Pluto Journal – Per Digital Divide si intende alla lettera “divario, divisione digitale”: esso viene inteso come mancanza di accesso e di fruizione alle nuove tecnologie di comunicazione e informatiche. Da qualche anno ormai si parla di questo argomento, che con il passare del tempo riguarda aspetti sempre diversi delle nuove tecnologie e non solo: molti sono gli aspetti anche sociali della questione.
Storicamente, i primi che parlarono di digital divide furono Al Gore e Bill Clinton, quando, all’inizio degli anni novanta, intrapresero una politica di forte sviluppo e potenziamento dell’infrastruttura di internet negli Stati Uniti.
Il concetto di “divario digitale” era riferito alla difficoltà di accesso a internet in determinate zone del paese (difficoltà intesa anche sotto l’aspetto dei costi). In quegli anni internet esplode come fenomeno di massa e diventa sempre di più un mezzo di lavoro e di business: non essere connessi alla rete (o non avere gli strumenti cognitivi per farlo), significa quindi essere relegati ai margini della società. Nascono così vari progetti per colmare il divario digitale americano nell’amministrazione Clinton.
Con il passare del tempo, la “rivoluzione internet” inizia a interessare un po’ tutto il mondo industrializzato e queste tematiche cominciano ad essere sentite anche in altri paesi fino a raggiungere il sud del pianeta. Per inquadrare correttamente il digital divide nei paesi in via di sviluppo dovremmo inserirlo come l’ultimo dei tanti “divide” che riguardano determinate aree: povertà, sfruttamento delle risorse ad opera di multinazionali, mancanza di energia elettrica, problemi politici, mancanza di istruzione, degrado.
Il digital divide si aggiunge a questa parzialissima lista di ritardi e rischia, visto il vorticoso progredire di queste tecnologie, di incrementare ulteriormente la forbice tra paesi sviluppati e non. Sarebbe sicuramente sbagliato credere che andando ad incidere sul digital divide si possano risolvere i problemi gravi che affliggono queste società, così come sarebbe un errore pensare che portando un computer in ogni capanna il problema dell’acqua potabile sia risolto. Sicuramente le nuove tecnologie, se organicamente introdotte, potrebbero, in tempi e modi adeguati, diventare uno strumento di sviluppo e conoscenza.
La tecnologia non dovrebbe servire a creare dei bisogni indotti in questi paesi (computer sempre più potenti, connettività ultraveloce, nuove release di programmi dei quali si sfrutta l’1% delle capacità, etc.), ma a farli sentire partecipi e in grado di creare uno sviluppo tecnico più adeguato alle loro reali esigenze.
Qui iniziamo a toccare un altro punto importante della questione: le tecnologie ICT rappresentano un “paradigma tecnologico”, ovvero un insieme di regole e metodi che determinano un modo di produzione e quindi un modello sociale.
Mai come in questo momento le tecnologie non sono neutre; dal tipo di scelte che vengono fatte si possono decidere i vari tipi di futuri che ci aspettano: sicurezza dei dati, codici dei programmi, sistemi operativi, protocolli applicativi etc etc.
Un paradigma tecnologico non sostenibile può creare molti problemi che – tra l’altro – potrebbero ritornarci indietro amplificati (come ad esempio i problemi ambientali). Nell’ambito dell’informatica e delle nuove tecnologie, il paradigma tecnologico più sostenibile è sicuramente quello legato al free software.
Il modello cooperativo a cui fa riferimento, la possibilità di personalizzare per le diverse esigenze i software e la possibilità di partecipare attivamente all’innovazione entrando nel merito delle cose trattate, sono alcuni dei suoi punti di forza. Se la strada per affrontare il problema sarà questa, allora non saranno soltanto i paesi in via di sviluppo a trarne benefici diretti, ma anche tutta la comunità a livello mondiale.
Un interessante e approfondito documento sul digital divide è disponibile in italiano.
Ambito internazionale governativo e non
In ambito internazionale, negli ultimi anni si stanno elaborando moltissimi progetti su queste tematiche a livello governativo. Le Nazioni Unite, con la dotforce, e molte delle agenzie governative hanno messo nei loro piani come priorità il digital divide (unesco, infodev, worldbank, itu, per citarne solo alcune); l’ Unites è stata creata ad hoc e al G8 di Genova è stato ratificato il Genoa Action Plan sul digital divide prodotto dalla Dot Force: documento fondamentale per capire come i governi del G8 si stiano muovendo su queste tematiche.
Il 10-11 Aprile a Palermo c’è stata una conferenza sullo sviluppo dedicata esclusivamente all’egov e al progetto italiano di metamodello di egovernment da proporre nei paesi in via di sviluppo. Per adesso sono stati scelti 5 partner che accetteranno questo modello in via sperimentale (Nigeria, Tunisia, Giordania, Albania, Mozambico). Per vedere una sintesi dei lavori: www.palermoconference2002.org , nella sezione documenti.
Nel documento della DOTFORCE approvato al G8 di Genova, grazie all’opera di alcune ONG italiane (Alisei, Asal, Movimondo, Cies), al punto a) dell’articolo 8 si fa un chiaro accenno al software open source. Tuttavia, al di là di questo, non si riesce a capire quanto le grandi istituzioni internazionali siano realmente sensibili rispetto a questo tema. Di sicuro le grandi multinazionali informatiche vedono una grande opportunità per risollevarsi dopo la crisi dell’ultimo periodo e per questo difficilmente rinunceranno a far sentire il loro peso sui governi che fanno parte del G8.
In ambito non governativo, molte ONG e Associazioni – soprattutto anglosassoni – si stanno occupando del problema, con attività che vanno dalla alfabetizzazione informatica al reperimento di macchine, dal supporto a grandi progetti di informatizzazione alla creazione di portali specifici dedicati a queste tematiche ( www.unimondo.it , www.apc.org ).
Qui potete trovare una intervista al direttore di Unimondo. In Italia Alisei si sta muovendo su queste tematiche ed ha creato un portale sull’argomento ricco di link e documenti: www.digital-divide.it .
Asal, Movimondo, Cies hanno avviato già alcuni progetti su queste tematiche.
Associazioni come Peacelink , Vita online , La città invisibile , Network per citarne solo alcune, si occupano con attenzione di diversi aspetti della questione digital divide.
Cosa fare?
L’idea è quella di formare una community in grado di discutere problemi generali relativi a queste problematiche, ma anche di dare indicazioni tecniche e lanciare una serie di progetti specifici su queste tematiche. Sul Pluto è stata aperta una mailing list (alla quale chi vuole iscriversi è il benvenuto), pluto-ddivide, che cercherà di fare da collettore di tutto ciò.
Parlare di tipi di applicazioni, di progetti di alfabetizzazione informatica, prendere contatti con associazioni, ONG, centri di eccellenza nei paesi in via di sviluppo per lavorare insieme su progetti che vedano nel software libero un mezzo di diffusione di tecnologie sostenibili potrebbe essere un inizio. La connettività, ma non solo: l’informatica, le applicazioni, la lingua e tanti altri aspetti legati allo sviluppo tecnologico.
Riuscire in qualche modo a dare informazioni specifiche e autorevoli nell’ambito dei database, degli applicativi, del networking, della sicurezza, delle soluzioni server potrebbe essere molto importante per chi ha deciso di affidarsi a questo paradigma tecnologico.
Le ONG che si stanno occupando di questi temi hanno abbastanza chiara la percezione di queste problematiche ma, tranne qualche eccezione, mancano poi di quel supporto tecnico da cui non si può prescindere per tematiche tecniche.
Il problema più difficile a oggi sembra essere quello di far incontrare l’esperienza pluriennale nei progetti di cooperazione delle ONG con l’importante bagaglio tecnico della comunità free software. Se questi due mondi riusciranno ad incontrarsi su dei progetti specifici e a far tesoro reciprocamente l’uno delle esperienze dell’altro, forse si potrà iniziare a vedere un futuro meno cupo per il digital divide, destinato altrimenti a diventare un nuovo e micidiale strumento di colonizzazione.
Giulio Cercani
Articolo tratto dall’ultimo numero di Pluto Journal
L’autore Giulio Carcani ha lavorato con diverse società di informatica come network specialist e sistemista Windows NT fin quando, nel 2000, approda all’Agenzia di protezione Ambientale dove decide di iniziare progressivamente ad abbandonare Win NT per Linux. Ha partecipato a diverse esperienze di lavoro e volontariato nei Balcani (Croazia, Bosnia e Kossovo) anche come informatico. Dal ’98 segue gli sviluppi delle problematiche relative al Digital Divide. Suona il sax alto con la Titubanda e con i “The Bleff Sound Project”.
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Questo nuovo strumento chiamato Internet
Questo nuovo strumento chiamato Internet a molti, proprio, non va giu'.Come ha detto il caro buon vecchio Bill Gates "La rete portera' ad un economia senza attrito"...E speriamo porti pure ad una liberta' d'informazionee di cronaca senza l'attrito di nessuna Censura.AnonimoRe: Questo nuovo strumento chiamato Internet
- Scritto da: Simplex> Questo nuovo strumento chiamato Internet a> molti, proprio, non va giu'.> > Come ha detto il caro buon vecchio Bill> Gates "La rete portera' ad un economia senza> attrito"...> E speriamo porti pure ad una liberta'> d'informazione> e di cronaca senza l'attrito di nessuna> Censura.> Si, poi la fanno pagare ai detenuti.tskAnonimo...e allora pubblichiamoli altrove!!
Ci saranno posti, presumibilmente il resto del mondo, dove è legale farlo, no?...AnonimoRe: ...e allora pubblichiamoli altrove!!
- Scritto da: Max Murdock> Ci saranno posti, presumibilmente il resto> del mondo, dove è legale farlo, no?...1) tanto la fanno pagare ai detenuti2) gli USA sono i più liberi in assoluto in questi casiAnonimoOspitiamoli In Siti Nostrani!
Perche' No?Abbiamo forse paura della nostra censura?Anonimoemulo?
- Scritto da: Kaiser_GoLoSoHey!!!Anonimoma Gli Usa sono poi diversi dai Talebani?
Su queste cose, di fronte a qualsiasi abuso sui Diritti Umani, forse gli Usa sono PEGGIORI degli altri stati, perché negli altri stati non esiste una mentalità libera... tutti sono in un mondo barbaro ... ma li SANNO esattamente cosa stanno facendo.Coloro che commettono gli abusi escono e se ne vanno a casa, sul divano, in pantofole a guardarsi la partita dei Chicago Bulls mangiando un pezzo di pizza, magari mezzi nudi in terrazzo, con una birra fresca.Tutto normale? Da noi si... da qualche parte no.Ma le violazioni sono identiche.AnonimoAmerica, Paese delle liberta'
... per chi e' dalla parte giusta (leggi: perfettamente integrato nel sistema).Per tutti gli altri, ringrazino gia' di esistere.Un modello da cui stare alla larga.SalutiGiorgioAnonimoRe: America, Paese delle liberta'
Ok , hai detto la tua.Ora però , non credi che dovresti dirci anche quale sia secondo te il modello giusto , così anche io posso dire la mia?Grazie.- Scritto da: Giorgio> ... per chi e' dalla parte giusta (leggi:> perfettamente integrato nel sistema).> > Per tutti gli altri, ringrazino gia' di> esistere.> > Un modello da cui stare alla larga.> > Saluti> > GiorgioAnonimoRe: America, Paese delle liberta'
Per esempio il modello italiano, in cui su tutti gli argomenti c'e' sempre una certa dialettica, ed in cui il Maccartismo di regime non e' ancora riuscito (anche se ci sta provando) ad etichettare come delinquenziali e pericolose tutte le posizioni non allineate.(Vedi questione articolo 18.)SalutiGiorgio- Scritto da: bertinottovirtuale> Ok , hai detto la tua.> Ora però , non credi che dovresti dirci> anche quale sia secondo te il modello giusto> , così anche io posso dire la mia?> > Grazie.AnonimoRe: America, Paese delle liberta' [Lunghetto]
Ok , dico la mia :)Secondo me , è una questione di visione della società e di ciò che a me , o a te , come persona siamo disposti a tollerare o a condannare. Prendiamo gli americani. La tanto sbandierata libertà e il "sogno americano" esistono , ma sono fortemente circoscritti da norme e sopratutto "coscienza sociale" che di fatto rendono le persone poi mica tanto libere. Diciamo che si muovono entro confini ben demarcati. Scontri dialettici , confronti anche duri e , come si evince dalla notizia , mobilitazioni popolari sono all'ordine del giorno in America. Basta seguire un pò le vicende della loro politica interna. Mi dirai che hanno come forte limite uno strapotere di alcune lobbies che *spesso* (ma non sempre) riescono a farsi fare leggi "su misura" . E non è una cosa da poco.Veniamo all'Italia. La dialettica che tu mi citi io non la vedo. La sinistra , da ormai piu' di un decennio , non tira fuori una proposta che sia una. Solo critiche inutili (quando non del tutto cannate) , "allarmi" , "muro totale" . Non entro nel merito delle ragioni (che pure ci sono) , ma dico che questo non è il modo di fare dialettica , e i risultati in termini di consenso popolare si sono poi visti.Circa questo governo poi , credo gli si possa dire di tutto di piu' ma non che tenti di censurare le voci contro (ah certo , c'e' il caso Biagi e Santoro... due squallidi scribacchini asserviti...in quel caso il governo poteva uscirsene meglio , si) , che infatti ci sono e si sentono.Ma D'alema che fa causa a Forattini te lo sei gia' scordato? e l'insabbiatura del caso "Coop"? E dov'e' finito il dossier Mithrokin? E lo scandalo Cirio di Prodi?Vogliamo parlare dei sindacati? Grazie a loro l'Italia è ancora agli ultimi posti circa occupazione , salari , condizioni di lavoro ecc ecc. Altro che articolo 18 (che guarda caso non si applica proprio ai dipendenti delle associazioni sindacali , alla faccia della coerenza!).Io , per come sono fatto , prediligo il sistema americano,pur con le sue storture.Un saluto.- Scritto da: Giorgio> Per esempio il modello italiano, in cui su> tutti gli argomenti c'e' sempre una certa> dialettica, ed in cui il Maccartismo di> regime non e' ancora riuscito (anche se ci> sta provando) ad etichettare come> delinquenziali e pericolose tutte le> posizioni non allineate.> (Vedi questione articolo 18.)> Saluti> > Giorgio> > - Scritto da: bertinottovirtuale> > Ok , hai detto la tua.> > Ora però , non credi che dovresti dirci> > anche quale sia secondo te il modello> giusto> > , così anche io posso dire la mia?> > > > Grazie.AnonimoPeggio c'è solo la Cina
Peggio c'è solo la Cina.Non a caso sono sempre i 'cattivi' ad essere ricchi e potenti (o meglio, prepotenti).Va be', poi ci sono eccezioni come la Turchia, ma che confermano la regola...AnonimoMa cosa volete che riportino dei detenuti?
Sicuramente un sito del genere ospita consigli, proteste, principalmente contro:-pene detentive: ogni detenuto, cmq cercherà sempre di avere il meno possibile di condanna, anche quando compie omicidi maagari preceduti da violenze sessuali; anche in paesi come l'Italia dove davanti un reato del genere tra processi, condizionali, semilibertà, libertà condizionata, etc., male che vada uno si becca al max. 10-12 anni di carcere effettivo (e che carcere "duro" poi). Stendiamo poi un veto pietoso sugli altri reati. Nonostante questo i detenuti (e non solo loro) vogliono avere ancora meno pene detentive; figurarsi in USA dove la giustizia non è una barzelletta come da noi, dove non viene posto in primo piano il perdono ma la giustizia vera (intesa come bilancia riequilibratrice). Che volete che chiedano i detenuti? Riduzione delle pene, riduzione delle pene, riduzione delle pene, .....; carcere meno duro, carcere meno duro, ...Tutti, tutti i detenuti in tutto il mondo lo chiedono, dobbiamo allora dargli ascolto? Già in Italia lo diamo troppo a queste stron*ate!Ricordo che gli USA inizialmente si rifiutavano di consegnarci la Baraldini perchè convinti (e a ragione) che in Italia non avrebbe scontato una pena equa per il suo reato, anzi che sarebbe stata liberata (e guarda caso alcune sentenze del tribunale della libertà di Roma da parte dei legali della Baraldini vanno in questo senso).-eliminazione della pena di morte: questo sarebbe un'argomento serio (se poi, i detenuti non chiedessero anche l'eliminazione dell'ergastolo, vero, non quello italiano quello USA dove è ancora a vita); però bisogna vederlo come lo intendono: Se la intendono che va cmq eliminata, bè detto da questi "angeli" viene da ridere; se la intendono che va eliminata perchè la giustizia (come ogni cosa umana) è fallace e quindi può condannare a morte un'innocente, allora tanto di capello, dicono l'unico argomento serio e vero per il quale occorre stroncare la pena di morte nel mondo.In definitiva, le autorità potrebbero anche concedergli il sito, a patto che non ospiti propositi o proteste contro pene detentive forti, contro il carcere duro, contro la pena di morte come tale. Ma dovrebbe portare invece: eventuali problemi delle carceri, soprusi all'interno delle carceri, lotta alla pena di morte perchè tra le sue maglie vi può finire un'innocente.AnonimoRe: Ma cosa volete che riportino dei detenuti?
Ohhh ma che bel discorso.. Ti auguro solo di non scoprire un giorno che il limite tra "buono" e "cattivo" e tra "onesto cittadino" e "delinquente" è molto più sottile di quello che pensi... anzi.. non esiste. Perchè chiunque di noi può trovarsi un giorno a commettere un reato. E secondo me, se ti sbattessero in gabbia per un qualsiasi motivo (magari anche senza motivo.. capita) ti metteresti a piangere come un bambino.Tutti bravi a parlare (compreso me) ma io almeno non faccio l'idealista..AnonimoRe: Ma cosa volete che riportino dei detenuti?
> se ti sbattessero in gabbia per un qualsiasi> motivo (magari anche senza motivo.. capita)> ti metteresti a piangere come un bambino.Guarda che quando io ho fatto il servizio militare (che e' simile alla galera) mica mi son messo a piangere o lamnetarmi troppo.Le regole le decidono i governi eletti dagli elettori.Se voti tizio poi non lamentarti che fa le tiziate :-)AnonimoRe: Ma cosa volete che riportino dei detenuti?
mi auguro che ti possano ingabbiare (le major americane...) per esserti scaricato degli mp3, almeno potrai sperimentare sia la galera che l'imperialismo...AnonimoRe: Ma cosa volete che riportino dei detenuti?
Bè finora non ho commesso reati, cmq non credo che esistano paesi dove la giustizia non consenta una gradualità delle pene (anche in Italia) e una pesantezza diversa a seconda dei reati e della loro riterazione.Esistono, invece paesi che perdonano il deliquente (praticamente) e l'Italia è tra questi; paesi che mettono in primo piano il perdono per il delinquente ed in secondo la giustizia per la vittima e la società. Gli USA non sono tra quest'ultimi.AnonimoRe: Ma cosa volete che riportino dei detenuti?
Certo quanta gente parla a vanvera. Vatti a leggere spr.org, di come uomini vengono trasformati in oggetti, e poi ne riparliamo.AnonimoRe: Ma cosa volete che riportino dei detenuti?
Non è questione di parlare a vanvera (opinioni opinabili, cmq), ma di dire palesemente che i giri non servono: quello a cui mrano i detenuti è sempre e solo scontare meno carcere possibile, anche se hanno fatto i delitit più efferati.È la scoperta del perdono quando devi pagare, mica quando commetti il reato.Se un sito "professa" ciò, mi sembra il minimo impedirglielo, e lasciare che siano gli elettori non incappati in reati a decidere sulla pesantezza delle pene (e speriamo non come in Italia).AnonimoRe: Ma cosa volete che riportino dei detenuti?
- Scritto da: ........................> Non è questione di parlare a vanvera> (opinioni opinabili, cmq), ma di dire> palesemente che i giri non servono: quello a> cui mrano i detenuti è sempre e solo> scontare meno carcere possibile, anche se> hanno fatto i delitit più efferati.> È la scoperta del perdono quando devi> pagare, mica quando commetti il reato.> Se un sito "professa" ciò, mi sembra il> minimo impedirglielo, e lasciare che siano> gli elettori non incappati in reati a> decidere sulla pesantezza delle pene (e> speriamo non come in Italia).Mi sembra cicciolo che di parole a vanvera tu ne abbia scritte piu' che a sufficienza. L'articolo non parlava di pene pesanti o meno (pena di morte a parte) ma degli abusi a cui sono soggetti i detenuti nelle carceri americane. Se io sbaglio pago, con carcere o lavori forzati, ma questo non ti autorizza a pensare che io sia un'oggetto. Guarda che gli abusi fisici e psicologici sono all'ordine del giorno. Se pensi a cosa e' successo a bolzaneto un'annetto fa, credo che tu possa farti un'idea di vuol dire subire un abuso. Se per di piu' sei innocente ...Attacca il cervello, almeno ogni tanto.AnonimoRe: Ma cosa volete che riportino dei det
E che cosa dovrebbero riportare i questi siti? Secondo il tuo, disumano ragionamento, dovrebbero riportare: aumentatemi la pena, anzi no decapitatemi!Ma fammi il piacere! Gli stati uniti sono solo l'esempio delle mere bassezze umane! Basta che ti leggi un pÒ di storia e capirai, ammesso tu riesca a farlo, su che cosa è fondato quel paese. Te lo riassumo io: Gli stati uniti d'america sono nati sul furto delle terre ai popoli nativi, sul soppruso, sull'inganno, sull'omicidio, sul genocidio, e potrei continuare fino a domani mattina! Mi limito solo perchè quelli come te mi fanno solo pena, non capisci e non capite che la libertà è sopratutto poter dire la propria opinione anche quando questa è scomoda per altri. Poi se magari ti informassi prima di "aprire" bocca, faresti un piacere a te stesso innanzitutto. Abbasso BUSH, BERLUSCONI e tutti quei politici servi del dio potere!Per farti riflettere:Sai quanti reati, minori e maggiori, avvengono negli stati ove vi è la pena capitale? Te lo dico io: Più reati che negli stati ove c'è tolleranza. Pirla rifletti, un giorno potrebbe succedere anche a te.... allora si vorrei vederti!BigBatTTanto son delinquenti
PEna di morte a parte chi se ne frega dai..son delinquenti mica brava gente no?AnonimoRe: Tanto son delinquenti
spero che oltre a me non risponda nessuno al tuo inutile post.sei un deficente.AnonimoRe: Tanto son delinquenti
Ok saro' defi ma dopo non andare a bere cocacola vestito levis nike perche' quelle regole e quei modi alla cara "america" van bene :-)w la democraziaAnonimoRe: Tanto son delinquenti
bravo,confermati:)AnonimoRe: Tanto son delinquenti
- Scritto da: Bravuomo> PEna di morte a parte chi se ne frega dai..> son delinquenti mica brava gente no?EHHEHEEHNon pensavo che nel 2002 ci sarebbe stato ancora qualcuno che ragiona cosi'AnonimoRe: Tanto son delinquenti
Se dovessi finire in galera per un errore giudiziario della magistratura (che tu sicuramente reputerai rossa, immagino) allora vedrai che la possibilita' di esprimerti ti farebbe piacere... La storia e' solo una materia noisosa che i prof ci impongono e poi dimentichiamo, giusto?Non sarai mica uno di quelli che alla domenica va in chiesa a sentir parlare di pace e amore e poi inneggia alla pena di morte???Nell'America (che mi piace ma che, proprio per questo, ho anche il diritto di criticare, come lo si puo' fare per le proprie mogli o figli), il primo emendamento parla proprio della liberta di espressione, hai capito? La liberta' non e' solo la possibilita' di comprarsi un paio di Levi's o di Nike, la liberta' non e' SOLO il mercato, e' fatta di principi nati molto prima, ottenuti contro quelli che imponevano il proprio modo di vedere...Voglio lasciarti con questa frase:"Non è grave il clamore chiassoso dei violenti, bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste"Martin Luther King CiaoAnonimoRe: Tanto son delinquenti
> Se dovessi finire in galera per un errore> giudiziario della magistratura (che tu> sicuramente reputerai rossa, immagino)> allora vedrai che la possibilita' di> esprimerti ti farebbe piacere... Per i poveretti come me che sia rossa o nera o blu cambia poco...> La storia e' solo una materia noisosa che i> prof ci impongono e poi dimentichiamo,> giusto?Pare di si.> Non sarai mica uno di quelli che alla> domenica va in chiesa a sentir parlare di> pace e amore e poi inneggia alla pena di> morte???No in chiesa non ci vado dalla cresima e son contro la pena di morte> hai capito? La liberta' non e' solo la> possibilita' di comprarsi un paio di Levi's> o di Nike, la liberta' non e' SOLO il> mercato, e' fatta di principi nati moltoSi ma chi ha scritto quelle regole era brava gente eletta da brava gente.Il mondo e' cambiato la pratica dice....> Voglio lasciarti con questa frase:> "Non è grave il clamore chiassoso dei> violenti, > bensì il silenzio spaventoso delle persone> oneste"..la pratica dice piu' o meno quello che hai parafrasato tu ora.Se la gente se ne frega va bene cosi'.La gente vota e i votati si comportan come piace alla maggioranza della gente per non perdere il posto.Io son stufo di lamentarmi contro la maggioranza.La maggioranza ha ragione anche quando sbaglia eheh.Tiriamo a campareAnonimoRe:
The End(Lennon-McCartney)...And in the endThe love you takeIs equal to the loveYou makeMi dispiace,per te. RiguardatiAnonimoPena di morte
Perchè si rompe sempre le scatole con 'sta storia della pena di morte negli USA?Avete mai sentito parlare della Cina o siete troppo 'rossi' per essere obiettivi?AnonimoRe: Pena di morte
Ma io mica dico che in Cina va bene e in america no....Io mica mi stupisco se toto' riina ammazza 100 persone a mani nude.Mi stupisco un po di piu' se mi proclamo cattolico, portatore del bene e lottatore contro il male e tutte le altre cavolate che gli USa vorrebbero essere... paladini uomo ragno ecc.Poi pressioni su stati poveri per proteggere copyright sui farmaci... brevetti e leggi ammaza europa (che non e' la panacea)Insomma non li denigro troppo ma nemmeno li puoi difendere a spada trattaAnonimoRe: Pena di morte
- Scritto da: Max Fabbri> Perchè si rompe sempre le scatole con 'sta> storia della pena di morte negli USA?> Avete mai sentito parlare della Cina o siete> troppo 'rossi' per essere obiettivi?Hai letto l'articolo o ti scappava questa cosa cosi' che non c'entra niente?AnonimoRe: Pena di morte
- Scritto da: Max Fabbri> Perchè si rompe sempre le scatole con 'sta> storia della pena di morte negli USA?> Avete mai sentito parlare della Cina o siete> troppo 'rossi' per essere obiettivi?hai ragione!AnonimoRe: Pena di morte
- Scritto da: Max Fabbri> Perchè si rompe sempre le scatole con 'sta> storia della pena di morte negli USA?> Avete mai sentito parlare della Cina o siete> troppo 'rossi' per essere obiettivi?Qualche giorno fa si discusso animatamente del problema in occasione del fatto che Yahoo fosse scesa a patti con la censura cinese...Comunque, nonostante le innumerevoli colpe dei cinesi, questi ultimi non sono dichiaratamente liberali e non fingono minimamente di esserlo, come a qualcun'altro piace fare...AnonimoRe: Pena di morte
- Scritto da: Max Fabbri> Perchè si rompe sempre le scatole con 'sta> storia della pena di morte negli USA?> Avete mai sentito parlare della Cina o siete> troppo 'rossi' per essere obiettivi?sono rosso,ma non amo il "capitalismo mascherato" vigente in Cina comunque se e' per quello non si parla nemmeno d'Arabia Saudita per il semplice motivo che sono dichiaratamente regimi antidemocratici,e che non pretendono di insegnare agli altri il rispetto dei diritti umani.cio non vuol dire che non sian da condannaresolo che dati i loro propositi lo sono ben di piu gli usa .per intenderci se un criminale commette un crimine e' da punire ma se lo commette 1 poliziotto o 1 giudice e' peggio...."In onore di Sacco e Vanzetti,dei Rosemberg,Mumia Abu Jamal e tutti coloro che le guardie dell'impero americano ha ucciso,imprigionato e ferito senza colpe se nondi lottare per un mondo migliore"AnonimoRe: Pena di morte
per il semplice fatto che in cina c'e' la ditatura e si cerca di combattere quella la pena di morte passa quasi in secondo pianobello trattare con le dittature?Anonimo// LAMERICA
W il paese in cui se sei negro o ispanico e povero vieni picchiato dalla polizia e vai in carcere per aver superato i limiti di velocità mentre se sei bianco e ricco puoi rubare truffare e stuprare ed un buon avvocato riesce a farti uscire in 24 ore.W il paese in cui chiunque può andare in giro armato come nel Far West.W il paese della pena di morte (per i poveri).E W chi pensa che LAMERICA sia un modello da imitare.AnonimoRe: // LAMERICA
> W il paese in cui se sei negro o ispanico e> povero vieni picchiato dalla polizia e vai> in carcere per aver superato i limiti diAlmeno li le regole son chiare.Sei nero? la polizia di mena ecc.....Qui da noi guardo il g8 in tele e a parte i delinquenti vestiti di nero ne vedo alcuni (ALCUNI)che si comportano da nazi con addosso le uniformi simbolo dello stato italiano.AnonimoRe: // LAMERICA
> Almeno li le regole son chiare.> > Sei nero? la polizia di mena ecc.....> Qui da noi guardo il g8 in tele e a parte i> delinquenti vestiti di nero ne vedo alcuni> (ALCUNI)> che si comportano da nazi con addosso le> uniformi simbolo dello stato italiano.Io non me la prendo con i poliziotti.. eseguono gli ordini.. e se hanno esagerato è solo perchè gli è stato detto di farlo e gli è stato detto che non avrebbero avuto nessun problema a farlo.Berlusconi for President!AnonimoRe: // LAMERICA
- Scritto da: Buatt> Io non me la prendo con i poliziotti..> eseguono gli ordini.. e se hanno esagerato è> solo perchè gli è stato detto di farlo e gli> è stato detto che non avrebbero avuto nessun> problema a farlo.Ecco il solito stolto che pensa che se sei povero sei pulito e se sei ricco e/o hai potere sei corrotto. Mi fai pena.Se quelli menano è perchè sono dei razzisti di m3**a, non perchè glielo dice bush!bahAnonimoRe: // LAMERICA
Scusa , non ricordo chi era al governo durante gli scontri di Napoli. Tu te lo ricordi?- Scritto da: Buatt> Io non me la prendo con i poliziotti..> eseguono gli ordini.. e se hanno esagerato è> solo perchè gli è stato detto di farlo e gli> è stato detto che non avrebbero avuto nessun> problema a farlo.> Berlusconi for President!AnonimoRe: // LAMERICA
W LAMERICadove vai dentro per un furto, vieni stuprato per 5 anni e poi esci che hai l'AIDS e sei cocainomane.AnonimoRe: // LAMERICA
> dove vai dentro per un furto, vieni stuprato> per 5 anni e poi esci che hai l'AIDS e sei> cocainomane.E ti lamenti?da noi c'e' gente che paga per coca/sess.AnonimoRe: // LAMERICA
> W il paese della pena di morte (per i> poveri).Forse volevi dire per i proletari?Guarda che la pena di morte c'è in alcuni stati, non in america in generale.Ed inoltre c'è anche in Turchia, che alcuni vorrebbero nella UEAnonimoRe: // LAMERICA
- Scritto da: Vaira> Ed inoltre c'è anche in Turchia, che alcuni> vorrebbero nella UENon l'hanno abolita?Alcuni mesi fa c'era in discussione una legge in tal senso.AnonimoRe: // LAMERICA (aggiornamento turco)
- Scritto da: SiN> > Ed inoltre c'è anche in Turchia, che> alcuni> > vorrebbero nella UE> > Non l'hanno abolita?> Alcuni mesi fa c'era in discussione una> legge in tal senso.HO verificato. C'è ancora, e la proposta di legge ancora ballonzola nel parlamenteo turco.Cìè da dire CMQ che l'ultima esecuzione risale al 1984AnonimoRe: // LAMERICA
> Forse volevi dire per i proletari?no volevo dire.. per chi non può permettersi un buon avvocato..> Guarda che la pena di morte c'è in alcuni> stati, non in america in generale.fosse anche solo in una minuscola contea di un minuscolo stato il discorso non cambierebbe> Ed inoltre c'è anche in Turchia, che alcuni> vorrebbero nella UEalcuni..AnonimoRe: // LAMERICA
> > Ed inoltre c'è anche in Turchia, che> alcuni> > vorrebbero nella UE> > alcuni..Quegli alcuni li abbiamo votati noi.. ricordatevelo!ok forse non io ne voi due ma noi come massa italiana siCiauzAnonimoRe: Pena di morte?
- Scritto da: Millennium Bug> Sapete qual'è la contraddizione della pena> di morte?> Che c'è qualcuno che si sente autorizzato a> ucciderti, ma contemporaneamente non c'è> nessuno che se ne assuma la responsabilità.> Fingiamo che la pena di morte sia giusta: se> si sbagliano la colpa di chi è ? > Del giudice che te la infligge o del> presidente (cowboy deficiente!) Bush che la> promuove? Di nessuno! Troppo facile così.> Qualcuno mi risponderà che la stessa cosa> può avvenire con l'ergastolo, ma almeno con> quello c'è una speranza fino alla fine.E spiega, chi ti dice che sia meglio stare in carcere da innocenti per 40 anni che essere uccisi subito?Se parti dal presupposto che il giudice sbaglia siamo messi bene,...... :(AnonimoRe: Pena di morte?
La perfezione non è umana (altrimenti non esisterebbero neanche i tribunali), però e più facile riparare con l'ergastolo che con la pena di morte (che come ho scritto è ingiusta in ogni caso..)AnonimoRe: Pena di morte?
- Scritto da: Millennium Bug> La perfezione non è umana (altrimenti non> esisterebbero neanche i tribunali), però e> più facile riparare con l'ergastolo che con> la pena di morte (che come ho scritto è> ingiusta in ogni caso..)E io ti chiarisco il concetto, per i detenuti è meglio morire che vivere senza libertà, almeno io la penso così....se lo fossi preferirei essere ucciso e non penso di essere l'unico. E di nuovo : chi ti dice che il tuo modo di "riparare" sia meno doloroso? Che ne sai di quel che pensano i detenuti? Se il giudice sbaglia se ne va in carcere lui...altro che palle...e con una pena doppia rispetto a quella che ha inflitto.AnonimoRe: Pena di morte?
- Scritto da: aS> > > - Scritto da: Millennium Bug> > La perfezione non è umana (altrimenti non> > esisterebbero neanche i tribunali), però e> > più facile riparare con l'ergastolo che> con> > la pena di morte (che come ho scritto è> > ingiusta in ogni caso..)Non sono d'accordo nemmeno per scherzo> > E io ti chiarisco il concetto, per i> detenuti è meglio morire che vivere senza> libertà, almeno io la penso così....se lo> fossi preferirei essere ucciso e non penso> di essere l'unico. E di nuovo : chi ti dice> che il tuo modo di "riparare" sia meno> doloroso? Che ne sai di quel che pensano i> detenuti? Se il giudice sbaglia se ne va in> carcere lui...altro che palle...e con una> pena doppia rispetto a quella che ha> inflitto.Ok, anche io preferirei morire, ma adesso vogliamo anche fare che oltre a commettere crimini, si dia anche la possibilita' di scelta?mi sembra la barzelletta sulla FORCA...dai...AnonimoRe: Pena di morte?
- Scritto da: aS > ....se lo fossi preferirei essere ucciso e > non penso> di essere l'unico. E di nuovo : chi ti dice> che il tuo modo di "riparare" sia meno> doloroso? Che ne sai di quel che pensano i> detenuti? Se il giudice sbaglia se ne va in> carcere lui...altro che palle...e con una> pena doppia rispetto a quella che ha> inflitto.Appunto, sei TU che sceglieresti di morire e non qualcun'altro per te.Non mi ricordo che un giudice sia mai andato in carcere o altro ( e poi pena doppia rispetto a che cosa? si può morire una volta sola...) per questo, al massimo un risarcimento alla famiglia del condannato (ma chi se ne frega, tanto un morto miliardario è sempre morto...).E poi credi che la pena di morte esista perchè è peggio fare anni di galera?No la pena di morte serve solo come "deterrente" (per spaventare uno ne uccido un altro, bel concetto..) e non ha mai funzionato tanto bene...Pensa a tutta la gente uscita di prigione fino ad ora: farebbe lo stesso discorso?AnonimoRe: Pena di morte?
Scusami, d'accordo che bombardare distrattamente non e' ammissibile, ma ricordati che fino a quando e' l'essere umano a compiere un gesto, bisogna sempre prevedere un margine di errore.Con questo non giustifico assassinii gratuiti, ma riconosco un limite naturale.La pena di morte a mio avviso e' un'altra cosa.Inoltre ricorda che con la pena di morte, non puniscono chi ruba una mela o uno stereo, ma si puniscono delitti o violenze inconfutabili.E' pur vero che anche li ci si puo' sbagliare e che uno sbaglio, soprattutto del genere, va punito, d'accordissimo con te, ma io personalmente sono a favore della pena, soprattutto per i reati di stupro e pedofilia.Non pretendo di avere ragione.AnonimoRe: Pena di morte?
> La pena di morte nasce da un infantile> desiderio represso di vendettta. Secondo te forse.Secondo non solo me, esiste per fare da monito ad altre persone, oltre che ad eliminare chi si e' gia' eliminato da solo dalla societa' commettendo un atto imperdonabile.Non pretendo che siamo tutti d'accordo, anzi, so che non lo saremo mai, ma che almeno siano chiare le ragioni che ci portano al conflitto.AnonimoLa statua della libertà...
...si trova su di un'isolotto perchè sul suolo statunitense non c'è posto per lei. O forse, l'Arizona è uno di quegli stati che non hanno mai rappresentato la libertà (ideale tradizionalmente Nordista)?Anonimopena di morte
Non solo condivido, ma spero che sia applicata anche in Italia terra dove i mafiosi e pedofili ne sono padroni.A morte chi uccide a chi abusa i bambini e a chi violenta le donne.Morti lente applicate con torture crude.AnonimoTutti imbavagliati
Pena di morte sì, pena di morte no. Non è questo il punto, il punto è l'informazione sempre più difficoltosa e la censura strisciante che rischia di strangolare anche la rete.Quando saremo tutti imbavagliati non si potrà più discutere, e nemmeno voi cari miei sostenitori della pena di morte.Anonimoe in italia?
Non capisco come non si riesca (o non si voglia) trovare un compromesso fra il carcere extra duro di stampo americano e quello molliccio e "sereno" di tipo italiano. Credo che sia giusto punire duramente chi ha commesso un crimine (e per crimine intendo qualcosa di grave, qualcosa che sia stato compiuto con dolo) - far scontare la pena fino in fondo, introdurre lavori obbligatori senza retribuzione per ristorare lo stato (e tutti i cittadini) del costo del mantenimento del detenuto durante la prigionia e quello dell'eventuale avvocato d'ufficio di cui ha usufruito.Quindi il dilemma: - carcere spietato o carcere "rieducativo"?A mio modesto parere il carcere americano non funziona tanto quanto non funziona quello italiano. In america servono più diritti, in italia ne devono togliere diversi. Intanto la certezza della pena, il suo essere effettivamente scontata per intero... E poi... E poi come ho già detto: che si tolga ai detenuti la televisione, la possibilità di gironzolare liberamente per la struttura, le celle devono essere chiuse a chiave durante tutto il giorno, al di fuori delle ore d'aria, e qui mirando al modello statunitense. Sono contrariata riguardo alla pena di morte. Certo è che auspico ad una riforma repressiva del sistema carcerario italiano. Il prigioniero non è in vacanza, ma sta pagando per un crimine, per la sofferenza che ha causato. Il carcere americano, dal canto suo, è invece troppo poco garantista. Forse possono ucciderti e nessuno dice niente, si sorvola sulla cosa. Non sei uomo ma sei animale. Nemmeno questo è giusto. Bilanciare, in questo mondo. Bilanciare!Lucrezia BaltGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 22 07 2002
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