Parlarsi dopo morti si può

Parlarsi dopo morti si può

Grazie ad un telefonino che viene piazzato nella bara la cui batteria dura un anno. Per dar vita ad un costoso dialogo dell'assurdo in salsa hi-tech
Grazie ad un telefonino che viene piazzato nella bara la cui batteria dura un anno. Per dar vita ad un costoso dialogo dell'assurdo in salsa hi-tech


Roma – Sa tanto di bufala la trovata di un inventore tedesco di Osnabruck che sembra convinto di poter piazzare sul mercato uno speciale telefonino destinato ai defunti. Il sito del “telefono-angelo”, TelefonEngel.com , è però non più disponibile da diverse ore.

Dalla cache di Google ci si può rendere conto di come l’uomo facesse apparentemente sul serio. In sé l’idea è piuttosto semplice: vendere un telefonino da 1.500 euro a coloro che ritengono possa essere una buona idea parlare in qualsiasi momento con il cadavere di un congiunto.

E già, perché l’angelo telefonico nella visione dell’inventore verrebbe inserito nella bara dei defunti con una batteria capace di mantenerlo attivo per 12 mesi. Non sarà la durata dell’eternità ma potrebbe certo bastare a creare psicopatologie del tutto nuove nei sopravvissuti.

La peregrina visione di un dialogo post-mortem, più probabilmente un monologo…, non si distanzia poi tanto dal concetto di tomba multimediale lanciato la scorsa estate da un inventore americano.

In quel caso, agli schermi LCD piazzati sulle lapidi per presentare video e materiali sul defunto vengono aggiunti altoparlanti (ma è prevista anche la cuffia wireless) per ascoltare eventuali messaggi provenienti dal caro estinto. Al contrario del suo omologo tedesco, l’inventore americano non ha dovuto però scontrarsi col problema delle batterie che si scaricano.

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Pubblicato il
3 feb 2005
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