Roma – Molte le segnalazioni giunte ieri in redazione dopo la pubblicazione della notizia sul caso del cracker britannico Gary McKinnon , lettere che non riguardavano il cracker ma il tribunale distrettuale della Virginia che ha condannato l’uomo.
Ancora una volta, infatti, per diffondere i documenti processuali è stato scelto il formato.pdf: alcune informazioni contenute nella sentenza con cui McKinnon è stato riconosciuto colpevole di accesso abusivo a sistemi informatici ed altro ancora sono state “oscurate”. Si tratta, in particolare, dei numeri IP dei server della Difesa USA che il cracker ha preso di mira e penetrato.
“Selezionando il testo secretato e copiandolo in un editor di testo – scrive un lettore, Vittorio, a Punto Informatico – esso ricompare normalmente. Quindi tutte le locazioni di rete di quei server della difesa USA sono ora di dominio pubblico”.
Verificare è questione di un attimo: basta scaricare il pdf e compiere l’operazione consigliata da Vittorio.
Difficile comprendere la genesi di un errore così grossolano, di certo meno clamoroso di quella recentissima gaffe in cui è incorsa la Difesa USA: nel diffondere un pdf con il Rapporto Calipari, come si ricorderà, ha diffuso anche tutte le informazioni classificate che erano state anch’esse oscurate con lo stesso sistema…