Madrid – Uno di loro già si trovava in prigione per altre indagini ed ora, con altri 18 spagnoli arrestati ieri dalla polizia in tutta la Spagna, condivide la gravissima accusa di aver abusato di minori e aver diffuso online le immagini delle violenze.
Secondo quanto riportato da El Mundo , al contrario di quanto accaduto in passato il ministero degli Interni ha voluto specificare che gli appartenenti a questo “ring” di pedofili non erano solo i fruitori delle immagini illegali ma anche i produttori. Una specificazione di non poco conto.
Il tutto sarebbe nato da una denuncia presentata lo scorso agosto da una madre preoccupata per le avances che il proprio figlio 12enne ha ricevuto in chat, dove uno sconosciuto gli avrebbe offerto giocattoli e denaro per riuscire ad indurlo a partecipare ad un incontro di natura sessuale.
Grazie a quella denuncia, che conteneva l’indirizzo email dell’uomo, i cybercop spagnoli sarebbero poi riusciti a ricostruire le relazioni online che questi, un 29enne, intratteneva con otto altri complici. La strategia consisteva, secondo gli inquirenti, nell’attirare i minori in una relazione pedofila e sfruttarli in più occasioni per filmini pedopornografici.
Nell’abitazione dell’uomo, arrestato lo scorso settembre, sono state trovate le tracce di relazioni di questo tipo intrattenute da lui e dai suoi complici con decine di minorenni, molti dei quali contattati anche dagli altri, finiti ora in arresto.
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harakiri
in italia nessuna azienda si sarebbe sognata l'idea di divulgare una notizia del genere!AnonimoRe: harakiri
- Scritto da: Anonimo> in italia nessuna azienda si sarebbe sognata> l'idea di divulgare una notizia del genere!Stessa cosa che ho pensato anch'io e se fosse sucesso avrebbero insabbiato tutto o dato la colpa ad improbabili hacker....XothAnonimoRe: harakiri
- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: Anonimo> > in italia nessuna azienda si sarebbe> sognata> > l'idea di divulgare una notizia del> genere!> > > Stessa cosa che ho pensato anch'io e se> fosse sucesso avrebbero insabbiato tutto o> dato la colpa ad improbabili hacker....> > XothMa è già successo, ricordi il buco Telecom? se n'è parlato anche qui su PI e il giorno dopo tutto era ritornato sotto controllo... tutti salvi ... tutto finto, tutto sistemato,.... sistemato da chi? Di sicuro non c'è chi va ad indagare come Spam, Spim e Spom hanno avutro i ns. dati .AnonimoRe: harakiri
- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: Anonimo> > > > - Scritto da: Anonimo> > > in italia nessuna azienda si> sarebbe> > sognata> > > l'idea di divulgare una notizia del> > genere!> > > > > > Stessa cosa che ho pensato anch'io e se> > fosse sucesso avrebbero insabbiato> tutto o> > dato la colpa ad improbabili hacker....> > > > Xoth> > > Ma è già successo, ricordi il> buco Telecom? se n'è parlato anche> qui su PI e il giorno dopo tutto era> ritornato sotto controllo... tutti salvi ...> tutto finto, tutto sistemato,.... sistemato> da chi? > > Di sicuro non c'è chi va ad indagare> come Spam, Spim e Spom hanno avutro i ns.> dati .> E la storia del sito di Miss Trieste ve la ricordate?http://punto-informatico.it/p.asp?i=49278http://punto-informatico.it/p.asp?i=49191Ad esempio le directory erano browsabili e ci si poteva anche sollazzare con giochini di SQL iniection.Come scrissero su un certo giornaletto di provincia, era tutta colpa degli "hackers" (un articolo a dir poco allucinante) e non di quella sottospecie di sysadmin che gestivano il sito. A questi ultimi dedico questa cartolina: http://www.bynoi.com/sei_un_castoro.htmlAnonimoRe: harakiri
- Scritto da: Anonimo> in italia nessuna azienda si sarebbe sognata> l'idea di divulgare una notizia del genere!Si e manco si sognano di tappare le falle... sto ancora aspettando la risposta di uno dei nostri cari operatori nazionali che ho avvisato ben 4 volte che hanno alcune macchine configurate con il culo e che danno l'accesso ai dati degli utenti.CalicoJackSiete miliardari, avete fatto la cazzata
...e mo PAGATE! Cacciate la lira, anzi lo YEN.Ics-pima quale buco!
Tutti con la memoria alle falle di sicurezza di importanti siti italiani. In realtà dovremmo ricordare le occasioni (e "forse" non sono poche) in cui persone operanti all'interno di importanti operatori di telefonia hanno divulgato dati sensibili senza alcuna autorizzazione a imprese spammer. Un nome di questi spammer? Cercate con news.google la parola "Nafura" su it.news.net-abuse.AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 15 feb 2005Ti potrebbe interessare