Piccoli robot cinesi crescono

Piccoli robot cinesi crescono

L'Accademia Cinese delle Scienze dà il via ad una mostra itinerante per mostrare i progressi dell'industria robotica nazionale, in pieno boom
L'Accademia Cinese delle Scienze dà il via ad una mostra itinerante per mostrare i progressi dell'industria robotica nazionale, in pieno boom


Pechino – Il più importante istituto di ricerca cinese, l’ Accademia delle Scienze , ha dato il via ad una mostra itinerante per presentare al mondo i progressi dell’ industria robotica nazionale . Durante le varie tappe dell’esposizione, che faranno il giro del grande subcontinente, scienziati e progettisti cercheranno di coinvolgere i cittadini in un primo contatto col futuro dell’alta tecnologia di consumo.

L’esposizione è partita da Chongqing, un enorme conglomerato urbano nel cuore della Cina, dove i visitatori possono toccare con mano 28 diversi modelli di automi realizzati dalla Repubblica Popolare Cinese. Il più sorprendente, stando alle dichiarazioni degli organizzatori, è senza dubbio il robot che pratica taiji quan , un’arte marziale diffusa anche in Occidente. “Sono i frutti del lavoro dei nostri ricercatori”, si legge sui media statali cinesi, “ovvero grandi passi in avanti nel campo della meccanica, dell’intelligenza artificiale e dell’ingegneria elettronica”.

La robotica made in China , già avanti nello studio di applicazioni domestiche , è orientata adesso verso la creazione di automi per usi industriali . Ne è un esempio il nuovissimo robot da ricognizione subacquea , costruito dal dipartimento di robotica dell’ Università Jiaotong di Shanghai : “Verrà utilizzato per riparare gli oleodotti sottomarini e per controllare la situazione sui fondali”, sostiene il progettista Sung Yongtai.

Tra i pezzi forti della mostra vi sarà il robopompiere , interamente realizzato sotto la supervisione del ministero per la sicurezza pubblica. L’automa, un cingolato da 300 chilogrammi, è ignifugo e pronto per scendere in campo al fianco dei vigili del fuoco. Dotato di numerosi sensori agli ultrasuoni, il robot è in grado di muoversi autonomamente in mezzo alle fiamme.

“Il suo apparato d’analisi ambientale”, fanno sapere i portavoce del governo, “gli permette di captare anomalie nell’aria e fughe di gas, sostanze tossiche ed esplosivi”. La produzione di massa della macchina inizierà solo dal prossimo anno ed il governo non esclude la sua esportazione all’estero. L’industria cinese dell’automazione, circondata dall’agguerrita concorrenza di Corea del Sud e Giappone , è principalmente caratterizzata da costi assai contenuti , dovuti ad una forza lavoro poco retribuita e priva di tutele d’alcun tipo.

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il
25 gen 2006
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