Pressioni USA per le auto intelligenti

Pressioni USA per le auto intelligenti

Saranno più facili da rintracciare e tenere sotto controllo. Dietro la richiesta di una accelerazione le necessità della polizia. Davanti, la sicurezza degli automobilisti
Saranno più facili da rintracciare e tenere sotto controllo. Dietro la richiesta di una accelerazione le necessità della polizia. Davanti, la sicurezza degli automobilisti


Washington (USA) – Le automobili sono sempre più intelligenti grazie alla tecnologia e lo saranno sempre più. Questa la promessa delle case di produzione automobilistica impegnate in una vera e propria corsa all’accessorio hi-tech. Questa anche la frontiera a cui puntano le autorità statunitensi perché tecnologia significa sicurezza, quindi meno incidenti e dispendio di denaro pubblico e risorse, e perché tecnologia significa anche rintracciabilità di un veicolo sul territorio .

Case del calibro di Ford, Mercedes e Jaguar stanno introducendo nuove funzionalità nei “computer di bordo”, per esempio quella che viene definita “adaptive cruise control”. Una funzione che rallenta l’automobile o accelera basandosi sul veicolo di fronte e mantenendo la distanza di sicurezza.

La Jaguar ha fatto parlare di sé nei mesi scorsi per aver iniziato l’installazione del sistema ad infrarossi che consente al guidatore di “vedere nella notte” e di guidare, quindi, in modo molto più sicuro senza doversi basare sul solo “spicchio di luce” concesso dai fari.

Una strada seguita anche dalla General Motors che propone un device simile nelle sue Cadillac DeVille. In questo caso le immagini sono catturate da una cam che le proietta sul parabrezza grazie ad un piccolo monitor riflettente.

Molti veicoli commerciali, soprattutto camion di grosso calibro, hanno iniziato a installare VORAD (Vehicle Onboard Radar) della Eaton, un sistema “radar” che individua qualsiasi ostacolo sulla strada in condizioni di visibilità prossime allo zero, nella notte o nella neve, nella nebbia o nella pioggia.

Esperimenti più arditi, ancora non perfezionati, sono quelli messi in campo da Honda, giusto per citare un nome, che un giorno consentiranno alle auto di guidare da sole. Nel caso della Honda il suo Intelligent Driver Support è già in grado di far mantenere anche in curva il centro della carreggiata ad una automobile di qualsiasi dimensione.

Tutto questo si aggiunge ai computer di bordo dotati di sistemi di navigazione che possono in alcuni casi connettersi alla rete per scaricare le cartine. Oppure a servizi in grado, via telefono mobile, di indicare la via migliore per evitare il traffico a seconda di dove ci si trova, in una città o su una via di grande scorrimento.

Insomma il settore è in ebollizione, come dimostra la decisione di Ford di equipaggiare tutti i propri veicoli di un computer di navigazione in grado di connettersi ad internet già a partire dal 2002.

Le automobili intelligenti, ora, sembrano interessare sempre più le autorità federali americane. E non solo per la sicurezza. La National Highway Traffic Safety Administration la scorsa settimana si è pubblicamente espressa per una accelerazione da parte dell’industria di settore verso la tecnologia intelligente. In particolare ha svelato il proprio interesse per i sistemi radar e per quelli GPS (Global Positioning System).

Device che non solo aumenteranno la sicurezza dei veicoli ma anche la loro rintracciabilità sul territorio. Un modo in più per scovare i furfanti o, se si vuole, per mettere a rischio la privacy degli utenti di tanta tecnologia…

Lamberto Assenti

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Pubblicato il
21 lug 2000
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