Roma – C’è una piccola grossa novità per gli utenti Vodafone da qualche giorno, un modo in più per rimediare alla sgradevole sensazione di non avere più credito sul telefonino. La percezione di assenza di connettività con gli altri esseri umani, lo straniamento causato dal poter essere raggiungibile senza poter raggiungere nessuno, Vodafone ora lo risolve con un altro giochino “SOS”, emblematica definizione delle ricariche d’emergenza.
Il funzionamento è semplice: ci si trova senza ricarica, non si ha un centone per farne una nuova? Allora si invia una richiesta d’aiuto ad un numero amico, quello di un genitore ad esempio. A questi, tramite Vodafone, arriva la richiesta “mi ricarichi?”: rispondendo sì, il genitore trasferisce ricariche da 2 o 8 euro che Vodafone sposta da un numero all’altro, trattenendo uno o due euro per il servizio.
Ora, poiché siamo in Italia, paese ludico che ha trasformato le cabine telefoniche in rarità architettoniche, il giochino sta prendendo la mano un po’ a tutti. Basta dare un’occhiata ai forum e ai gruppi in rete per scoprire che c’è qualcuno che fa il furbo.
La tentazione è forte: contattando un numero breve di Vodafone si può far arrivare la richiesta di ricarica d’emergenza su qualsiasi altro numero, con due conseguenze. Da una parte si possono generare telefonate automatiche non richieste verso numeri qualsiasi, dall’altra se chi riceve la richiesta non valuta con attenzione il numero che l’ha effettuata può cadere nella trappoletta e regalare ad uno sconosciuto denaro sonante e buone intenzioni.
Ho letto qualcuno chiedersi come mai Vodafone attivi il servizio a tutti e non soltanto a coloro che lo hanno richiesto e accettato. C’è qualcuno che maligna sul fatto che ciò sarebbe dovuto agli uno o due euro che Vodafone trattiene su ogni operazione. Ma in passato altri servizi sono stati attivati, non richiesti , anche servizi del tutto gratuiti. Quindi certe malizie sono fuori luogo, il motivo vero sta altrove. Da qualche parte dev’essere per forza. Il primo che lo trovasse è pregato di farlo sapere, grazie.
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