Roma – 102 persone indagate, sequestrati centinaia di PC, 47 dischi rigidi, 872 videocassette e varie migliaia di floppy disk. Questo il bottino dell’operazione R@ygold che è stata condotta in 16 regioni italiane per dare un colpo importante al mercato della pedo-pornografia via internet.
L’operazione è stata condotta dai compartimenti della Polizia Postale della Lombardia e della Campania, che hanno effettuato moltissime perquisizioni con l’aiuto della Squadra Mobile di 16 diverse regioni. Il nome R@ygold deriva dal codice che bisognava cercare in rete per ottenere dei file MP3, che invece di contenere musica trasportavano immagini e video pedo-pornografici.
Filippo Ninni, capo del compartimento della Polizia Postale della Lombardia, ha spiegato come si è giunti a scoprire che con WinMX “venivano scambiate anche immagini e filmati. Abbiamo così scoperto l’esistenza di numerosissimi utenti che si scambiavano immagini e filmati pedo-pornografici sia a livello nazionale che internazionale”.
Nell’indagine sono coinvolti cittadini di ogni tipo: religiosi, studenti, professionisti, minorenni e pensionati. Un pubblico decisamente variegato, quasi a dimostrare come il problema della pedo-pornografia non sia solo una questione culturale.
Ora il lavoro della Polizia Postale sarà quello di analizzare tutto il materiale sequestrato al fine di chiarire la situazione di ogni indagato e per verificare se l?attività di ciascuno fosse limitata allo scambio di materiale o si estendesse anche alla produzione.