Cizmo è un’azienda tedesca, presente nel mercato dei notebook dalla seconda metà degli anni 90 con prodotti d’alto livello. Notissima e molto diffusa nell’Europa centro-settentrionale, Cizmo ha da poco debuttato anche nel mercato di casa nostra, intenzionata a lanciare con decisione il proprio brand anche da noi, con una politica molto aggressiva, sia sui prezzi, sia sulle configurazioni disponibili. Cizmo si dimostra attenta alle novità hardware come testimonia la pronta adozione dei nuovi processori Intel basati su soluzione Penryn, la presenza di RAM di tipo DDR 2 a 800MHz o della GeForce 8800M GTX 512Mb. In particolare il Penryn, col suo processo produttivo passato dai precedenti 65nm agli attuali 45 e con la cache L2 portata a 6Mb, oltre alla presenza delle nuove istruzioni SSE4, permette di ottenere prestazioni superiori alla generazione precedente a parità di frequenza, contenendo al contempo consumi energetici e dissipazione di calore, due caratteristiche importantissime in un notebook.
La nVidia GeForce 8800M GTX 512Mb è poi attualmente la scheda grafica più veloce disponibile per notebook, dalle prestazioni molto simili a quelle di una 8800GT o 9600GT per PC. Cizmo ha a listino attualmente due linee principali di prodotti, ciascuna comprendente diversi modelli: la linea LifeStyle, per il professionista e quella Ultimate Gaming, per i videogiocatori, ma ovviamente adatta anche ad altri usi, grazie all’elevata potenza dell’hardware.
Qui su PI Hardware in anteprima la recensione del modello CX1730, appartenente alla linea gaming.

Specifiche tecniche
Di seguito la tabella con le caratteristiche tecniche del Cizmo CX1730 pervenutoci in redazione:

Poiché, come sottolineato in precedenza, uno dei punti di forza di Cizmo è quello di offrire un alto livello di configurabilità hardware dei propri prodotti, specifichiamo che la configurazione riportata è solo una delle varie possibili e comunque non la più elevata. Il configuratore mette infatti a disposizione molte soluzioni per il processore, tutte basate su Penryn, che vanno da una frequenza di 2.1GHz fino a quella di 2.6GHz o addirittura ai 2.8GHz della versione “overclocked” del modello X9000. La configurazione di default prevede però un Core 2 Duo “Merom” a 1.6GHz e 667MHz di bus di sistema, in luogo degli 800 previsti dal nuovo Penryn.
Anche la dotazione di RAM può essere espansa a piacimento dai 2Gb di base fino a raggiungere i 4Gb, quantitativo che richiede ovviamente l’adozione di un Sistema Operativo a 64bit per essere pienamente sfruttata.
Presenti anche tantissimi tagli di hard disk, che vanno da 160 a 320Gb, sia a 5400rpm, come il modello in prova, che a 7200rpm.
È poi possibile aggiungere parecchi moduli, come la scheda WiFi, quella Bluetooth, il sintonizzatore TV, il modulo Turbo Memory basato su tecnologia Robson e un lettore Blue Ray, oltre ovviamente alle vaste possibilità di personalizzazione estetica e alla possibilità di scegliere come sistema operativo tra XP e Vista, in tutte le loro versioni (ricordiamo che, di default, il CX1730 è fornito senza alcun Sistema Operativo preinstallato).
Confezione e dotazione
Come accade per la quasi totalità dei notebook, anche la confezione del CX1730 non fa eccezione, essendo costituita da un’anonima scatola in cartone marrone, senza nemmeno il logo Cizmo o il nome del modello.
In ogni caso la confezione è realizzata con cura: il notebook, avvolto in un morbido panno in velluto, è imbustato in un sacchetto di plastica trasparente e protetto dai classici fermi in polistirolo.

Il bundle è piuttosto completo ed è composto da: manuale, CD di installazione, un adattatore DVI-VGA, un cavo RJ11 per il modem 56k integrato, l’alimentatore e un borsa per il trasporto del notebook, molto ben realizzata, discretamente imbottita, con una buona dotazione di tasche e completa di tracolla sganciabile.

Il CX1730 è un notebook dall’estetica essenziale, ma piacevole. Le linee sono sobrie e prive di caratterizzazioni eccessive, che potrebbero non piacere a tutti. Come abbiamo avuto già occasione di dirvi, Cizmo permette una customizzazione assai spinta dei propri modelli, ed è questo aspetto, più che il design in sé, a rendere possibile personalizzare il proprio portatile. Il CX1730 potrà quindi assumere l’aspetto che si preferisce, aggressivo o elegante, eccessivo o sobrio, rispondendo perfettamente al gusto dell’utente, più di quanto sia mai possibile con altri notebook, molto più rigidi esteticamente.
Essendo un notebook principalmente destinato ai gamer, il modello pervenuto in redazione è di colorazione rosso Maranello full body, ma ricordiamo che le colorazioni disponibili sono davvero tante; inoltre è possibile scegliere anche solo di colorare alcune parti dello chassis, così da ottenere combinazioni bicolori. Infine Cizmo permette, sempre attraverso il configuratore, non solo di scegliere con molta libertà il colore del notebook, ma anche di personalizzarlo ulteriormente tramite la realizzazione di aerografie personalizzate, che potranno essere basate su un qualsiasi disegno in forma di file grafico, che l’utente fornirà direttamente a Cizmo.
Il corpo è realizzato interamente in lega di magnesio, materiale che unisce un’elevata resistenza meccanica a un peso relativamente contenuto per essere un metallo.
Lo chassis offre un confortante senso di generale solidità. Privo di scricchiolii di qualsivoglia tipo è risultato anche abbastanza rigido e ragionevolmente esente da flessioni pericolose.

Il display, di tipo glossy con trattamento anti-glare, presenta una risoluzione di 1680×1050 pixel, con una diagonale di 17 pollici, ossia il display base per questo modello. Ricordiamo comunque che nel configuratore sono disponibili anche i formati WUXGA 1920×1200 full HD e WXGA+ 1440×900.
In posizione centrale poco sopra al display, si trova integrata nella cornice del coperchio una webcam da 2Mpx, che non è però parte del set base di questo modello.

Seppure molto elevata, la risoluzione del display non risulta fastidiosa durante l’uso 2D e, grazie alla potente scheda grafica 8800M GTX da ben 512Mb, è risultata, come vedremo, perfettamente utilizzabile anche durante il gioco.
Cizmo ha optato per questo notebook per una tastiera dotata di tastierino numerico. Date le dimensioni nel notebook, però, è chiaro che il layout generale e le dimensioni di determinati tasti non saranno uguali a quelle di normali tastiere desktop. In ogni caso il tutto ci è parso abbastanza comodo, soprattutto dopo qualche ora di utilizzo. La digitazione è risultata agevole e sia il feeling che il feedback sono risultati buoni, con i tasti che offrono la giusta resistenza alla digitazione, non risultando nè troppo duri per via dell’escursione limitata, nè eccessivamente soffici.
In posizione centrale, sopra la tastiera, sono situati il pulsante di accensione ed alcune hotkeys per l’avvio di alcune applicazioni come il browser o il client di posta elettronica predefinito.
Il touchpad, prodotto da Synaptics, è posizionato in posizione decentrata, leggermente a sinistra, come accade ultimamente su tutti i notebook da 17″. La sensibilità è molto buona, così come i tempi di risposta. Il sistema di puntamento inoltre, è dotato di un’area laterale per lo scrolling verticale, manca invece l’area per effettuare scrolling orizzontali.

Per quanto riguarda il comparto audio, i due speaker sono posizionati ai lati del CX1730. Come si può immaginare, date le loro dimensioni, la riproduzione musicale ne risente, soprattutto per quanto riguarda le frequenze medie e basse, tuttavia risultano sufficienti per ascoltare l’audio di un film o per sessioni di videoconferenza: in entrambi i casi le voci sono riprodotte piuttosto bene, risultando perfettamente intelligibili.
Nella parte frontale del notebook troviamo i vari led di stato, come stato della batteria, attività della rete wireless, attività dell’hard disk etc. e i jack per microfono, cuffie e linee in uscita che, ricordiamo, supportano fino a sistemi di tipo 7.1.

Sul lato posteriore è invece presente il connettore dell’alimentazione, due porte USB, un attacco VGA, uno di tipo DVI e uno di tipo S-Video.

Infine, sui restanti due lati, troviamo: a destra due porte USB 2.0, i due attacchi RJ11 e RJ45, rispettivamente per il modem 56k e la rete LAN, un’uscita audio S/PDIF di tipo digitale coassiale, il lettore per le express card di tipo 7 in 1 (MS, MS Pro, MS Duo, MMC, SD, MiniSD e RSMMC) e una porta IEEE1394 FireWire. Sul lato sinistro invece è presente l’unità ottica HD DVD/Masterizzatore DVD e l’attacco per il sistema Kensington Lock, opzionale.


Test produttività generale e durata
FutureMark PC Mark Vantage , la nuova versione del benchmark Futuremark analizza le prestazioni globali del computer in 7 campi d’utilizzo, come editing video, fotoritocco, gaming, tab-browsing e word processing, basando quindi la valutazione su programmi reali.
Il benchmark evidenzia già le ottime prestazioni globali del CX1730, che non mostra particolari buchi in alcuno dei campi presi in considerazione dal Vantage. Il CX1730 trae evidenti vantaggi sia dal bus a 800MHz al posto del classico a 667MHz delle architetture Intel precedenti, sia dalla frequenza e dalle innovazioni tecniche del Penryn T9300, sia infine dall’ottima scheda grafica 8800M GTX 512Mb.
PC Wizard 2008 , giunto alla sua nuova release, effettua un benchmark complessivo del sistema che restituisce diversi indici di prestazioni. Come tutti i bench sintetici, va considerato un riferimento generico e non assoluto.
I valori fatti segnare da PC Wizard confermano quanto già visto nei test precedenti, facendo segnare ottimi punteggi in tutti i test, sicuramente inusuali per un notebook.
SiSoft Sandra 2008 è il noto test sintetico di casa SiSoft. Come tutti i benchmark sintetici, ossia non basati su routine di programmi reali, è da considerarsi più come un riferimento che non come lo specchio reale delle prestazioni durante un uso quotidiano.
Sandra conferma gli ottimi risultati dovuti all’insieme processore/chipset e alla RAM, che premiano la scelta all’avanguardia di Cizmo. Più basse, ma in linea con la tipologia adottata, le prestazioni riguardanti l’hard disk, che gira a soli 5400rpm.
Ricordiamo che comunque è possibile adottare su questo modello anche i più performanti 7200rpm.
HD Tach conferma le prestazioni già viste nel test degli hard disk presente in Sandra. Nulla di nuovo quindi, si tratta di un Sata 5400rpm, le cui prestazioni si allineano alla tipologia di appartenenza.
Infine abbiamo testato la durata della batteria tramite il software Battery Eater, che mette sotto stress sia il processore che la scheda video.
Tenendo conto che la batteria, nuova, non è stata sottoposta ad alcuni cicli di carico e scarico e non ha raggiunto quindi il massimo delle proprie prestazioni, la durata misurata è stata di circa due ore e mezza. Se pensiamo a quanto detto e aggiungiamo che il programma di test usa costantemente e per tutto il tempo sia la CPU che la scheda video, la durata è da considerarsi davvero ottima, potendo supporre, durante un uso normale e dopo aver raggiunto le prestazioni massime, sicuramente più di tre ore di autonomia. Il merito è da attribuirsi alla scelta di una batteria a ben otto celle, in luogo di quelle classiche, a sei.
Test videogiochi
Abbiamo svolto tutti i test alle tre risoluzioni classiche, con impostazioni alte ma senza filtri, trattandosi pur sempre di un portatile. In ogni caso i risultati restituiti sono stati così buoni da poter agevolmente permettere l’applicazione dei filtri a un livello medio, mantenendo comunque un’ottima giocabilità di tutti i titoli.
FutureMark 3D Mark 2006 Non ha bisogno di presentazioni, è il benchmark di riferimento per le schede video di ultima generazione e restituisce anche un punteggio per la cpu. Tuttavia, è da considerarsi più un valore di riferimento generico che un indice assoluto di prestazioni.
Davvero molto buoni i risultati fatti registrare dalla 8800M GTX 512Mb, grossomodo simili a quelli dei modelli 8800GT o 9600GT per computer fissi. Un’ottima scelta da parte di Cizmo, che permette di poter davvero giocare su un portatile senza bisogno di grandi compromessi a livello di qualità grafica o prestazioni scadenti.
Crysis è il titolo del momento: il primo a sfruttare un motore grafico basato principalmente sulle DirectX10 su scenari molto ampi e perciò risulta incredibilmente complesso da gestire anche per le schede video più potenti. Il CPU Benchmark integrato propone un timedemo ricco di fisica e geometria.
Se si pensa ai risultati che questo titolo faceva registrare solo alcuni mesi fa anche su PC fissi e schede video relativamente potenti, c’è da restare meravigliati. Il CX1730, grazie alla GeForce 8800M GTX 512Mb, permette di mantenere giocabile questo titolo anche all’elevata risoluzione di 1600×1200, che è poi quella nativa del display, pur avendo impostato tutti i dettagli su High e rinunciando soltanto all’antialiasing, che però in questo gioco e a quella risoluzione, ha un impatto molto limitato sulla qualità visiva finale, mentre pesa molto di più sulle prestazioni.
World In Conflict è un gioco le cui prestazioni sono piuttosto legate al quantitativo di RAM e quindi la 8800M GTX, dotata di 512Mb di RAM, fa segnare punteggi buoni a tutte le risoluzioni.
Medal Of Honor Airborne è uno dei titoli più noti tra quelli basati sull’Unreal Engine 3, il miglior motore DirectX 9 della sua generazione. In questo test il CX1730 ha fatto segnare punteggi grossomodo allineati ai PC dotati di schede di fascia equivalente e se i punteggi sono in generale molto elevati, questo dipende principalmente dall’eccezionale leggerezza del motore grafico Unreal 3 su cui è basato il titolo. Il CX1730 stupisce sotto tutti i punti di vista. Dotato di una configurazione hardware di tutto rispetto e all’avanguardia che lo rende non solo davvero in grado di gestire anche gli ultimi titoli videoludici assetati di prestazioni, ma anche adatto ad usi più professionali, come ad esempio videoediting o grafica 3D, il CX1730 è anche bello da vedersi e con una dotazione completa.
Cizmo inoltre debutta nel mercato italiano offrendo alcuni surplus molto importanti: la possibilità di caratterizzare sia l’aspetto esteriore che la configurazione del portatile, permettendo una calibrazione assai personale della macchina finale. Questa è una modalità davvero interessante, che all’estero è offerta da colossi come Alienware o Dell, ma non molto diffusa in Italia e invece degna del massimo interesse.
La seconda caratteristica dei prodotti Cizmo è l’ottimo rapporto qualità/prezzo. Poiché, come ribadito più volte la macchina è completamente configurabile, anche il prezzo finale varierà di conseguenza. Il modello CX1730, con la configurazione di base e senza alcun tipo di personalizzazione o potenziamento hardware, costa 1427,73€, escluso il sistema operativo, mentre la versione oggetto di questo test ha un prezzo di € 2319.73+iva (19% in Germania) con il sistema operativo Vista Ultimate.
Lo stesso notebook senza Individual style e con Vista Home Premium costa € 1860,73+ iva (19% in Germania).
Poiché il Cizmo CX1730 si è rivelato un prodotto vincente sotto tutti gli aspetti, dalla realizzazione ai materiali, dalla dotazione hardware alle prestazioni, PI Hardware/PCTuner ha deciso di conferire il suo award:

Si ringrazia Cizmo Italia per averci fornito il sample in esame.

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Finirà in un polverone...
Se era stato un privato, comune mortale, già sarebbe andato dietro le sbarre... ma trattandosi dell'agenzia delle entrate, qualcuno la dentro prenderà un po di paura, qualcun'altro cambierà mansione... e tutti gli italiani tra un mese circa avranno dimenticato questa faccenda, tranne che per le chiacchiere da bar riguardo i 10milioni di Totti e compagnia...W l'italia con le sue italianate !Mario BusanaRe: Finirà in un polverone...
No! Un responsabile c'è e VOGLIAMO LA SUA TESTA!!! @^aaaaRe: Finirà in un polverone...
- Scritto da: aaaa> No! Un responsabile c'è e VOGLIAMO LA SUA TESTA!!!> @^Si, vogliarmo il responsabile per farlo santo subito! La libertà è nella informazione. Peccato non succederà più.EnergiaRe: Finirà in un polverone...
- Scritto da: Energia> - Scritto da: aaaa> > No! Un responsabile c'è e VOGLIAMO LA SUA> TESTA!!!> > @^> > > Si, vogliarmo il responsabile per farlo santo> subito!> > La libertà è nella informazione. Peccato non> succederà> più.In italia NON C'E' LIBERTA' DI INFORMAZIONE!Hanno messo a disposizione di chissachi solo ciò che GLI HA FATTO COMODO!!! :@aaaaè lecito?
non sono molto convinto dall'articolo, credo che la legge debba dire cosa non si può fare, tutto il resto dovrebbe essere lecito.PietroRe: è lecito?
Era quello che pensavo leggendo l'articolo;L'unica problematica riguardante questa vicenda e' se il reddito e quindi le tasse pagate siano effettivamente un dato personale sensibile; si potrebbe dire di si se questi non avessero influenza nel funzionamento dello stato (esempio: se io sono omosessuale per lo stato e per gli altri non fa differenza), ma qui si parla di tasse allo stato che spesso non vengono pagate, e lo stato siamo tutti noi che quindi veniamo danneggiati.fredRe: è lecito?
- Scritto da: fred> Era quello che pensavo leggendo l'articolo;> L'unica problematica riguardante questa vicenda> e' se il reddito e quindi le tasse pagate siano> effettivamente un dato personale sensibile;rispetto a questo potrebbe essere utile questo articolo http://termometropolitico.wordpress.com/2008/05/04/decreto-legislativo-2003-i-dati-personali-redditi-online-ed-altre-amenita...Re: è lecito?
- Scritto da: ...> - Scritto da: fred> > Era quello che pensavo leggendo l'articolo;> > L'unica problematica riguardante questa vicenda> > e' se il reddito e quindi le tasse pagate siano> > effettivamente un dato personale sensibile;> > rispetto a questo potrebbe essere utile questo> articolo> http://termometropolitico.wordpress.com/2008/05/04Quel decreto legislativo per di più fu pure passato dal Governo Berlusconi II. Giusto per precisione.Se avete altri documenti, fatecelo sapere direttamente sul blog.grazietermometro politicoRe: è lecito?
- Scritto da: ...> > Era quello che pensavo leggendo l'articolo;> > L'unica problematica riguardante questa vicenda> > e' se il reddito e quindi le tasse pagate siano> > effettivamente un dato personale sensibile;> > rispetto a questo potrebbe essere utile questo> articolo> http://termometropolitico.wordpress.com/2008/05/04Esattamente, fu anche approvato e sottoscritto anche da RodotàLuco, giudice di linea mancatoRe: è lecito?
- Scritto da: fred> Era quello che pensavo leggendo l'articolo;> L'unica problematica riguardante questa vicenda> e' se il reddito e quindi le tasse pagate siano> effettivamente un dato personale sensibile;Il reddito non è un dato sensibile.L'ha detto il Garante per la Privacy, eh.Luco, giudice di linea mancatoRe: è lecito?
- Scritto da: fred> Era quello che pensavo leggendo l'articolo;> L'unica problematica riguardante questa vicenda> e' se il reddito e quindi le tasse pagate siano> effettivamente un dato personale sensibile; si> potrebbe dire di si se questi non avessero> influenza nel funzionamento dello stato (esempio:> se io sono omosessuale per lo stato e per gli> altri non fa differenza), ma qui si parla di> tasse allo stato che spesso non vengono pagate, e> lo stato siamo tutti noi che quindi veniamo> danneggiati.Se non sono dati personali questi, cosa lo sono allora? Anche le cartelle mediche hanno influenza sulfunzionamento di apparati statali pubblici (la sanita') ma a dire che non siano per questo dati personali non ci e' arrivato ancora nessuno. Per quanto riguarda l'articolo del link piu' sotto non c'e' da stupirsi, io pero' mi stupisco che Visco sia andato avanti su questa strada. Il dispositivo che permette l'accesso ai dati tributari e' del 1973. A quell'epoca il concetto di privacy non andava molto per la maggiore, e questo in conseguenza delle note vicende che ci affliggevano allora (destabilizzazione, terrorismo golpismo etc...). Forse oggi sarebbe il caso di non trincerarsi dietro a leggi disposte in tempi come quelli.holamediomanRe: è lecito?
> Anche le cartelle mediche hanno influenza> sulfunzionamento di apparati statali pubblici (la> sanita') ma a dire che non siano per questo dati> personali non ci e' arrivato ancora nessuno.non sono daccordo; se la cartella clinica e' sbagliata ci rimetto io, se sono malato e' un mio problema ma se porto una malattia contagiosa e pericolosa allora e' vietato avvisare gli altri che potrei contagiare per un motivo di privacy (pensate all'aviaria).A sua volta il reddito si tramuta in imposta da pagare, e se vengono evase le paga qualcun altro che quindi viene danneggiato.fredRe: è lecito?
- Scritto da: medioman> Se non sono dati personali questi, cosa lo sono> allora?Certo che sono dati personali, ma non sono dati sensibili (che sono protetti dalla legge sulla privacy).Anche nome e cognome sono dati personali, ma non sono sensibili (altrimenti nessuno protrebbe chiamarti per nome per "tutelare" la tua privacy).ZoolanderRe: è lecito?
- Scritto da: Pietro> non sono molto convinto dall'articolo, credo che> la legge debba dire cosa non si può fare, tutto> il resto dovrebbe essere> lecito.Lo fa, per quanto riguarda i privati. Diverso è per le p.a. che sono tenute ad osservare rigidamente norme _e_ regolamenti.EoWRe: è lecito?
- Scritto da: EoW> - Scritto da: Pietro> > non sono molto convinto dall'articolo, credo che> > la legge debba dire cosa non si può fare, tutto> > il resto dovrebbe essere> > lecito.> > Lo fa, per quanto riguarda i privati. Diverso è> per le p.a. che sono tenute ad osservare> rigidamente norme _e_> regolamenti. e quindi qual'è la norma che impedisce la pubblicazione su internet?Comunque visto che i dati sono pubblici nessuno può impedire a un privato (come dici tu) per esempio a un giornale o a un sindacato di prendere i dati dai comuni e poi pubblicarli su internet.L'anno prossimo lo faranno stanne certo.Pietroma mi faccia il piacere...
Davvero uno splendido articolo: imparziale, completo e anti-ideologico.Imparziale: vengono citate solo le ragioni dei contrari alla pubblicazioni.Completo: non viene citato minimamente il Codice di Amministrazione Digitale che ubbliga la pubblica amministrazione a smaterializzare il documento e ad utilizzare i documenti informatici come documenti di riferimento.Anti-ideologico: l'unico motivo per pubblicare le dichiarazioni secondo l'articolista è quello di "non farsi fatti propri".Davvero un bell'esempio di alta professionalità. Che neanche all'asilo Mariuccia...Così, giusto per fare qualche altra chiacchiera da bar, immagino che, se in un condominio uno dei condomini non paga per le spese comune, immagino che chiedere chi non abbia pagato vuol dire farsi i fatti altrui, vero?Così, nel condominio-italia, sapere chi paga (e chi non paga) per le spese comuni sia farsi i fatti altrui, vero?Davvero, molto obiettivo e professionale. Complimenti.chartitaliaRe: ma mi faccia il piacere...
Quoto!086c87itgRe: ma mi faccia il piacere...
- Scritto da: 086c87itg> Quoto!E io riquotoLuco, giudice di linea mancatoRe: ma mi faccia il piacere...
Mi trovi daccordo su quello che hai detto.fredRe: ma mi faccia il piacere...
Straquoto!HAL 9000Re: ma mi faccia il piacere...
> Imparziale: vengono citate solo le ragioni dei> contrari alla> pubblicazioni.Io qui ci avrei messo due-tre link. Ce li metti?> Completo: non viene citato minimamente il Codice> di Amministrazione Digitale che ubbliga la> pubblica amministrazione a smaterializzare il> documento e ad utilizzare i documenti informatici> come documenti di> riferimento.Che non c'entra una beata mazza :D > Anti-ideologico: l'unico motivo per pubblicare le> dichiarazioni secondo l'articolista è quello di> "non farsi fatti> propri".Privacy do you know?> Così, giusto per fare qualche altra chiacchiera> da bar, immagino che, se in un condominio uno dei> condomini non paga per le spese comune, immagino> che chiedere chi non abbia pagato vuol dire farsi> i fatti altrui,> vero?Sei un troll, sorry, colpa mia che ti rispondo.EoWRe: ma mi faccia il piacere...
> > > Completo: non viene citato minimamente il Codice> > di Amministrazione Digitale che ubbliga la> > pubblica amministrazione a smaterializzare il> > documento e ad utilizzare i documenti> informatici> > come documenti di> > riferimento.> > Che non c'entra una beata mazza :D allora ti do un idea:- carta = consultazione in comune- file = scaricare dalla retecome posso consultare la carta in comune senza limiti ho ugale diritto a scaricare il file da internet.Il resto sono parole a vanvera. > > > Anti-ideologico: l'unico motivo per pubblicare> le> > dichiarazioni secondo l'articolista è quello di> > "non farsi fatti> > propri".> > Privacy do you know?A me sembra che sia tu a non sapere: il tuo reddito è un dato pubblico. Se un dato è pubblico non applica alcun concetto di privacy. Period.Se tu vai allo stadio e fai un atto in pubblico e io dico sul giornale che tu eri allo stadio tu non puoi denunciarmi per avere divulgato un fatto privato percheé non è un fatto privato.PoldoRe: ma mi faccia il piacere...
- Scritto da: chartitalia> Davvero uno splendido articolo: imparziale,> completo e> anti-ideologico.> > Imparziale: vengono citate solo le ragioni dei> contrari alla> pubblicazioni.> Completo: non viene citato minimamente il Codice> di Amministrazione Digitale che ubbliga la> pubblica amministrazione a smaterializzare il> documento e ad utilizzare i documenti informatici> come documenti di> riferimento.> Anti-ideologico: l'unico motivo per pubblicare le> dichiarazioni secondo l'articolista è quello di> "non farsi fatti> propri".> > Davvero un bell'esempio di alta professionalità.> Che neanche all'asilo> Mariuccia...> > Così, giusto per fare qualche altra chiacchiera> da bar, immagino che, se in un condominio uno dei> condomini non paga per le spese comune, immagino> che chiedere chi non abbia pagato vuol dire farsi> i fatti altrui,> vero?> Così, nel condominio-italia, sapere chi paga (e> chi non paga) per le spese comuni sia farsi i> fatti altrui,> vero?> > Davvero, molto obiettivo e professionale.> Complimenti.quotofescottiRe: ma mi faccia il piacere...
Beh, sai, l'itaglia è uno stato garantista.E come ben dovresti sapere vengono offerte tutte le garanzie al carnefice, mai alla vittima, altrimenti che garantismo sarebbe!Anche la pubblicazione di atti definiti per legge "PUBBLICI" può essere considerata "moralmente" illegale, se lede l'omertà che da sempre accompagna i responsabili di evasione fiscale.La campagna stampa, che con tanta indignazione viene attualmente esposta da tutti i media, altro non è che l'imbonimento del popolo bue e benpensante ad accettare giri di vite, sulla possibilità che ogni singolo cittadino potrebbe avere per conoscere meglio colui con cui ha a che fare.Il tutto viene presentato come se la pubblicazione di questi dati fosse paragonabile alla pubblicazione delle cartelle cliniche individuali.Ben poche sono le voci riportate, di chi invece è favorevole alla pubblicazione, e messe in mezzo agli articoli di modo che chi legge alla fine le dimentica.yenaplyskynRe: ma mi faccia il piacere...
Ora che hai dimostrato tutta la tua becera ignoranza sei contento ? hai qualcosa di serio da dire o la chiudiamo qui ?W BeOSSono perfettamente d'accordo
come da oggettonr: Anonimo... sbancata l'Agenzia delle Entrate?
Se si riesce ad avere il rimborso...quello che va da 500 a 1000 euro di cui si parla in giro, già prevedo le conseguenze:le tasse si alzeranno dai 500 ai 1000 euro....ahahah, finisce che se il rimborso c'è lo danno... ci paghiamo il rimborso da soli con le nostre stesse tasse!!! ;)Nome e cognomeRe: ... sbancata l'Agenzia delle Entrate?
Errore... il rimborso lo avranno solo alcuni pagato coi soldi di tutti (come nello stile della ns. bella repubblica)AxAxRe: ... sbancata l'Agenzia delle Entrate?
- Scritto da: Nome e cognome> ahahah, finisce che se il rimborso c'è lo> danno...Si scrive c'è l'ho d'hannopippopennivendolo
l'autore dell'articolo ovviamente......(in)certezza del Diritto
Come al solito in Italia non esiste la certezza del Diritto: se i dati sono liberamente consultabili, nulla si può imputare all'Agenzia delle Entrate, e ancora meno a chi ha avuto accesso a quei dati, anche attraverso il P2P (dato che non si tratta di dati abusivamente sottratti, ma messi a disposizione da un ente dello Stato).Invece non si sa se sia lecito o no, si disquisisce, e nel mentre si minaccia la galera a mezzo stampa a chi utilizza tali dati, nel trionfo dell'italica incertezza del Diritto.i talianiRe: (in)certezza del Diritto
Già.....!yenaplyskynRibaltrare la realtà
E' strano che serva una legge per fare qualcosa. Le leggi dfovrebbero vietare ciò che è dannoso o regolamentare solo ciò che deve essere regolamentato pena il caos.Adesso invece, per fare qualcosa serve una legge :mi sento di colpo meno libero.CSOEun link più utile...
http://termometropolitico.wordpress.com/2008/05/04/decreto-legislativo-2003-i-dati-personali-redditi-online-ed-altre-amenita/...Re: un link più utile...
- Scritto da: ...> http://termometropolitico.wordpress.com/2008/0STOP ALLO SPAMSPAMPaura di cosa?
ma di che cosa avete paura? forse non volete far sapere in giro come sperperate i vostri soldi? o che gli altri siano invidiosi? o che il vostro dentista dichiari meno di voi perchè non avete voluto la ricevuta?Siete tutti patetici! Se rispettate le leggi, vi fate fare lo scontrino fiscale sempre, e pagate le giuste tasse non dovete avete paura se "il re è nudo", tanto "l'anatomia" la conosciamo tutti.Mi sembra che tutti noi siamo ipocriti, anche perchè le ville e le ferrari non si possono nascondere per sempre...paoloRe: Paura di cosa?
Paura del malvivente che prende i nomi di un condominio e si guarda le dichiarazoni dei redditi per scegliere quale appartamento colpire...AnonimoRe: Paura di cosa?
Se fosse come dici tu in italia non ci sarebbero stati mai rapimenti, furti etc.I malviventi sono 'malviventi' ma non stupidi. Non si basano sulle dichiarazioni dei redditi ma su cio' che vedono.supu brummerRe: Paura di cosa?
Se fosse come dici tu non avrebbero ucciso per qualche decina di euro.Il moralizzat oreRe: Paura di cosa?
> Paura del malvivente che prende i nomi di un> condominio e si guarda le dichiarazoni dei> redditi per scegliere quale appartamento> colpire...Secondo te un malvivente colpisce un appartamento di un impiegato statale che è costretto a dichiarare 50 mila euro all'anno o la villa di un gioielliere che ne dichiara 10 mila?advangeRe: Paura di cosa?
Tra laltro da questi dati si evince chiaramente che impiegati statali che dichirano 50mila euro ce ne sono pmolto pochi, mentre, Beppe Grillo paladino dei lavoratori precari guadagna milioni di euro...PoldoRe: Paura di cosa?
- Scritto da: paolo> ma di che cosa avete paura? forse non volete far> sapere in giro come sperperate i vostri soldi? o> che gli altri siano invidiosi? o che il vostro> dentista dichiari meno di voi perchè non avete> voluto la> ricevuta?> Siete tutti patetici! > Se rispettate le leggi, vi fate fare lo scontrino> fiscale sempre, e pagate le giuste tasse non> dovete avete paura se "il re è nudo", tanto> "l'anatomia" la conosciamo> tutti.> Mi sembra che tutti noi siamo ipocriti, anche> perchè le ville e le ferrari non si possono> nascondere per> sempre...Paura? nessuna. Tuttavia, il tutto è stato divulgato nel peggiore dei modi.La mia paura è che l'agenzia delle entrate con la sua mossa non sappia che cosa sia internet, le sue potenzialità ed i suoi limiti! Perchè non ha fatto un sistema di consultazione dove, oltre a lasciare i miei dati, posso sapere anche chi li ha consultati? Ho sentito dire dalla bonino che una volta i dati venivano urlati in piazza... direi che c'è una bella differenza tra il "lasciari disponibili" e divulgarli a tutti senza limiti e poi, ammesso che a storiella sia vera... fare un paragone tra epoche opposte... ma vogliamo mandarle in pensione ste mummie??Il moralizzat oreRe: Paura di cosa?
dammi un motivo valido perchè io debba sapere il reddito degli altri e viceversa?lellykellyRe: Paura di cosa?
- Scritto da: lellykelly> dammi un motivo valido perchè io debba sapere il> reddito degli altri e> viceversa?dammi un motivo valido perchè io non debba sapere il reddito degli altri e viceversa?ZoolanderROTFL
mi scendono quasi le lacrime a leggere articoli di questo tipo... (rotfl)Premessa: I dati sui redditi di ogni singolo italiano sono dati PUBBLICI. Lo stabilisce una legge del 1972/73 che appunto afferma che devono essere accessibili a CHIUNQUE. Non vi va bene? Benissimo, allora protestate _per questo_, ma non inventiamoci sciocchezze. Se un documento è pubblico non c'è ragione alcuna di imporre assurdi limiti o difficoltà alla sua consultazione.Ma vediamo di dare una risposta va... In Italia esiste ormai il collaudato Codice privacy Il cui "padre" Rodotà afferma che i dati sui redditi non sono da considerarsi materiale privato.http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=player&cont_id=19883 Ebbene, al momento non risulta che la raccolta dei dati finalizzati alla redazione della dichiarazione dei redditi possa annoverare tra i propri fini quelli di essere pubblicati, condivisi, annotati dagli italiani. Ma non mi risulta neanche il contrario. Si può pertanto valutare una insussistenza dell'obbligo o facoltà di pubblicazione da parte dell'Agenzia delle Entrate degli elenchi dei contribuenti in massa. D'altra parte non c'è neanche nessun divieto esplicito a farlo... e se una cosa non è esplicitamente vietata allora è permessa (è un principio base di un qualsiasi stato di diritto). in sostanza: pubblicare l'elenco dei contribuenti con i relativi redditi sul giornale locale, non può avere alcuna equivalenza con la pubblicazione in rete. (rotfl)E se io mi compro il giornale, faccio una scansione e la pubblico online che fate, mi arrestate? (rotfl)Ma dove starebbe scritto che ciò che può essere pubblicato su un giornale non può essere pubblicato o ri-pubblicato online? (rotfl)Io penso che ad alcuni non sia ancora ben chiaro il significato di "documento PUBBLICO ". La Procura di Roma ha avviato indagini penali La Procura di Roma può avviare tutte le indagini che vuole, ciò non costituisce prova di nulla.In conclusione: i redditi di ogni singolo italiano sono dati PUBBLICI, e non dati privati. Questo lo sancisce una legge ben anteriore al governo del mortadellone. Non va bene? Non volete che i redditi siano pubblici (perché mai poi)? Bé, fate pressione perché quella legge sia eliminata ma non tirate fuori il solito spauracchio di Internet.Alcune sciocchezze che ho sentito (in particolare nei TG):- La pubblicazione online dei redditi renderà più facili i ricatti, i sequestri e le rapine: sciocchezze. Le rapine, i sequestri e i ricatti ci sono sempre stati... e non serve certo conoscere il reddito di qualcuno per sapere dove andare a "pescare".- Eh ma la mafia, la camorra, ecc: hanno già i loro "dipendenti" in punti chiave delle svariate amministrazioni e se vogliono reperirsi i dati sui redditi di chiunque o anche contare i peli che avete sul culetto possono farlo direttamente dall'interno.- Eh ma ora si è venuto a creare un traffico di file dei redditi che finanzierà xyz: (rotfl) i dati sono liberamente disponibili sul P2P, senza pagare nulla a nessuno. In ogni caso per riparare a questo basta riaprire gli archivi al pubblico, come è _giusto_ che sia.- Eh ma prima c'erano limiti temporali di 1 anno: che erano lì solo per evitare che i comuni si intasassero di cartaccia inutile, tanto l'anno successivo ci sarebbe stata la versione rivista e corretta.ChittoRe: ROTFL
Quoto.OlmoRe: ROTFL
- Scritto da: Chitto> Ma dove starebbe scritto che ciò che può essere> pubblicato su un giornale non può essere> pubblicato o ri-pubblicato online?> (rotfl)Il testo (testo, non foto eh) di un articolo di un quotidiano cartaceo è considerato (dalla legge sul copyright) di pubblico dominio, a meno che non ci sia stato scritto da qualche parte sul quotidiano (non necessariamente nella stessa pagina, ma deve stare nello stesso numero) "tutti i diritti riservati" / "all rights reserved" o simile. Il solo "Copyright" non basta in questo caso.Esiste infatti una vera e propria deroga sulla legge sul diritto d'autore che riguarda proprio il caso dei quotidiani.> La Procura di Roma ha avviato indagini> penali > > La Procura di Roma può avviare tutte le indagini> che vuole, ciò non costituisce prova di nulla.Tra l'altro la Procura ha *DOVUTO* avviare un'indagine semplicemente perché era stata presentata una (non solo una) denuncia contro ignoti (devono avviarla comunque l'indagine quando arriva una denuncia -a differenza di una segnalazione, che invece non OBBLIGA-).Sarà compito degli inquirenti (e poi dei giudici) verificare se si possa configurare un qualche reato, e a carico di chi.Stando alla documentazione in mio possesso, non mi risulta proprio si possa parlare di reato, né a carico dell'Agenzia delle Entrate né tantomeno a carico degli utenti del p2p. Non per i file in questione almeno, poi se c'è chi usa lo stesso p2p si scarica i divx è un altro discorso; ma quei file sono pubblici e sono stati liberamente accessibili, non ci sono state clausole di non ridistribuzione e tuttora non c'è scritto sul sito dell'Agenzia delle Entrate né che quei file non vanno redistribuiti né tantomeno che vanno distrutti/cancellati. E visto che i file sono stati scaricati da lì, sono loro che devono affermarlo; finché non lo faranno (e stai certo che non lo faranno perché le leggi e le decisioni dello stesso Garante della Privacy che hanno citato nel pdf che ho linkato nell'altro post sono chiarissime e danno pieni diritti all'Agenzia delle Entrate di pubblicare e distribuire quei dati).> - Eh ma la mafia, la camorra, ecc: hanno già i> loro "dipendenti" in punti chiave delle svariate> amministrazioni e se vogliono reperirsi i dati> sui redditi di chiunque o anche contare i peli> che avete sul culetto possono farlo direttamente> dall'interno.Possono benissimo mandare dei prestanome a consultarli. E anzi quasi sicuramente sarà così (solo perché non posso credere che ci vadano loro stessi, almeno quelli più in vista).Sul resto non ho altro da aggiungere, praticamente hai detto (più sinteticamente) quello che ho detto nell'altro post.Luco, giudice di linea mancatoRe: ROTFL
> In conclusione: i redditi di ogni singolo> italiano sono dati PUBBLICI, e non dati> privati. Questo lo sancisce una legge ben> anteriore al governo del mortadellone. Non va> bene? Non volete che i redditi siano pubblici> (perché mai poi)? Bé, fate pressione perché> quella legge sia eliminata ma non tirate fuori il> solito spauracchio di> Internet.Io non conosco la legge che hai citato e non conosco nemmeno la definizione di dato pubblico e quella di dato privato.Tuttavia so che esiste una legge del 2003 (la 196) che definisce cosa sono i dati personali e i dati sensibili, e stabilisce norme per il loro trattamento.Senza ombra di dubbio, il reddito è un dato personale, e quindi ci sono delle imposizioni che riguardano il suo trattamento. L'articolo evidenzia proprio questo aspetto.Ora, se il reddito dichiarato è insieme dato personale e dato pubblico, occorre stabilire cosa se ne può fare:1) pubblicarlo in quanto il suo essere pubblico prevale sul suo essere personale2) pubblicarlo solo per fini leciti in quanto il suo essere personale prevale sul suo essere pubblico3) pubblicarlo solo per fini leciti in quanto la legge del 2003 è posteriore a quella del 1972 che hai citato tu4) altre che non sono in grado di descrivere.Per me insomma il problema esiste. Del resto, anche i nostri nomi sono pubblici eppure tutelati dalla legge sulla privacy: i nostri nomi non possono essere pubblicati da chiunque, per qualunque motivo.Lo dico, anzi, lo chiedo, senza polemica, solo per capire. Se ho scritto degli strafalcioni ringrazio già da ora chi mi spiegherà dove ho sbagliato.reXistenZRe: ROTFL
> Io non conosco la legge che hai citato e non> conosco nemmeno la definizione di dato pubblico e> quella di dato> privato.> Tuttavia so che esiste una legge del 2003 (la> 196) che definisce cosa sono i dati personali e i> dati sensibili, e stabilisce norme per il loro> trattamento.> Senza ombra di dubbio, il reddito è un dato> personale, e quindi ci sono delle imposizioni che> riguardano il suo trattamento. L'articolo> evidenzia proprio questo> aspetto.Ecco, bravo, è proprio questo il punto: il reddito non è un dato privato: la 196/2003 la conosco bene, e non c'è scritto da nessuna parte che il reddito è un dato privato. Punto.> Ora, se il reddito dichiarato è insieme dato> personale e dato pubblico, occorre stabilire cosa> se ne può> fare:.....> Lo dico, anzi, lo chiedo, senza polemica, solo> per capire. Se ho scritto degli strafalcioni> ringrazio già da ora chi mi spiegherà dove ho> sbagliato.Allora un dato è o pubblico o privato: se una legge degli anni '70 stabilisce che il reddito è pubblico e una degli anni 2000 che esso è privato, la seconda prevarrebbe sulla prima. Ma così non è.Fai attenzione a tutte le polemiche che sono state fatte finora: questo è il tipico caso di "Attacco alla rete" da parte di ignoranti. Il discorso è: il dato è pubblico, lo posso pubblicare dappertutto ma non sulla rete. Tipico discorso di chi è tecnofobo e a paura del web.advangeRe: ROTFL
> > Io non conosco la legge che hai citato e non> conosco nemmeno la definizione di dato pubblico e> quella di dato> privato.> Tuttavia so che esiste una legge del 2003 (la> 196) che definisce cosa sono i dati personali e i> dati sensibili, e stabilisce norme per il loro> trattamento.> Senza ombra di dubbio, il reddito è un dato> personale, e quindi ci sono delle imposizioni che> riguardano il suo trattamento. L'articolo> evidenzia proprio questo> aspetto.Beh ... visto che lo chiedi :Tu affermi di non conoscere la legge e ciò è di per se strano, visto che è di questo che parla l'articolo.Ora ... se come dice l'articolo, la legge afferma che i dati di reddito sono pubblici, questi non possono essere considerati privati ( cosa che per altro è confermato da Rodotà che la legge 196 dovrebbe conoscerla ).Dunque la tua affermazione > Senza ombra di dubbio, il reddito è un dato personale.è con ogni probabilità sbagliata.Ossequi.> fare:> 1) pubblicarlo in quanto il suo essere pubblico> prevale sul suo essere> personale> 2) pubblicarlo solo per fini leciti in quanto il> suo essere personale prevale sul suo essere> pubblico> 3) pubblicarlo solo per fini leciti in quanto la> legge del 2003 è posteriore a quella del 1972 che> hai citato> tu> 4) altre che non sono in grado di descrivere.> > Per me insomma il problema esiste. Del resto,> anche i nostri nomi sono pubblici eppure tutelati> dalla legge sulla privacy: i nostri nomi non> possono essere pubblicati da chiunque, per> qualunque> motivo.> Lo dico, anzi, lo chiedo, senza polemica, solo> per capire. Se ho scritto degli strafalcioni> ringrazio già da ora chi mi spiegherà dove ho> sbagliato.quello liRe: ROTFL
> Tu affermi di non conoscere la legge e ciò è di> per se strano, visto che è di questo che parla> l'articolo.> > Ora ... se come dice l'articolo, la legge afferma> che i dati di reddito sono pubblici, questi non> possono essere considerati privati ( cosa che per> altro è confermato da Rodotà che la legge 196> dovrebbe conoscerla> ).> > Dunque la tua affermazione > > > Senza ombra di dubbio, il reddito è un dato> personale.> > è con ogni probabilità sbagliata.Cercherò di ribadire il concetto:PUBBLICO <> NON PERSONALETra l'altro ti sei preso la briga di citare Rodotà senza averlo nemmeno letto, dato che egli sostiene ciò che ho scritto (e sul quale TUTTI, ma proprio TUTTI, sono d'accordo).reXistenZRe: ROTFL
"ma se prima erano pubblicati sui giornali, adesso perchè non si possono consultare su internet?"me lo ha chiesto mia mamma che è "vecchia" e le cose le sa non perchè è sapiente, ma perchè se le ricorda ed "è sempre stato così"quello che sta intorno lo ignorolellykellyRe: ROTFL
- Scritto da: reXistenZ> Ora, se il reddito dichiarato è insieme dato> personale e dato pubblicoPer la legge sulla privacy (quella del 2003) il reddito è un dato personale, ma non è un "dato sensibile" (come non lo è anche il tuo nome).Un dato sensibile gode di determinate tutele, che invece i dati non sensibili non hanno.ZoolanderRe: ROTFL
sbagliato.nemmeno il nome è un dato sensibile :DFPMRe: ROTFL
Quoto.nodataRe: ROTFL
Non hai figli ma pensi di sapere più dei genitori come si educa un figlio, non sei avvocato ma pensi di sapere più di un avvocato che mastica queste cose ogni giorno come funziona la legislazione. Insomma, sei come quegli italioti che avendo giocato nella squadra parrocchiale di calcio 45 anni fa vanno al bar sport a parlare di come lippi o capello dovevano schierare la formazione.ParolaroRe: ROTFL
- Scritto da: Parolaro> Non hai figli ma pensi di sapere più dei genitori> come si educa un figlio, non sei avvocato ma> pensi di sapere più di un avvocato che mastica> queste cose ogni giorno come funziona la> legislazione. Insomma, sei come quegli italioti> che avendo giocato nella squadra parrocchiale di> calcio 45 anni fa vanno al bar sport a parlare> di come lippi o capello dovevano schierare la> formazione.Hai fatto la tua autobiografia?Guarda che quello che ha scritto Chitto è da quotare dall'inizio alla fine.Se c'è qualcosa che non ti torna, illuminaci su ogni singolo punto con delle argomentazioni precise, invece di farneticare su figli, avvocati e calcio, che proprio non porta assolutamente niente a supporto delle tue convizioni.Mica siamo da Maria De Filippi qui...ZoolanderRe: ROTFL
anche se mi da fastidio, sono daccordo.lellykellyRe: ROTFL
Non ho ancora letto tutti gli altri commenti, ma il tuo finora è tra i più sensati, se non il più sensato.ZoolanderIl legalese bisogna saperlo
"Chiunque, al fine di trarne per sé o per altri profitto o di recare ad altri un danno "La circolazione di quei dati su un sistema gratuito come il p2p certamente non genera profitto.Altresì la circolazione di cui sopra non può recare ad altri un danno, perché un danno (morale o patrimoniale) non può derivare dalla circolazione di dati NON sensibili e che sono comunque disponibili a chiunque ne faccia richiesta.Essendo dati comunque pubblici, la loro fruizione non cambia dal punto di vista legale se avviene direttamente in maniera cartacea o attraverso un sistema elettronico, visto anche che tali dati sono stati forniti volontariamente dal sito ufficiale dell'Agenzia delle Entrate, che non è stato "bucato" da novelli hacker, ma è stata una precisa strategia voluta dallo stesso Visco.Va altresì detto che i documenti di enti, ministeri, camere e in generale della pubblica amministrazione, se non coperti da segreto militare, segreto di stato, segreto industriale o segreto istruttorio, vanno ritenuti non coperti da copyright. Ne è quindi libero l'utilizzo e la ridistribuzione, anche via p2p, esattamente come chiunque può scaricare e condividere la Divina Commedia o altre opere artistico-letterarie il cui copyright sia libero (perché così voluto dall'autore, perché così deciso dalla legge o perché sono scaduti i termini).Fermo restante quanto detto sopra, che comunque dovrebbero garantire sonni tranquilli a chi ha scaricato/condiviso quei documenti da/su un p2p, resta da stabilire se il trattamento all'origine, da parte dell'Agenzia delle Entrate, possa essere legittimo o meno.A chiarirlo è un pdf rilasciato dalla stessa Agenzia delle Entrate datato 30 aprilehttp://www.agenziaentrate.gov.it/ilwwcm/resources/file/ebaecc0a8c0d126/106_CS_elenchi_contribuenti.pdfin cui si afferma: La predisposizione degli elenchi nominativi dei contribuenti che hanno presentato la dichiarazione dei redditi è prevista dall articolo 69 del Dpr numero 600 del 1973 . Si tratta di una norma che nella attuale formulazione è stata introdotta nel 1991 . In vigore, quindi, da molti anni. Analogo adempimento è previsto dallarticolo 66 bis del Dpr numero 633 del 1972 per la predisposizione degli elenchi dei contribuenti che hanno presentato la dichiarazione annuale Iva.Le disposizioni hanno la chiara finalità di realizzare un quadro di trasparenza dei dati in possesso dellAmministrazione finanziaria in tema di dichiarazioni fiscali mediante la pubblicazione di appositi elenchi. LAgenzia ha predisposto un elenco relativo ai residenti di ogni Comune. La predisposizione e la consultabilità degli elenchi non è quindi una novità. Tali elenchi, in passato realizzati in forma cartacea, erano a disposizione per la consultazione sia negli uffici dellAgenzia che nei Comuni. La decisione di utilizzare il mezzo telematico nasce dalla norma introdotta con il codice dellamministrazione digitale varato nel 2005 che dispone di assicurare la fruibilità dellinformazione in modalità digitale utilizzando con le modalità più appropriate le tecnologie dellinformazione e della comunicazione. Quanto alla richiesta dellAutorità garante della Privacy, alla quale lAgenzia si è prontamente adeguata, si precisa che la stessa Autorità con decisioni del 17 gennaio 2001 e del 2 luglio 2003 ha affermato che la pubblicazione degli elenchi deriva da una precisa scelta normativa e che non vi è incompatibilità tra la protezione dei dati personali e determinate forme di pubblicità di dati previste per finalità di interesse pubblico. Riguardo le richieste di risarcimento, poi, queste sono ridicole in quanto l'Agenzia delle Entrate ha tutto il diritto di diffondere i dati in questione, perché ci sono leggi che glielo consentono da 35 anni a questa parte.Nell'articolo a cui sto rispondendo, poi, si affermerebbe che la maggioranza della popolazione sarebbe contraria alla pubblica reperibilità su internet di questi dati; ebbene, sarei proprio curioso di conoscere la fonte di questa affermazione, visto che tutti i dati in mio possesso, tutti i sondaggi, tutte le trasmissioni radio-tv e le interviste alle persone comuni uscite sui giornali finora hanno dato una maggioranza schiacciante (mediamente l'85% di favorevoli alla pubblicazione contro solo il 15% di contrari).I contrari, dopo aver perso la scusa della privacy una volta saputi che quei dati sono comunque pubblici e chiunque li può andare liberamente a consultare da 35 anni presso tutti i comuni e le sedi dell'amministrazione tributaria, motivano adesso il loro diniego con motivi legati alla sicurezza, ad aumenti di estorsioni, rapimenti, richieste di pizzo eccetera. Infatti tutti sanno benissimo che i delinquenti che compiono questi reati si basano sulla dichiarazione dei redditi per valutare se valga la pena rapinare la villa di Tizio e non di Caio.Con tutta l'evasione fiscale che c'è in Italia, consultare la dichiarazione dei redditi sarebbe la cosa più idiota che un presunto malvivente potrebbe fare per valutare dove e chi gli convenga colpire. E' ovvio che queste persone esaminano il tipo di vita che la "vittima" ha: se ha auto di lusso, se ha ville al mare, se ha una barca, se va sempre a comprare in negozi di alta moda allora sarà una persona piena di soldi; se invece vive in un monolocale con 5 figli a carico, fa il muratore senza contratto, spende tre quarti di quello che guadagna per pagarsi l'affitto e fatica ad arrivare alla fine del mese, allora sarà uno da cui un rapinatore non caverebbe un ragno dal buco. Ma mica c'è bisogno di guardare la dichiarazione dei redditi per sapere questo!Al di là di questo, se PER ASSURDO questi dati non fossero pubblici all'origine (e invece lo sono), a diffonderli è stato un ente pubblico e quindi sono automaticamente diventati pubblici nel momento stesso in cui sono andati online.Non ho letto da nessuna parte sul sito dell'Agenzia delle Entrate che chi ha scaricato quei dati ora deve distruggerli, allo stesso tempo non c'era scritto da nessuna parte che quei dati non si potevano ridistribuire. Quindi, essendo dati presi da un sito della Pubblica Amministrazione, sono pubblici fino a prova contraria. E se io dopo aver scaricato i dati non ho letto giornali/guardato TV/andato più sul sito dell'Agenzia delle Entrate, come potrebbero mai addebitarmi un reato, un reato che peraltro nemmeno esiste visto che la distribuzione di quei dati1) non genera profitto (non vengo pagato da nessuno per darli, quindi non c'è lucro; se vado a consultarli alle sedi fisiche e non in internet non pago per consultarli, quindi non si risparmia nulla, quindi non c'è profitto)2) non causa ad altri un danno (sono dati pubblici)-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 05 maggio 2008 03.37-----------------------------------------------------------Luco, giudice di linea mancatoRe: Il legalese bisogna saperlo
Il reddito non è un dato sensibile (lo disse la stessa Authority della privacy anche in anni recenti, come ho riportato sopra). In ogni caso, il responsabile del trattamento è l'Agenzia delle Entrate, che li diffonde liberamente dal 1973, e non ha mai imposto nulla (tipo "tu non puoi ridistribuire questo dato") a chi visionasse quei dati.E' come se io, invece di chiamare gli appositi servizi a pagamento e senza consultare internet, per avere un numero di telefono di una persona regolarmente in elenco ma in una città diversa dalla mia e di cui non ho l'elenco telefonico, facessi una telefonata ad un amico / parente residente in quella città per chiedergli il numero telefonico. Il dato (numero telefonico in questo caso, reddito nell'altro) è assolutamente pubblico: nel caso del numero telefonico è l'abbonato stesso che dà il consenso alla pubblicazione (una volta era automatico), nel caso del reddito c'è una legge del 1973 che permette a chiunque di accedere a quei dati.Forse sfugge a molti che il "proprietario" del dato NON è il singolo contribuente, ma la Agenzia delle Entrate. E in quanto proprietaria del dato ha tutto il diritto di usarlo come meglio crede (e infatti lo fa). Essendo un ente pubblico, a meno di fondati motivi contrari (es. indagini in corso ecc.) il dato è pubblicamente consultabile, ed è da considerarsi "libero" nel senso informatico del termine (come il software libero).Luco, giudice di linea mancatoRe: Il legalese bisogna saperlo
- Scritto da: Luco, giudice di linea mancato> Il reddito non è un dato sensibile (lo disse la> stessa Authority della privacy anche in anni> recenti, come ho riportato sopra). In ogni caso,> il responsabile del trattamento è l'Agenzia delle> Entrate, che li diffonde liberamente dal 1973, e> non ha mai imposto nulla (tipo "tu non puoi> ridistribuire questo dato") a chi visionasse quei> dati.> > E' come se io, invece di chiamare gli appositi> servizi a pagamento e senza consultare internet,> per avere un numero di telefono di una persona> regolarmente in elenco ma in una città diversa> dalla mia e di cui non ho l'elenco telefonico,> facessi una telefonata ad un amico / parente> residente in quella città per chiedergli il> numero telefonico. Il dato (numero telefonico in> questo caso, reddito nell'altro) è assolutamente> pubblico: nel caso del numero telefonico è> l'abbonato stesso che dà il consenso alla> pubblicazione (una volta era automatico), nel> caso del reddito c'è una legge del 1973 che> permette a chiunque di accedere a quei> dati.> Forse sfugge a molti che il "proprietario" del> dato NON è il singolo contribuente, ma la> Agenzia delle Entrate. E in quanto proprietaria> del dato ha tutto il diritto di usarlo come> meglio crede (e infatti lo fa). Essendo un ente> pubblico, a meno di fondati motivi contrari (es.> indagini in corso ecc.) il dato è pubblicamente> consultabile, ed è da considerarsi "libero" nel> senso informatico del termine (come il software> libero).Straquoto. Credo che l'avvocata dovrebbe aggiornarsi...webwizardRe: Il legalese bisogna saperlo
- Scritto da: Luco, giudice di linea mancato> "Chiunque, al fine di trarne per sé o per> altri profitto o di recare ad altri un> danno "> La circolazione di quei dati su un sistema> gratuito come il p2p certamente non genera> profitto.> Altresì la circolazione di cui sopra non può> recare ad altri un danno, perché un danno (morale> o patrimoniale) non può derivare dalla> circolazione di dati NON sensibili e che> sono comunque disponibili a chiunque ne> faccia richiesta.Certo, ma LASCIANDO LE PROPRIE GENERALITA', non in forma totalmente anonima come fatto da Visco tramite internet.Quanto all'affermazione che "non puo' derivare danno", sai quanto ci mettono un paio di balordi a decidere che siccome tu dichiari 70 keuro/anno possono rapirti il cane e chiederti 1000 euro per ridartelo il mattino dopo ? e ho detto cane e non bambino... capitasse a qualcuno vicino a me andrei a far fuori Visco di persona. Ormai comunque la frittata e' fatta, c'e' solo da sperare che ora che questa massa di incompetenti presuntuosi e ignoranti e' stata cancellata dalla scena politica i cittadini vengano protetti (vale anche per le intercettazioni, non e' ammissibile che finiscano su novella3000 colloqui vitali ai fini delle indagini, o peggio ancora fatti privati che con le indagini non c'entrano nulla)MaurogomezRe: Il legalese bisogna saperlo
- Scritto da: gomez> Certo, ma LASCIANDO LE PROPRIE GENERALITA', non> in forma totalmente anonima come fatto da Visco> tramite internet.Forse non t'è chiaro che le proprie generalità non è obbligatorio lasciarle, nessuna legge lo impone. Alcuni comuni le chiedono solo per essere certi di poter risalire a te nel caso in cui tu andassi a fare danni all'elenco. L'alternativa è che mettano qualcuno a controllare cosa ci fai con l'elenco quando lo consulti, fanno prima a chiedere i dati, specie per comuni grandi. In ogni caso quei dati non finiscono all'Agenzia delle Entrate.Se tu chiedi una copia dell'elenco, se paghi anticipatamente le spese delle fotocopie nessuno può obbligarti a lasciare gli estremi di un documento. Se chiedi una copia e non paghi subito è ovvio che te li chiedano, che ne sanno se poi sparisci e loro hanno perso tempo e carta inutile.> Quanto all'affermazione che "non puo' derivare> danno", sai quanto ci mettono un paio di balordi> a decidere che siccome tu dichiari 70 keuro/anno> possono rapirti il cane e chiederti 1000 euro per> ridartelo il mattino dopo ?Ancora? Quei dati sono pubblici, e poi chi vuole chiedere riscatti o simile che motivo avrebbe di capire quanto dichiari tu? Se vivi da straccione vivi da straccione e non avrai certo 70mila euro, se hai una Mercedes, vai in hotel a 4-5 stelle e mangi in ristoranti di lusso vuol dire che hai i soldi, non ci vuole un genio per capirlo e la tua dichiarazione dei redditi non serve. Questo lo sanno i finanzieri quando fanno i controlli per gli evasori e lo sanno i delinquenti che fanno rapimenti o rapine> e ho detto cane e non> bambino... capitasse a qualcuno vicino a me> andrei a far fuori Visco di persona.Fino a oggi rapimenti o richieste di riscatti non se ne sono mai fatte, vero? E' forse una novità dell'ultim'ora, ed è colpa di Visco che ha messo quei dati su internet? Cavolo, bisogna avvertire tutti i giornali che tutte le notizie di rapine, rapimenti e estorsioni sono tutte stronzate colossali e che solo adesso, grazie alla pubblicazione in internet dei redditi (è noto che tutti i rapinatori infatti accedono a internet...).Luco, giudice di linea mancatoRe: Il legalese bisogna saperlo
- Scritto da: Luco, giudice di linea mancato> Forse non t'è chiaro che le proprie generalità> non è obbligatorio lasciarle, nessuna legge lo> impone. Alcuni comuni le chiedono solo per esserema naturalmente, nella pubblica amministrazione basta che tu ti presenti in qualunque ufficio dicendo che vuoi consultare dei registri pubblici e ti dicono "eccoli, faccia come se fossero suoi, le serviamo anche un caffettino ?" :-D :-D :-D :-D> > Quanto all'affermazione che "non puo' derivare> > danno", sai quanto ci mettono un paio di balordi> > a decidere che siccome tu dichiari 70 keuro/anno> > possono rapirti il cane e chiederti 1000 euro> per> > ridartelo il mattino dopo ?> > Ancora? Quei dati sono pubblici, e poi chi vuole> chiedere riscatti o simile che motivo avrebbe di> capire quanto dichiari tu? Se vivi da straccione> vivi da straccione e non avrai certo 70mila euro,> se hai una Mercedes, vai in hotel a 4-5 stelle e> mangi in ristoranti di lusso vuol dire che hai iforse hai perso un pezzo, in rete non c'e' l'elenco delle targhe auto+nome del proprietario o delle stanze hotel+occupante o del tavolo+commensale, dai forza pubblichiamo pure quelli cosi' li aiutiamo un altro po' :-D :-D :-D> > e ho detto cane e non> > bambino... capitasse a qualcuno vicino a me> > andrei a far fuori Visco di persona.> > Fino a oggi rapimenti o richieste di riscatti non> se ne sono mai fatte, vero? E' forse una novitàgiusto giusto giusto, bravo, visto che di rapine e rapimenti se ne fanno comunque che importa se gli diamo un bell'aiuto, cosi' evitano di sprecare tempo dietro ai poveracci.... :-D :-D :-Dquello che fa girare gloriosamente i maroni e' che gli evasori totali restano nell'ombra anche in questo senso e quindi corrono meno rischi :-(MaurogomezFate tutti confusione, e tanta
Si confonde pubblicazione con accessibilità; la pubblicazione delle dichiarazioni è giustamente dovuta ma l'accessibilità è altrettanto giustamente controllata come stabilisce la legge. NON ESISTE dunque il "diritto di accesso" di cui tanti parlano nei commenti a questo articolo.L'accessibilità dei dati finanziari di ogni contribuente è stabilita dal comma 6 dellart. 24 legge n.15/2005, che modifica la legge 241/90 appunto riguardo il diritto daccesso ai documenti amministrativi, e non può essere violata rendendo accessibili a tutti i dati così come è stato fatto:"Il diritto di accesso è escluso: quando i documenti riguardino la vita privata o la riservatezza di persone fisiche, persone giuridiche, gruppi, imprese e associazioni, con particolare riferimento agli interessi epistolare, sanitario, professionale, finanziario, industriale e commerciale di cui siano in concreto titolari, ancorché i relativi dati siano forniti allamministrazione dagli stessi soggetti cui si riferiscono." (http://www.parlamento.it/leggi/05015l.htm comma 6 art. 24).Se volete dunque accedere alle dichiarazioni dei redditi di un cittadino o di una imprese dovete recarvi presso il comune e fare esplicita richiesta che deve essere motivata (e potrebbe essere pure rifiutata), e dopo non potete comunque diffondere tali dati ai quattro venti; cosa ben diversa dallo sputtanamento totale dei tati di tutti i contribuenti italiani fatta da Visco.Propria in base a quanto sopra il Codacons ha sporto denuncia, e secondo me non fa una piega.Ciao.AyPRe: Fate tutti confusione, e tanta
L'articolo 24 sostituito dalla legge 15/2005 veramente non sembrerebbe dire quello che hai citato. Anche se non sono un legale, da persona comune (che tenta di interpretare la legge) riporto quel che dedurrei dal documento che hai linkato...Il comma 1 dell'articolo sostitutivo indica appunto che "il diritto di accesso e` escluso" nei casi riportati dai suoi quattro punti, da a) a d). E quelli, non direi includano il reddito.Ma il comma 6 non mi sembra relazionato al comma 1 (suppongo che ogni comma specifichi condizioni di restrizione dell'accesso dei dati descritti dai punti che seguono quel comma). Il comma 6 non parla di esclusione (presumibilmente incondizionata) del diritto di accesso, ma dice testualmente (il grassetto l'ho aggiunto io, omettendo i punti da a) a c) e il punto e) per brevita`): 6. Con regolamento, adottato ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, il Governo può prevedere casi di sottrazione all'accesso di documenti amministrativi: [omissis] d) quando i documenti riguardino la vita privata o la riservatezza di persone fisiche, persone giuridiche, gruppi, imprese e associazioni, con particolare riferimento agli interessi epistolare, sanitario, professionale, finanziario, industriale e commerciale di cui siano in concreto titolari, ancorché i relativi dati siano forniti all'amministrazione dagli stessi soggetti cui si riferiscono; Dice che "puo`", no?E in ogni caso il testo e` diverso da quello che hai riportato, o sbaglio?alex.tgRe: Fate tutti confusione, e tanta
- Scritto da: alex.tg> d) quando i documenti riguardino la vita> privata o la riservatezza di persone fisiche,> persone giuridiche, gruppi, imprese e> associazioni, con particolare riferimento agli> interessi epistolare, sanitario, professionale,> finanziario, industriale e commerciale di cui> siano in concreto titolari, ancorché i relativi> dati siano forniti all'amministrazione dagli> stessi soggetti cui si> riferiscono; > > Dice che "puo`", no?> E in ogni caso il testo e` diverso da quello che> hai riportato, o> sbaglio?Il testo è quello.In particolare il comma parla di persone fisiche e giuridiche e di interessi del tipo "professionale" e "finanziario" per cui il governo può sottrarre l'accesso ai dati, cioè vuole dire appunto che il governo deve valutare quali sono i dati da rendere accessibili e come nei vari casi.Con la pubblicazione online indiscriminata e totale dei dati di tutti i contribuenti il governo stesso annulla in una sola volta un intero comma della legge fornendo l'accesso totale e incontrollato e la loro diffusione a chiunque di documenti che riguardano gli interessi professionali e finanziari di persone fisiche e giuridiche.Nel comma 7 poi si specifica poi ulteriormente che la consultazione deve certamente essere garantita per tutelare i propri interessi, salvo per le informazioni definite dati sensibili; ma tutto questo sempre non permette al governo di pubblicare tutto in blocco senza verifiche come è stato fatto.Per me è abbastanza chiaro.ciao.AyPRe: Fate tutti confusione, e tanta
- Scritto da: AyP> > Nel comma 7 poi si specifica poi ulteriormente> che la consultazione deve certamente essere> garantita per tutelare i propri interessi, salvo> per le informazioni definite dati sensibili; ma> tutto questo sempre non permette al governo di> pubblicare tutto in blocco senza verifiche come è> stato> fatto.> > Per me è abbastanza chiaro.anche per me. La modalita' di esposizione web che hanno adottato e' bestiale. Mi sarei aspettato dallo Stato una piu' approfondita valutazione tecnica della cosa e un piu' adeguato sistema di consultazione.frankRe: Fate tutti confusione, e tanta
- Scritto da: AyP> - Scritto da: alex.tg> > d) quando i documenti riguardino la vita> > privata o la riservatezza di persone fisiche,> > persone giuridiche, gruppi, imprese e> > associazioni, con particolare riferimento agli> > interessi epistolare, sanitario, professionale,> > finanziario, industriale e commerciale di cui> > siano in concreto titolari, ancorché i relativi> > dati siano forniti all'amministrazione dagli> > stessi soggetti cui si> > riferiscono; > > > > Il testo è quello.> > In particolare il comma parla di persone fisiche> e giuridiche e di interessi del tipo> "professionale" e "finanziario" per cui il> governo può sottrarre l'accesso ai dati, cioè> vuole dire appunto che il governo deve valutare> quali sono i dati da rendere accessibili e come> nei vari> casi.>Per la verità parla di "riservatezza" e di "vita privata": queste due cose non si riferiscono al reddito che non è riservato e non riguarda la vita privata. Il comma di cui stiamo parlando viene ad es. applicato quando si fanno gare pubbliche e si nega il diritto di accesso durante la gara stessa. Che non c'entra proprio niente con quello di cui stiamo parlando.> Con la pubblicazione online indiscriminata e> totale dei dati di tutti i contribuenti il> governo stesso annulla in una sola volta un> intero comma della legge fornendo l'accesso> totale e incontrollato e la loro diffusione a> chiunque di documenti che riguardano gli> interessi professionali e finanziari di persone> fisiche e> giuridiche.Perché?advangeRe: Fate tutti confusione, e tanta
> > E in ogni caso il testo e` diverso da quello che> > hai riportato, o> > sbaglio?> > Il testo è quello.A quanto ho visto invece non lo e`, non e` come lo avevi riportato nel primo messaggio di questo thread (mica colpa tua, necessariamente, magari lo hai ripreso da una notizia, non so). Il primo messaggio diceva:"Il diritto di accesso e` escluso: [condizioni]"Il punto d) e` effettivamente uguale, ma la dicitura "il diritto di accesso e` escluso" e` preposta al comma 1, non al comma 6.alex.tgRe: Fate tutti confusione, e tanta
- Scritto da: AyP> > Il testo è quello.> > In particolare il comma parla di persone fisiche> e giuridiche e di interessi del tipo> "professionale" e "finanziario" per cui il> governo può sottrarre l'accesso ai dati, cioè> vuole dire appunto che il governo deve valutare> quali sono i dati da rendere accessibili e come> nei vari> casi.La tua interpretazione mi sembra opposta a quello che leggo nell'articolo: il governo "può sottrarre" i dati, vero, ma in realtà non "deve" valutare un bel niente. Se decide che un dato non è da rendere accessibile, allora quel dato non lo sarà. Tutto il resto, non valutato, sarà accessibile. E i dati del reddito, non sono considerati dati sensibili. Ergo, sono accessibili. Almeno stando a quello emerso finora.> Con la pubblicazione online indiscriminata e> totale dei dati di tutti i contribuenti il> governo stesso annulla in una sola volta un> intero comma della legge fornendo l'accesso> totale e incontrollato e la loro diffusione a> chiunque di documenti che riguardano gli> interessi professionali e finanziari di persone> fisiche e> giuridiche.Il governo ha solo "valutato" di rendere accessibili i dati, in ottemperanza alla legge da te citata. Se poi la loro pubblicazione sia vietata o meno, questa legge non lo dice.> > Nel comma 7 poi si specifica poi ulteriormente> che la consultazione deve certamente essere> garantita per tutelare i propri interessi, salvo> per le informazioni definite dati sensibili; ma> tutto questo sempre non permette al governo di> pubblicare tutto in blocco senza verifiche come è> stato> fatto.> E perchè? Le leggi impongono dei divieti, quindi se una cosa non è espressamente vietata per legge, allora si può fare. Altrimenti non potremmo neppure respirare, visto che non è previsto da alcuna legge.> Per me è abbastanza chiaro.> > ciao.Anche per me. Ciao ;)MalcolmRe: Fate tutti confusione, e tanta
Ayp,io mi baso su quello che dice il demauro, per cui "pubblicita'" e "accessibilita'" sono sinonimi.http://www.demauroparavia.it/88688per me, tutto il resto sono chiacchiere.ilgioaRe: Fate tutti confusione, e tanta
sul fatto che questa equivalenza sia vera ci sono molte conferme.faccio notare a tutti che nessuno ha MAI protestato quando i vari "ricchi" o "famosi" o "politici" si vedevano da tempo pubblicati i redditi sui giornali, con discussioni e polemiche: qui che fine fa allora la vostra distinzione tra accesso e pubblicazione? che motivo aveva il giornalista di accedere ai dati? e chi decideva a quali dei dati poteva accedere? lui. Chi li leggeva: chiunque, senza neanche lasciare l'ip.io pure mi preoccupo (non sto qui a elencare i vari motivi, non certo evasione!!!) ma allora bisogna essere coerenti e si deve chiedere una legge nuova perche con quella di adesso i dati sono pubblici, da tempo.robertoRe: Fate tutti confusione, e tanta
- Scritto da: roberto> faccio notare a tutti che nessuno ha MAI> protestato quando i vari "ricchi" o "famosi" o> "politici" si vedevano da tempo pubblicati i> redditi sui giornali, con discussioni e> polemiche: qui che fine fa allora la vostra> distinzione tra accesso e pubblicazione? che> motivo aveva il giornalista di accedere ai dati?> e chi decideva a quali dei dati poteva accedere?> lui. Chi li leggeva: chiunque, senza neanche> lasciare> l'ip.> Non è vero che nessuno ha mai protestato in tali casi, però direi che si tratta di casi diversi. Un personaggio "famoso" o un dirigente pubblico potrebbe perdere il suo diritto alla privacy per talune informazioni riguardante il reddito; la legge dice appunto che il governo (o chi per lui) deve valutare ogni caso. Il problema con la pubblicazione online delle dichiarazioni di tutti i cittadini secondo me è che ci si è fatti beffa di questa legge e non si è fatta nessuna valutazione.Ciao.AyPRe: Fate tutti confusione, e tanta
- Scritto da: ilgioa> Ayp,> io mi baso su quello che dice il demauro, per cui> "pubblicita'" e "accessibilita'" sono> sinonimi.> http://www.demauroparavia.it/88688> per me, tutto il resto sono chiacchiere.Io non parlo di pubblicità ma di pubblicazioni, e di accessibilità a queste pubblicazioni, accessibilità che in rete è indiscriminata violando a mio parere la legge vigente.Ciao.AyPVoglia di protagonismo scellerato
Visco da quando è stato nominato, quando non ha fatto danni ha fatto reato.black arrowRe: Voglia di protagonismo scellerato
- Scritto da: black arrow> Visco da quando è stato nominato, quando non ha> fatto danni ha fatto> reato.Reato non mi pare. Danni, se per "danno" vuoi intendere la lotta agli evasori, allora sì, ha fatto un grande danno, di cui io però lo ringrazio. E spero torni ancora.MalcolmDISINFORMAZIONE
Ave.Esiste una cosa chiamata "Diritto alla Privacy" e, far finta di niente giustificandosi che "non esiste copertura legislativa", non cancella il dato di fatto che questo Diritto Umano FOndamentale esiste:http://it.youtube.com/watch?v=fEh_0Xh2QT0A prestoNilokNilokRe: DISINFORMAZIONE
- Scritto da: Nilok> Ave.> > Esiste una cosa chiamata "Diritto alla Privacy"> e, far finta di niente giustificandosi che "non> esiste copertura legislativa", non cancella il> dato di fatto che questo Diritto Umano> FOndamentale> esiste:> > http://it.youtube.com/watch?v=fEh_0Xh2QT0> > A presto> NilokTi disturba gli altri sappiano quanto guadagni ?A me, ai dipendenti tutti, agli operai, alle casalinge, a chi paga le tasse, no. Se giri col SUV e ti dai due settimane bianche e tre mesi di ferie l'anno, e dichiari 1400 annui.. importa !xWolverinexRe: DISINFORMAZIONE
- Scritto da: Nilok> Ave.> > Esiste una cosa chiamata "Diritto alla Privacy"> e, far finta di niente giustificandosi che "non> esiste copertura legislativa", non cancella il> dato di fatto che questo Diritto Umano> FOndamentale> esiste:Ave: esistono nazioni sotto sviluppate come gli USA, il Regno Unito, la Norvegia, la Svezia, la Finlandia... in cui i redditi sono pubblici da anni. Facciamo attenzione o faremo la loro fine :) :) :) :DadvangeRe: DISINFORMAZIONE
E' disinformazione sostenere che il reddito dichiarato è un dato sensibile: solo chi ha qualche peccatuccio da nascondere deve temere da questa pubblicazione.sirbone72Re: DISINFORMAZIONE
già... ma fallo capire alla pletora di evasori e furbetti intalioti...MalcolmRe: DISINFORMAZIONE
sarebbe interessante sapere anche quanto incassa la setta di Scientology in italia,dati mai rivelati e tenuti saldamente nascosti.Grazie Nilok per il tuo contributo di propaganda criminale.AnonymousW VISCO
C'e' un enorme furto ai danni della collettivita' da parte di tutti coloro che non pagano le tasse e c'e' chi si preoccupa di tener segreti i dati di tutti questi ladri.Chiunque ha la coscienza a posto non ha nulla da preoccuparsi della divulgazione di questi dati; chi invece teme che tale divulgazione possa far scoprire che, pur vivendo in case di lusso, guidando costosissime auto, dichiara meno dei suoi dipendenti, dei suoi collaboratori, dei suoi concorrenti...Magari i suoi figli hanno l'accesso privilegiato all'asilo, godono di borse di studio all'universita', etc.In Svezia, paese da cui provengo, ma anche negli altri paesi scandinavi, tutti i dati relativi alle dichiarazioni dei redditi vengono divulgati il piu' possibile; addirittura puoi richiedere via sms che ti venga inviata la dichiarazione di chiunque. Negli uffici e nelle fabbriche sono pubblici gli stipendi di tutti, dall'ultimo dipendente all'amministratore delegato/direttore. "Trasparenza" questa e' la parola d'ordine per far si' che tutti paghino le tasse.Chi NON PAGA LE TASSE RUBA A TE CHE LE PAGHI.supu brummerRe: W VISCO
Il fatto che conosci il reddito DICHIARATO di qualcuno non significa che, in quanto privato cittadino, puoi assurgere al ruolo di POLIZIA TRIBUTARIA per decidere TU se c'è stata evasione o meno. Non ne hai nè il diritto nè gli strumenti. Che vuoi fare? Vuoi denunciare chi gira con i macchinoni? E se li ha presi in leasing? E se non sono intestati a lui? Non credi che l'Agenzia delle Entrate *SE VOLESSE* potrebbe tranquillamente fare qualche controllo incrocciato?Credi spetti a TE fare da "vigilante" sul tuo vicino? Tutta questa "chiarezza" non esiste e la pubblicazione indiscriminata non è una soluzione ai problemi che indichi. Quei dati tornano utili solo per taglieggiare gli imprenditori e mettere i cittadini uno contro l'altro, anche all'interno delle stesse famiglie.CiaoHJackRe: W VISCO
Guarda che il leasing si paga in proporzione al valore dell'auto. Certo che potrebbero non essere intestati a lui perche' l'uso di prestanome, societa' fantasma all'estero, etc. sono tutti sistemi che i LADRI POTENTI usano per rubare agli onesti.In Svezia chi non paga le tasse va in galera, in Italia al massimo diventa presidente del consiglio.supu brummerRe: W VISCO
Il leasing è proporzionale al costo dell'auto e INVERSAMENTE proporzionale al tempo di riscatto.Dalla tua risposta mi pare di capire che sei d'accordo con me che la pubblicazione NON E' la soluzione idonea ma che servirebbero invece controlli più adeguati e persone più esperte e qualificate per la lotta all'evasione.... ma questo, come puoi ben capire, è UN ALTRO discorso che non ha nulla a che vedere con la PUBBLICAZIONE INDISCRIMINATA dei redditi.Per quanto riguarda la Svezia ti posso anche dire che non si fa una legge "sociale" senza aver consultato un team di psicologi esperti. In Svezia se ti mettono "in gabbia" non esci con sconti e condoni di pena. In Svezia i servizi pubblici FUNZIONANO e non c'è ASSENTEISMO. Se vuoi paragonare una realtà con un'altra devi farlo CONTESTUALIZZANDO a 360°.CiaoHJackRe: W VISCO
Non solo in Svezia ma anche in America chi non paga le tasse va in galera.Da noi chi non paga le tasse e' un "furbo". Ma se lui e' un "furbo" allora tutti gli altri che le pagano sono "cretini" ?La trasparenza, e la pubblicazione delle dicharazioni dei redditi e' trasparenza, e' la prima arma contro questi ladri (o "furbi" se preferite). La TRASPARENZA e' qualcosa di simile alle videocamere; entrambe non impediscono il reato (falsa dichiarazione dei redditi / furto con scasso, rapina) ma rendono piu' facile l'individuazione del colpevole e sono quindi un forte deterrente al crimine.Purtroppo e' vero da noi chi evade le tasse, chi connive con la mafia prospera e fa carriera economica.Poi con i soldi compra giornali, giornalisti, televisioni ed allora fa anche carriera politica.Franco_FeRe: W VISCO
- Scritto da: supu brummer> Guarda che il leasing si paga in proporzione al> valore dell'auto. Certo che potrebbero non essere> intestati a lui perche' l'uso di prestanome,> societa' fantasma all'estero, etc. sono tutti> sistemi che i LADRI POTENTI usano per rubare agli> onesti.> In Svezia chi non paga le tasse va in galera, in> Italia al massimo diventa presidente del> consiglio.E dunque? il fatto di dare a tutti i dati della dichiarazioe dei redditi quale vantaggi porta? A me fa incazzare che questo sia ritenuto da molti un metodo per trovare gli evasori...Bene allora ti dico che nel 2005 ho pagato di tasca circa 35000 euro per migliorare la mia attività, arrivando a circa 9000 euro di reddito imponibile.Da oggi chiunque mi conosca e abbia voglia di farsi i CAZ*I miei, dirà... Guarda quello come evade!!! Però nessuno andrà dal mio vicino che ha pagato un amico in PENSIONE per fargli fare lavori di muratura, dall'universitario che fa il sito a pagamento per il suo pub preferito, ecc...Riassumendo: Io sono un professionista ed EVADO, gli altri "fantasmi" lavorano in NERO e possono denunciarmi perchè dichiaro troppo poco...Bella l'italia.Il moralizzat oreRe: W VISCO
> In Svezia chi non paga le tasse va in galera, in> Italia al massimo diventa presidente del> consiglio.Hai detto niente! Guarda che il nostro prox presidente del consiglio ha detto che quella carica è per lui una sofferenza enorme (durante la campagna elettorale): gli italiani, ascoltandolo e conoscendone i precedenti hanno deciso di condannarlo a questa indicibile pena quinquennale.advangeRe: W VISCO
Sì, ma in SVEZIA non ci sono politici che prendono tangenti e che parlano di gente che non riesce ad arrivare a fine mese e poi scopri che guadagnano 300.000 euro all'anno, hanno una barca di 36 m. intestata ad una società estera e sono proprietari di 9 appartamenti!!!! :@aaaaRe: W VISCO
- Scritto da: supu brummer>> "Trasparenza" questa e' la parola d'ordine per> far si' che tutti paghino le> tasse.> Chi NON PAGA LE TASSE RUBA A TE CHE LE PAGHI.La verita' e' che da quegli elenchi non si puo' dedurre nulla, a parte scoprire che il tizio dichiara + di quanto possa sembrare (toh guarda: la sciura che sembra una barbona dichiata 100.000 euri....mmm interesante.....)E' il metodo che e' cannato. Punto.Se l'avesse fatto Berlusconi sareste qui a urlare per la vostra privacy invece per la "trasparenza". E poi francamente: se voglio farti sapere quanto guadagno (ad esempio) lo decido io (al limite) e poi c'e' una legge che 'sto "ottimo" governo non sa neppure dove sta di casa.La verita' e' che gli italiani gliel'hanno messo nel c_lo il 14 aprile e loro si sono vendicati.Per la prox campagna elettorale bastera' ricordare questi ottimi "aneddoti".Visc 740Vincenzo VISCidOP.R. 29 settembre 1973 + Trasparenza
= pubblicazione degli elenchi online.Dove sta' il problema ?Il problema sta' che li ognuno di noi si puo' fare una idea di quanto la gente possa evadere.. ad es. se la macelleria piu' famosa e piu' frequentata del paese dichiara 1400 di reddito imponibile.....Che li pubblichino pure !xWolverinexpovera rete
vi ricorderete che c'è già stato un caso simile di fuga di informaziomi sui redditi. La differenza tra l'ultimo caso e il precedente é costituita principalmente dalla mole di dati resi pubblici e il fatto che questa volta l'avvenuto non sia stato una marachella di un finanziere annoiato. In entrambi i casi la rete viene colpevolizzata. Nle primo caso di ridotta portata si sonda il terreno per vedere le reazioni del pubblico, nel secondo caso, che coinvolge i dati di molti indignati cittadini, ci si attende una pressante domanda per imbavagliare il web e i suoi democratici strumenti. Spero di sbagliarmialdo mongiaRe: povera rete
no, non sbagli:-( :-( :-(yenaplyskynRe: povera rete
- Scritto da: aldo mongia Spero di> sbagliarmiPurtroppo non ti sbagliadvangeDati iscali on-line
Ma pagare le tasse è un atto privato o pubblico? Se il denaro pubblico deve essere pubblicamente controllato. La fonte del denaro pubblico non deve essere pubblicizzata? W la trasparenza in ogni attività pubblica. Il Privato ... è altro!andrea ansaloneRe: Dati iscali on-line
Ok ma allora che non vengano a rompere il kàzzo sul trattamento dei dati...Sai... la legge della privacy è per il popolo schiavo di un governo che fà e farà sempre il cazzo che vuole, tanto c'è un sacco di gente che se ne sbatte i coglioni... tanto quando ha la Defilippi, il calcio e il grande fratello in TV si sente pienamente realizzato..Real_EnneciTanto polverone per NULLA. Giornalismo ?
Questo e' giornalismo ? State facendo polverone per nulla !! Tratto da:http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1096114Cit: Per quanto riguarda il regime di pubblicità dell'elenco dei contribuenti, il Garante ha affermato più volte in passato che, in base al vigente quadro normativo, risultava legittima la pubblicazione presso gli uffici finanziari ed i comuni degli elenchi nominativi dei contribuenti che avevano presentato la dichiarazione dei redditi, unitamente all'indicazione del reddito imponibile. Merita al riguardo segnalare che, recentemente, l'Agenzia delle entrate disporre la pubblicazione degli elenchi per gli anni 2001 e 2002- ha ritenuto, adducendo il rispetto dei principi di pertinenza e non eccedenza, di limitare tale pubblicità al dato relativo alla categoria reddituale prevalente (Provv. dell'Agenzia 29 settembre 2004) Abbinando a questa la direttiva sulla trasparenza amministrativa... state facendo un polverone solamente per mostrare, nuovamente, il fianco di internet a questi signori che della liberta' HANNO PAURA. Guarda caso ora e' finito sul p2p... tra quanto una nuova legge anti-p2p ancora piu' restrittiva? Ricordando che questi sono i "padri" della Urbani......... Che giornalismo ! Almeno google usatelo.-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 05 maggio 2008 09.15-----------------------------------------------------------xWolverinexDa imprenditore vi dico grazie
Grazie per questo magnifico strumento che utilizzerò per sapere quale lordo annuale hanno dichiarato le persone che dovrò assumere. In questo modo, senza lo sbattimento di andare nel comune di residenza, saprò quale offerta fare senza tenere conto delle effettive capacità!E ancora un grazie per aver fatto credere che l'evasione venga supposta dal reddito imponibile! Finalmente un uomo dello spettacolo che dichiarerà 400.000 euro, sarà più tranquillo a fare le sue serate in discoteca completamente in nero! tanto i soldi che dichiara già giustificano il suo porsche.In definitiva grazie per aver nuovamente creato confusione a quelli che le tasse le pagano già.TitolareRe: Da imprenditore vi dico grazie
> In questo modo, senza lo sbattimento di andare> nel comune di residenza, saprò quale offerta fare> senza tenere conto delle effettive> capacità!in questo modo dimostreresti di essere un imprenditore poco serio.quando si assume una persona, bisognerebbe offrirgli lo stipendio che si merita, non le solite due lire in piu' dello stipendio precedente.siccome gli imprenditori italiani non sono nemmeno cosi' onesti da fare questo tipo di ragionamenti, figuriamoci cosa ne pensano dell'evasione fiscale....ilgioaRe: Da imprenditore vi dico grazie
Infatti l'intervento era ironico e, secondo me, non distante dalla realtà.MaxRe: Da imprenditore vi dico grazie
- Scritto da: ilgioa> > In questo modo, senza lo sbattimento di andare> > nel comune di residenza, saprò quale offerta> fare> > senza tenere conto delle effettive> > capacità!> > in questo modo dimostreresti di essere un> imprenditore poco> serio.> quando si assume una persona, bisognerebbe> offrirgli lo stipendio che si merita, non le> solite due lire in piu' dello stipendio> precedente.> siccome gli imprenditori italiani non sono> nemmeno cosi' onesti da fare questo tipo di> ragionamenti, figuriamoci cosa ne pensano> dell'evasione> fiscale....Eh eh un po come trovare una persona che ha voglia di lavorare e di meritarsi lo stipendio!Cosa molto rara...Real_EnneciRe: Da imprenditore vi dico grazie
contenuto non disponibileunaDuraLezioneLa voglia di torcie e forconi...
I dati pubblicati non sono sensibili.Però non sono dati "comuni" cioè non li trovo come voglio da tutte le parti. La situazione prima era:I dati erano pubblici e erano a disposizione nei comuni. Se però volevi accederci dovevi qualificarti e dire perchè. Ad esempio: I giornali locali spesso pubblicano le dichiarazioni imponibili dei politici locali o degli imprenditori più in vista.Ma sono giornalisti, hanno chiesto il permesso, si sono qualificati c'è una funzione sociale di "informazione e trasparenza".Ora che le persone che devono eseguire i controlli sulla mia dichiarazione dei redditi accedano ai miei dati etc etc è sacrosanto.Ma perchè gli altri? Questo mi sfugge.. al di la' delle considerazioni più o meno politiche del caso ma perchè gli altri?Il reddito in sè? Poi come dato va letto nella complessità della situazione. Un miliardario può avere una partecipazione in una società che quest'anno perde e si troverà ad avere un reddito bassissimo. Un operaio con un reddito normale può quest'anno avere ricevuto un lascito dalla nonna. Chi lo sa? E su questo devo render conto al mio vicino di casa perchè magari abbiamo fatto la baruffa condominiale sulle spese del camino?Ed inoltre, conosco una persona che secondo me vive normalmente, non ha ferrari o macchinoni, ha una casa normale figli normali tutto normale. E' un benestante certo. Il giornale locale ha pubblicato il suo reddito del 2005. Quasi 2 milioni. Magari è uno che è un risparmino tremendo e i soldi se li tiene sotto il materasso. Che ne so? Se fossi un malitenzionato un ladro etc etc è vero che sicuramente non ci farei un pensierino?C'è un bisogno di giustizialismo sociale, una sorta di caccia all'evasore attenzione però perchè queste cose sono difficili da gestire. Come non vado ad arrestare le persone perchè penso che siano colpevoli e demando il compito alle forze di polizia, dovremmo tutti demandare il compito di trovare gli evasori alla guardia di finanza e alle altre forze.C'è un problema? Non lo fanno? Dovremmo protestare con queste agenzie e non cercare con le forche e i bastoni chi è l'evasore no?Oppure pubblichiamo i casellari giudiziari di tutti gli italiani e i residenti, di tutte le famiglie, le rendite di tutti, le macchine appartenute, le case con metri quadrati e con che mobili, le opere d'arte possedute insomma tutta la vita di una persona su internet che la guardino tutti.PaoloRe: La voglia di torcie e forconi...
Quoto ogni singola parola.KrollRe: La voglia di torcie e forconi...
Ad esempio: I> giornali locali spesso pubblicano le> dichiarazioni imponibili dei politici locali o> degli imprenditori più in> vista.> Ma sono giornalisti, hanno chiesto il permesso,> si sono qualificati c'è una funzione sociale di> "informazione e> trasparenza".> si ma quelli che poi comprano il giornale si sono qualificati in comune?Hanno chiesto il permesso?PietroRe: La voglia di torcie e forconi...
> > si ma quelli che poi comprano il giornale si sono> qualificati in> comune?> Hanhno chiesto il permesso?ma che senso ha questa cosa che dici?I dati sono pubblici ma non facilmente accessibili. I giornalisti pubblicano i redditi di politici e imprenditori stra noti a livello locale (che talvolta hanno anche incarichi politici).I lettori ovviamente non hanno nessun permesso ma mica gli serve le informazioni sono rilevanti dal punto di vista sociale e inoltre io so bene che se non faccio il politico non andrò sotto i riflettori della pubblica opinione no?Il discorso non è cosi semplice. Tu puoi fare una indagine come se fossi un giornalista? Puoi andare dal sindaco della tua città e intervistarlo sulle politiche locali?Insomma l'accreditamento mi sembra evidente.Tra l'altro, è una provocazione senza cattiveria, visto che siamo tutti per la trasparenza perchè non posti qui il tuo conto in banca? Paghi le tasse no di cosa hai paura?Ciao e graziePaoloVISCO, paladino della lotta all'evasione
... dichiara circa 130.000 all'anno?Ma chi vuole prendere per il culo? un mnistro dell'Economia guadagna solo quello?Complimenti a tutti quei chiacchieroni che difendono ancora il governo e puntano il dito sempre sui soliti luoghi comuni dell'evasore...Prima di sparare cazzate riguardo precarietà, dipendenti e datori di lavoro... provate a mettervi su un'azienda visto che siete così preparati... voglio proprio vedere quanto durate...ignoranti!Real_EnneciRe: VISCO, paladino della lotta all'evasione
- Scritto da: Real_Enneci> ... dichiara circa 130.000 all'anno?> Ma chi vuole prendere per il culo? un mnistro> dell'Economia guadagna solo> quello?> > Complimenti a tutti quei chiacchieroni che> difendono ancora il governo e puntano il dito> sempre sui soliti luoghi comuni> dell'evasore...> > Prima di sparare cazzate riguardo precarietà,> dipendenti e datori di lavoro... provate a> mettervi su un'azienda visto che siete così> preparati... voglio proprio vedere quanto> durate...> > ignoranti!Detto da uno che pensa che Visco sia il ministro dell'Economia e che può nascondere i soldi che guadagna con quella carica fa un certo effetto. :DadvangeRe: VISCO, paladino della lotta all'evasione
Tu sei un ignorante e un fifone! Noi lavoratori dipendenti le tasse le paghiamo, voi non pagate proprio un cavolo! E quello che ha fatto Visco vi ha fatto stringere il culo! La legge italiana del 1973 consente di richiedere ai comuni il reddito di qualsiasi persona in modo del tutto anonima e gratuita (questa cosa non l'ha detta nemmeno PI). PRIMA PAGATE LE TASSE E POI PARLATE. IN ITALIA LE TASSE LE PAGANO SOLO I DIPENDENTI E I POVERI PENSIONATI e gli ignoranti come te che danno dell'ignorante agli altri NON PAGANO PROPRIO NULLA E HANNO ANCHE L'INSOLENZA DI LAMENTARSI QUANDO VENGONO INTACCATI NEI PROPRI PRIVILEGI (DI NON PAGARE LE TASSE).IN ITALIA CHI EVADE LE TASSE SI REPUTA UN FREGNO E SE NE VANTA PURE! NEGLI ALTRI PAESI DEL MONDO CHI NON PAGA LE TASSE SI NASCONDE E SI VERGOGNA!ITALIA PAESE DI POCHI PRIVILEGIATI!QUESTA COSA DEVE FINIRE!Dr. AndrewRe: VISCO, paladino della lotta all'evasione
> Tu sei un ignorante e un fifone! Noi lavoratori> dipendenti le tasse le paghiamo, voi non pagate> proprio un cavolo! Diciamo che tu le paghi e le pago anche io che sono un imprenditore. Evitiamo di generalizzare ci sono imprenditori disonesti che non pagano quanto devono, e ci sono dipendenti disonesti che hanno un secondo (e anche terzo) lavoro completamente in nero. Io te, l'imprenditore disonesto e il dipendente evasore siamo tutti nella stessa barca, stessa Italia e certe volte anche stesso condominio.E quello che ha fatto Visco vi> ha fatto stringere il culo! La legge italiana del> 1973 consente di richiedere ai comuni il reddito> di qualsiasi persona in modo del tutto anonima e> gratuita (questa cosa non l'ha detta nemmeno PI).Io sapevo che deve fare una richiesta e dire la motivazione. Si i giornalisti possono farla per scopo di informazione. Magari mi sbaglio però.> QUESTA COSA DEVE FINIRE!hai ragione. Perfettamente! Ma come ? Perchè la signora del pianerottolo mi guarda il reddito di due anni fa? Oppure perchè l'agenzia delle entrate e la guardia di finanza mi fa un controllo adesso?Secondo me per la seconda possibilità. Ah si dimenticavo. Potevano già farlo. Hanno già tutti i dati no?ciao ciaoPaoloRe: VISCO, paladino della lotta all'evasione
> Evitiamo di generalizzare> ci sono imprenditori disonesti che non pagano> quanto devono,> e ci sono dipendenti disonesti che> hanno un secondo (e anche terzo) lavoro> completamente in nero. Io te, l'imprenditore> disonesto e il dipendente evasore siamo tutti> nella stessa barca, stessa Italia e certe volte> anche stesso condominio.e' effettivamente cosi'; spulciando fra gli elenchi proprio per questo motivo ho trovato qualcuno che pensavo evadesse e pensavo male poiche' si lamentava sempre delle tasse e per questo l'ho rivalutato. > Io sapevo che deve fare una richiesta e dire la> motivazione. Si i giornalisti possono farla per> scopo di informazione. Magari mi sbaglio> però.infatti la legge dice che non si deve fare, la consultazione e' pubblica e anonima, il controllo si fa per motivi di sicurezza e per verificare che si e' residenti italiani.> hai ragione. Perfettamente! Ma come ? > Perchè la signora del pianerottolo mi guarda il> reddito di due anni fa? Oppure perchè l'agenzia> delle entrate e la guardia di finanza mi fa un> controllo> adesso?> > Secondo me per la seconda possibilità. Ah si> dimenticavo. Potevano già farlo. Hanno già tutti> i dati no?ma alla finanza e alle altre forze dell'ordine mancano comuqnue una serie di informazioni che solo i comuni utenti possono conoscere, ed era a questo che era destinato il provvedimento, ma ancora piu' al fatto di scoraggiare l'evasione per l'effeto stesso di vedersela esposta a tutti che e' la parte piu' efficace del provvedimento.fredRe: VISCO, paladino della lotta all'evasione
- Scritto da: Dr. Andrew> Tu sei un ignorante e un fifone! Noi lavoratori> dipendenti le tasse le paghiamo, voi non pagate> proprio un cavolo!No ma... hai mai provato a prendere partita iva e provare a lavorare con le aziende? lo sai che le aziende vogliono (giustamente) sempre fattura?Sai qunato costa un dipendente cazzone come te che magari lavora solo 5 ore e il resto cazzeggia?Certe cose bisogna PROVARLE... poi visto cheevadiamo tutto.. apriti la PI no? che ci vuole? paura di andare dal culo??> E quello che ha fatto Visco vi> ha fatto stringere il culo! La legge italiana del> 1973 consente di richiedere ai comuni il reddito> di qualsiasi persona in modo del tutto anonima e> gratuita (questa cosa non l'ha detta nemmeno PI).> PRIMA PAGATE LE TASSE E POI PARLATE.Stringere il culo? non hai capito un cazzo..Sta di fatto che dopo il tormentone della legge sulla privacy, multe se non ti metti in regola ecc.... mi vengono a fare sta cazzata?????No ma... ti rendi conto?? Io mi devo mettere in regola e loro fanno quel che gli pare?> IN ITALIA LE> TASSE LE PAGANO SOLO I DIPENDENTI E I POVERI> PENSIONATI e gli ignoranti come te che danno> dell'ignorante agli altri NON PAGANO PROPRIO> NULLA E HANNO ANCHE L'INSOLENZA DI LAMENTARSI> QUANDO VENGONO INTACCATI NEI PROPRI PRIVILEGI (DI> NON PAGARE LE> TASSE).Apri un'azienda così capirai di essere solo un povero ignorante...Ah.. dimenticavo... quando viene l'idraulico anzichè dargli 50 euro così fatti fare fattura da 100 + iva, dopo puoi parlare cretino!> IN ITALIA CHI EVADE LE TASSE SI REPUTA UN FREGNO> E SE NE VANTA PURE! NEGLI ALTRI PAESI DEL MONDO> CHI NON PAGA LE TASSE SI NASCONDE E SI> VERGOGNA!Inizia a vergognarti te che mi sembra il minimo...> ITALIA PAESE DI POCHI PRIVILEGIATI!> QUESTA COSA DEVE FINIRE!I privilegiati sono i politici che tanto decanti, quando ti renderai conto sarà troppo tardi...Vai a studiareReal_EnneciRe: VISCO, paladino della lotta all'evasione
Ottimo!Hanno censurato il mio commento che era CAFONE quanto il tuo, ma vedo che il tuo rimane..W la Democrazia della censura...Cmq... riassumo dicendoti che fai pena da quanto sei ignorante..Real_EnneciRe: VISCO, paladino della lotta all'evasione
Logico che te lo censurano sei solo capace ad offendere!Prima paga le tasse e poi forse puoi iniziare a fare lo svelto.Il tuo comportamento è quello del tipico prepotente che oltre a non fare il suo dovere ha anche la faccia tosta di lamentarsi e insultare chi gli pare.Questo è lo specchio dell'Italia.Prima o poi tutti i privileggi vi finiranno..Poi voglio vedere la gente come te che farà..P.S x gli altri: io non generalizzo, mi rivolgevo soltanto ai prepotenti come all'autore di questo post. Non ho mai detto che tutti gli imprenditori non pagano le tasse.. ho solo detto che in Italia chi non paga le tasse si reputa un furbo e se ne vanta mentre in tutti gli altri paesi del mondo chi non paga le tasse si nasconde e prova vergogna.I servizi come gli ospedali, l'ordine pubblico , le scuole ne usufruiscono tutti, chi paga le tasse e chi non. Quindi a non pagare le tasse e a sentirsi dei furbi è proprio da..Se nessuno pagasse le tasse o le pagherebbe in parte voglio vedere come va avanti il paese.Questo pero' nessuno lo vuole capire. E la realtà è che gli stipendiati devono sempre pagare anche per gli altri. Quando vai all'università e vedi un tuo collega arrivare con l'audi q7 e poi ti dice eh io stanno ho preso la borsa di studio perchè mio padre guadagna poco.. se permettete ti rigirano! Non solo evadono ma non pagano nemmeno le tasse all'università e in più ci si prendono pure la borsa di studio!Dr. AndrewBenzina sul fuoco
Dopo aver letto i vari commenti a questo articolo (pessimo) non capisco il perchè del polverone.Con poche eccezioni siamo tutti d'accordo che l'agenzia delle entrate poteva pubblicare quei dati.Anche per il sondaggio di Repubblica più del 70% dei votanti è d'accordo.E allora chi è che butta benzina sul fuoco?Dai giornali me lo aspetto, anche dalla politica (eppure non ci sarebbe bisogno visto la fine che ha fatto Visco),ma le associazioni dei consumatori che vantaggio hanno a cavalcare un ondata di indignazione che in realtà non esiste?Perchè chiedere un risarcimento al fisco (per un danno che non esiste)? Come pensano che verrebbe pagato? I soldi l'agenzia delle entrate dove li prende?Gia mi immagino la prossima dichiarazione dei redditi: detrazione di 500 euro come compensazione per il danno provocato dalla pubblicazione della dichiarazione di quattro anni fa. Addizionale di 500 euro per il danno provocato dalla pubblicazione della dichiarazione di quattro anni fa.fescottiRe: Benzina sul fuoco
Le associazioni dei consumatori non so. Ma il Codacons posso dirti che nella mia ormai decennale esperienza di rapporti con loro ho imparato a non fidarmene affatto.Sono dei grandi comunicatori che hanno trovato il filone del consumerismo per apparire sempre.Il loro capo, l'avvocato Renzi, ha brigato per anni per diventare difensore civico a Roma e, giustamente, nada.Prima ha corteggiato il csx, c'era Rutelli, poi fatto una lista per il cdx, poi altri movimenti il cui unico punto fisso è trovare la maggiore visibilità e i maggiori vantaggi per lui e la sua associazione.Su ogni cazzata, dalla partita di calcio allo spettacolo canoro, si ergea difensore dei consumatori emettendo comunicati che, chissà perché, i miei colleghi giornalisti si bevono sempre fino in fondo e ripubblicano integralmente sulle loro testate.In definitiva è un tossico da apparizione sui media che viene inspiegabilmente preso sul serio. Ciò, naturalmente, non toglie che alcune o tutte le persone che collaborano con la sua associazione lo facciano in buona fede e convinte di fare gli interessi dei consumatori e di seguire la strada giusta. E neanche che le forme di supporto legale che prestano ai consumatori, peraltro godendo di finanziamenti pubblici, possano essere valide, in alcuni casi.