Phobos-Grunt, la sonda dei misteri

Phobos-Grunt, la sonda dei misteri

E' caduta, ma dov'è caduta? Ma soprattutto: chi l'ha fatta cadere? Il fallimento dell'ambiziosa missione spaziale russa non fa che alimentare l'alone di mistero che circonda la sonda "marziana"
E' caduta, ma dov'è caduta? Ma soprattutto: chi l'ha fatta cadere? Il fallimento dell'ambiziosa missione spaziale russa non fa che alimentare l'alone di mistero che circonda la sonda "marziana"

Ben lunghi dal porre la parola “fine” a una missione nata in pompa magna e finita come peggio non poteva, la precipitazione al suolo della sonda Phobos-Grunt non fa che alimentare nuove domande. Dove siano finiti con precisione i frammenti del vascello, dice ora Roscosmos, ancora non lo sappiamo.

In un primo tempo le autorità russe avevano comunicato che l’impatto della sonda con la superficie terrestre era avvenuto nell’Oceano Pacifico, al largo della costa cilena. Ma ora il portavoce del Ministero della Difesa russo Alexei Zolotukhin aggiusta il tiro e dice che si trattava solo di stime , basate su calcoli matematici e non su prove concrete dell’impatto.

Dove sia davvero finita la carcassa di Phobos-Grunt, insomma, la Russia proprio non lo sa: al massimo, dice il responsabile di Roscosmos Anatoly Shilov, si può presumere che la frammentazione in detriti al rientro nell’atmosfera sia avvenuta da qualche parte sul Brasile.

La nuova rivelazione di Roscosmos getta dunque una luce obliqua sul destino ultimo del carico velenoso nascosto nelle interiora di Phobos-Grunt, qualcosa come 12 tonnellate di carburante altamente tossico che avrebbero dovuto guidare la sonda verso la luna di Marte e poi di nuovo verso la Terra e che ora sono letteralmente disperse per l’incapacità dell’agenzia russa di avere rilevazioni di prima mano sul territorio sudamericano.

Ma piuttosto che preoccuparsi del pericolo posto alla popolazione dal veleno di Phobos-Grunt, Roscosmos preferisce crogiolarsi nel complottismo annunciando esperimenti e test : l’obiettivo è capire se e come i radar statunitensi abbiano impattato sulla strumentazione a bordo della sonda portandola ad abbandonare i piani di volo e la rotta prefissati.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
17 gen 2012
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