Preso uno degli spammer più invasivi

Preso uno degli spammer più invasivi

Si ritiene che abbia inviato miliardi di email in tutto il Mondo, soprattutto per vendere miracolose pillole per uomini. Arrestato nei giorni scorsi, sarà processato entro poche settimane
Si ritiene che abbia inviato miliardi di email in tutto il Mondo, soprattutto per vendere miracolose pillole per uomini. Arrestato nei giorni scorsi, sarà processato entro poche settimane


Roma – Spamhaus nella sua classifica degli spammer più prolifici lo ha collocato per anni nei primi 10: si tratta di Christopher Smith, noto anche come “mr. Rizler”, un uomo a cui si attribuiscono azioni spammatorie su scala vastissima e che nei giorni scorsi è stato arrestato negli Stati Uniti, dopo essere sceso da un aereo proveniente dalla Repubblica Dominicana.

L’uomo, nato negli Stati Uniti, da tempo operava in altri paesi, come la stessa Repubblica Dominicana ma soprattutto in Cina o in Malaysia: attraverso una rete di complicità, alcune delle quali con provider senza scrupoli, negli anni era riuscito a spedire miliardi di email.

La sua attività era stata fermata all’inizio dell’anno quando le autorità americane avevano provveduto al sequestro di alcuni suoi beni e soprattutto di una delle aziende che utilizzava per consegnare ai suoi clienti, una piccola percentuale sul totale degli spammati, una serie di prodotti farmaceutici, in particolare presunti succedanei del Viagra.

In quell’occasione Smith sparì, come spiegano ora quelli di Spamhaus, sfruttando un passaporto falso. Rifugiatosi all’estero, pochi giorni fa ha avuto l’ardire di rientrare negli Stati Uniti, trovando l’ FBI pronta ad accoglierlo all’aeroporto.

Secondo Spamhaus, viste le gravi accuse che pendono sulla testa di Smith grazie alla legge antispam CAN-SPAM, il ritorno negli USA è stato un gesto “incredibilmente stupido”. Il gruppo antispam ha anche chiarito che le attività di Smith nel tempo si erano ulteriormente perfezionate, tanto che l’uomo “affittava” la propria struttura anche a terzi, desiderosi di piazzare a clienti di tutto il mondo prodotti di qualsiasi natura.

Ora su Smith, oltre alle accuse per spam, pendono anche quelle relative all’uso di documenti falsi nonché di aver venduto farmaci senza autorizzazione. Per lui, con ogni probabilità, i giudici americani stabiliranno una pena carceraria.

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Pubblicato il
7 lug 2005
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