Per lavorare, una password

Per lavorare, una password

Nel formulario da riempire per candidarsi all'assunzione, un campo per rivelare le proprie identità online
Nel formulario da riempire per candidarsi all'assunzione, un campo per rivelare le proprie identità online

Per diventare impiegati del comune di Bozeman, in Montana, è necessario condurre una vita irreprensibile, è necessario non avere alcuna macchia nella propria vita dentro e fuori dalla rete, è necessario essere disposti a favorire utenze e password relative a tutti i servizi a cui si è iscritti online.

A segnalare l’invasività delle richieste dell’istituzione è un anonimo cittadino che dice di essersi candidato per un posto di lavoro presso il Comune. Il modulo da riempire, racconta ai media locali, lo invitava a “elencare tutti i siti personali e dedicati al business utilizzati al momento, le pagine web o l’appartenenza a chat, club o forum su Internet che includono ma non si limitano a: Facebook, Google, Yahoo, YouTube.com, MySpace etc”. Tre righe per snocciolare username e password, per consentire ai responsabili del personale di sbirciare fra i profili, le relazioni e i contatti del candidato.

È noto che i datori di lavoro pattuglino la rete per racimolare indizi riguardo ai propri dipendenti, è noto che l’identità impersonata in rete possa rivelare dettagli riguardo ai trascorsi e alle abitudini delle persone. Se i datori di lavoro si sono finora limitati a frugare online con l’aiuto di motori di ricerca e profili sui social network, il comune di Bozeman chiede ai candidati di mettersi a nudo.

Si tratta di una richiesta lecita, ribattono i rappresentanti delle autorità cittadine: “facciamo questo tipo di indagini per assicurarci che le persone che assumiamo abbiano una certa statura morale e siano adatte a rappresentare il comune”. ( G.B. )

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Pubblicato il
19 giu 2009
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