Produrre OLED costerà meno

Produrre OLED costerà meno

Il Centro Ricerche di General Electric ha messo a punto un sistema produttivo rotativo per la produzione a basso costo di soluzioni OLED, una nuova frontiera per TV e illuminazione
Il Centro Ricerche di General Electric ha messo a punto un sistema produttivo rotativo per la produzione a basso costo di soluzioni OLED, una nuova frontiera per TV e illuminazione

I ricercatori del Centro Ricerche di General Electric sostengono di essere riusciti a risolvere quello che considerano il più grave difetto della tecnologia OLED : il costo di produzione.

Produrre OLED costerà meno Gli OLED ( Organic Light Emitting Diode ) sono come noto “fogli polimerici” elettroluminescenti, quindi capaci di emettere luce propria. Il vantaggio rispetto a soluzioni come LCD è che gli OLED possono consentire la realizzazione di display ancora più sottili e nettamente più parsimoniosi nei consumi energetici. Senza contare le riconosciute qualità cromatiche.

Sul mercato sono già presenti esempi di applicazioni OLED soprattutto nel campo dei lettori MP3 e in quello della telefonia mobile. Il problema è che con il crescere delle dimensioni dei “fogli” i costi salgono notevolmente. Ed è proprio in questo ambito che GE Global Research ha colto nel segno. Lunedì ha confermato in un comunicato di aver realizzato le prime macchine capaci di stampare gli OLED come una “rotativa”.

Il sistema roll-to-roll viene già utilizzato per realizzare stampati elettronici, sfruttando la fotolitografia . La tecnica è piuttosto complessa, ma quel che conta è che si possono finalmente abbassare i costi e far giungere quindi prodotti concorrenziali sul mercato di massa.

“I ricercatori hanno a lungo sognato di poter realizzare OLED utilizzando una stampa come quella dei giornali, appunto una procedura roll-to-roll”, ha dichiarato Anil Duggal, manager del Dipartimento Advanced Technology Program in Organic Electronics di GE. “Adesso abbiamo dimostrato che è possibile. Le applicazioni commerciali in ambito luminoso richiedono bassi costi produttivi, e questa nostra dimostrazione è una pietra miliare per lo sviluppo di dispositivi OLED low cost”. “Oltre agli OLED, questa tecnologia potrebbe avere un impatto più ampio nella realizzazione di prodotti elettronici organici, come gli impianti fotovoltaici per la conversione dell’energia solare, sensori ed espositori-display rotanti (roll-up)”.

The Register ha ricordato che GE ha investito circa 13 milioni di dollari per raggiungere questo obiettivo. Uno dei core business dell’impresa, infatti, è quello dei sistemi di illuminazione. Circa quattro anni fa ha mostrato un pannello OLED di 60 x 60 cm capace di generare la stessa luce di una comune lampadina a incandescenza. La prospettiva, a questo punto, è quella di rendere l’OLED la nuova “lampada” di domani.

A patto di migliorare anche la longevità. Secondo il ben informato GroovyGreen gli agenti esterni a lungo termine influiscono negativamente sulle performance complessive.

Dario d’Elia

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Pubblicato il
13 mar 2008
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