PC difettosi, guai per Dell e Toshiba

PC difettosi, guai per Dell e Toshiba

Dell deve ritirare dal mercato numerose batterie che rischiano di prendere fuoco e Toshiba accetta di pagare 23 milioni di dollari per chiudere una causa che si trascina da anni sul funzionamento di un drive floppy
Dell deve ritirare dal mercato numerose batterie che rischiano di prendere fuoco e Toshiba accetta di pagare 23 milioni di dollari per chiudere una causa che si trascina da anni sul funzionamento di un drive floppy

New York (USA) – Tutte le case di produzione hardware devono di quando in quando fare i conti con difetti di fabbricazione. In alcuni casi questi conti sono decisamente elevati.

Questo è quanto sta accadendo a Dell, uno dei maggiori costruttori di personal computer, che proprio in questi giorni sta ritirando dal mercato la bellezza di 27mila batterie per alcuni dei modelli di portatili Inspiron e Latitude che un difetto di fabbricazione rende “incendiabili”. Si tratta di batterie prodotte da Sanyo che possono finire in corto circuito, una eventualità che può portare al loro surriscaldamento, al rilascio di fumo ed eventualmente alla combustione.

In una nota Dell spiega che le batterie a rischio sono state vendute in Europa tra il 22 giugno e il 4 ottobre per i modelli di notebook: Latitude CPiA, Latitude CPi R, Latitude CPtC, Latitude CPtS,
Latitude CPtV, Latitude CPxH, Latitude CPxJ, Inspiron 3700, Inspiron 3800. Nella sua pagina dedicata Dell fornisce istruzioni su come verificare la sussistenza del problema sul proprio portatile e quali passi intraprendere per la restituzione del pezzo e la sua sostituzione.

Ma in questi giorni non è solo Dell ad aver conosciuto problemi legati a componenti non correttamente funzionanti. E ‘ infatti arrivata al suo epilogo una lunga disputa giudiziaria che coinvolge Toshiba e il mancato funzionamento di drive floppy su vecchi portatili.

Il procedimento, voluto da alcune agenzie governative americane che si erano lamentate di un difetto ai drive floppy di certi modelli di portatili, difetto in origine negato da Toshiba, si è chiuso nelle scorse ore quando il costruttore ha accettato di “chiudere” il caso assumendo oneri per 23 milioni di dollari e fornendo alle agenzie americane che avevano proceduto all’azione legale 10,5 milioni di dollari in coupon per l’acquisto di nuovi notebook.

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Pubblicato il
16 ott 2000
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