Pillole di Gates-pensiero

Pillole di Gates-pensiero

William H. Gates III ammette i ritardi su Google e si spertica in lodi per iPod. E aggiunge: stiamo recuperando su tutti i fronti. Xbox? Per Sony è dura. Il futuro? Beneficenza a go-go
William H. Gates III ammette i ritardi su Google e si spertica in lodi per iPod. E aggiunge: stiamo recuperando su tutti i fronti. Xbox? Per Sony è dura. Il futuro? Beneficenza a go-go

Stanford (USA) – iPod? Fantastico. Google? Più avanti di noi. YouTube e MySpace? Sopravvalutati. Sony? Avremo il suo scalpo. Così si potrebbero sintetizzare alcune delle dichiarazioni che Bill Gates, chairman Microsoft, ha voluto condividere con l’esperta audience dell’annuale TechNet Innovation Summit all’ Università di Stanford , cui ha voluto anche raccontare il suo impegno filantropico.

Secondo Gates il successo di Apple iPod è “fenomenale, incredibile, fantastico”. Ma ha avvertito che il “suo” Zune non vuole rimpiazzare l’iPod, semmai vuole proporre al pubblico un prodotto diverso, capace di nuove funzionalità, come quella che consente lo sharing dei contenuti tra utenti. Per il founder di Microsoft gli obiettivi su Zune sono “più modesti” di un attacco contro l’iPod in quanto “è un mercato in crescita… possiamo avvicinare alcuni dei nuovi utenti e alcuni di quelli che vogliono cambiare. Ciò che dobbiamo fare è rendere interessante il concetto, l’idea di condividere” (i contenuti, ndr.).

Da lì al “fronte console” il passo è breve: a suo dire, ormai Microsoft ha superato Sony grazie all’avvento di Xbox 360 con un anno di anticipo sull’imminente Playstation 3 della rivale. Pur ammettendo che il primo tentativo di Microsoft, con la Xbox, non è riuscito nei suoi obiettivi più ambiziosi, Gates ha spiegato che “noi abbiamo ciò che si ha nell’industria dei videogiochi, ossia la possibilità di riprovarci. Eccoci quindi con Xbox 360, che gioca con regole diverse”.

Il chairman Microsoft Ma la priorità per Microsoft, ha spiegato Gates, è di dimostrarsi più dinamica e capace di maggiore innovazione rispetto ai propri rivali: “Vogliamo essere il numero uno o, in alternativa, essere sulla strada di diventare numeri uno”. Tra gli avversari, naturalmente, il gigante Google , a cui Gates riconosce una forte capacità competitiva che si estende dai servizi al reclutamento di personale fino alle strategie.

“Sono un’azienda che produce software – ha dichiarato – e ne portano molto in rete. Ci sovrapponiamo moltissimo e questa sovrapposizione aumenterà nel tempo, il che non guasta”. A suo dire questo clima di forte concorrenza è “divertente” per l’una e l’altra società e, anzi, spinge l’innovazione. Gates ha ammesso che sul fronte del search Microsoft è quattro anni indietro rispetto a Google, un errore di strategia che risale ad anni addietro e che ancora condiziona la capacità di competere. Ma, ha avvertito, non è certo la prima volta che Microsoft soffre ritardi: è accaduto nei sistemi operativi di rete e nelle suite da ufficio, due settori nei quali combattendo con Novell e WordPerfect è uscita trionfante.

Il chairman Microsoft ha anche tirato le orecchie a chi vorrebbe mettere in piedi servizi come YouTube o MySpace : secondo Gates si tratta di piattaforme che fan parte di una bolla speculativa, che nasce dalla nozione “che il traffico Internet equivale a profitto. Al massimo il traffico – ha specificato – significa la possibilità di farci qualcosa”.

Ma Gates ha voluto anche soffermarsi sul proprio futuro e sulle attività filantropiche a cui dedicherà presto molto del suo tempo, come annunciato nei mesi scorsi . Ecco cosa ha detto. Nel suo intervento, stimolato dal fuoco di fila delle domande di un celebre presentatore televisivo americano, Charlie Rose, Gates ha sottolineato che focalizzarsi in futuro sulle attività filantropiche è un compito eccitante ma ha insistito sul fatto di sentirsi ancora molto attratto dalla “sua” Microsoft che si muove nel mondo della tecnologia. Ed anzi, ha sottolineato che gli mancherà lavorare in azienda come avviene oggi, sebbene comunque, dal 2008 in poi, si riservi di esservi presente part time.

Il suo ruolo sarà, come noto, quello di farsi promotore ulteriore della fondazione che porta anche il suo nome, la Bill and Melinda Gates Foundation , oggi l’ente benefico più ricco, il cui focus è e rimarrà il sostegno a progetti educativi e didattici e la lotta all’enorme problema della sanità nei paesi poveri.

“La maggiorparte delle persone nel Mondo – ha ricordato – vivono in paesi in via di sviluppo… e delle ultime 1.500 invenzioni moderne, solo 20 riguardano in qualche modo la maggioranza dell’umanità”. A suo dire, dunque, l’obiettivo è quello di una vera e propria rivoluzione nel nome della “salute del Mondo”, capace di cambiare le cose come fu per l’avvento dei microprocessori.

Quando questi videro la luce, ha spiegato, l’opportunità di costruirli era lì, ma c’è voluto qualcuno che raccogliesse i diversi pezzi, i molti elementi della tecnologia già disponibile, e desse loro vita. Allo stesso modo oggi c’è l’opportunità di colpire e distruggere vere e proprie piaghe del mondo povero, come la malaria.

In tutto questo, naturalmente, Gates non poteva dimenticare il suo amico Warren Buffet, l’arcimiliardario, secondo nel mondo per ricchezza solo allo stesso Gates, che ha deciso di mettere gran parte della propria fortuna nelle mani del chairman Microsoft per i suoi progetti filantropici. “Ci ha consentito – ha spiegato – di volare ancora più alto. Io devo assicurarmi che questo (i miliardi di Buffet, ndr.) siano restituiti al mondo in un certo modo, è una grossa sfida”.

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Pubblicato il 17 nov 2006
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