
E.Digital, un produttore di chip embedded, sostiene di aver già avuto moltissime richieste da parte di produttori di player portatili per l’integrazione, in questi dispositivi, di funzionalità per il riconoscimento vocale. Secondo l’azienda, i primi prodotti dovrebbero comparire sul mercato già a partire dal terzo o quarto trimestre dell’anno. Il chip a cui sta lavorando E.Digital supporterà tutti i principali formati audio compressi, fra cui MP3, AAC, WMA e QDX.