Roma – Gentile direttore, l’articolo Phishing, piove su Telecom Italia pubblicato il 26 gennaio 2005 contiene informazioni non corrette e illazioni del tutto gratuite riguardo alle quali desideriamo fare alcune precisazioni. Telecom Italia, infatti, contrariamente a quanto affermato da Punto Informatico, aveva già segnalato tempestivamente alle forze di polizia l’esistenza del problema.
Questo è sufficiente a dimostrare come le accuse formulate nell’articolo siano semplicemente prive di ogni fondamento: sarebbe bastato che l’autore avesse contattato l’azienda, tramite l’ufficio stampa (come peraltro Punto Informatico ha fatto in molte altre occasioni), per avere tutte le informazioni necessarie a redigere un articolo completo, esaustivo e soprattutto corretto.
Desideriamo infatti ricordare che Telecom Italia – come qualsiasi altro operatore – non ha autonomi poteri di intervento in presenza di atti illeciti ma deve, come impone la normativa vigente e in particolare il decreto legislativo 70/2003, segnalare tempestivamente il fatto e conformarsi ai provvedimenti dell’autorità giudiziaria, in assenza dei quali ogni ulteriore azione di contrasto costituirebbe un atto illegittimo. Nel caso specifico (come in molti altri analoghi) Telecom Italia ha quindi puntualmente segnalato all’Autorità Giudiziaria l’attività di phishing in corso, rimanendo in attesa di disposizioni da parte della stessa.
Confidando nella sua professionalità, richiediamo con la presente la rettifica del contenuto dell’articolo pubblicato, rimanendo a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.
Cordiali saluti
Telecom Italia
Ufficio Stampa Corporate e Wireline