Professioni Web, i lavori in Parlamento

Professioni Web, i lavori in Parlamento

Riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera di IWA Italia ai parlamentari relativa a quanto sta accadendo a Roma sulle certificazioni e gli inquadramenti professionali dei net-lavoratori
Riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera di IWA Italia ai parlamentari relativa a quanto sta accadendo a Roma sulle certificazioni e gli inquadramenti professionali dei net-lavoratori


Roma – “Ai componenti della X Commissione
Camera dei Deputati
ATTIVITA’ PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO
Ai componenti della II Commissione
Senato della Repubblica
GIUSTIZIA
e p.c. Alla Redazione
Punto Informatico

Egregi Onorevoli e Senatori, come rappresentante EMEA (Europa ? Medio Oriente ? Africa) dell?IWA/HWG (International Webmasters Association and HTML Writers Guild), la maggior associazione di professionisti del web presente a livello mondiale e rappresentante della categoria all?Interno del World Wide Web Consortium (W3C), in data 11 luglio 2002 ho inviato all?attenzione dell?On. Mantini delle annotazioni riguardanti la seguente proposta di legge, attualmente in discussione all?interno della Vostra commissione:

– PROPOSTA DI LEGGE N. 2488 d?iniziativa dell?Onorevole Mantini e altri (?Disposizioni per la regolamentazione delle nuove attività professionali?)

In tale documento, che allego alla presente, come associazione contestavamo la metodologia di rilascio delle attestazioni professionali. Tale documento è stato pubblicato anche nella testata ?Punto Informatico? ed ha avuto seguito di discussione da parte degli operatori del web.

Una attestazione professionale, come già indicato nella suddetta comunicazione, deve essere garantita dall?indipendenza del certificatore dalla realtà che emette l?attestato finale: ciò significa di fatto che non è possibile per nessuna realtà associativa assegnare attestazioni di competenza ai propri associati senza che una terza figura di garanzia esegua delle valutazioni sul grado di conoscenza e di competenza dell?esaminato.

A titolo di esempio, noi come IWA/HWG rilasciamo delle attestazioni internazionali ?CWP ? Certified Web Professional? per le quali richiediamo dei requisiti (conoscenza, competenza, professionalità e costante aggiornamento) per le quali la formazione viene effettuata da centri autorizzati mentre la certificazione finale viene effettuata da testing center internazionali (VUE / Prometrics).

Nell?analisi della proposta alla Camera, non risulta attualmente alcun testo di analisi del documento, in quanto anche nell?ultima seduta del 18 settembre risulta in analisi al comitato ristretto senza esplicare alcun contenuto di quanto discusso, come riportato nel documento di resoconto dell?attività.

A questo punto risulta di fatto impossibile poter conoscere lo status del documento rendendo di fatto non accessibile l?attività di discussione di tale proposta normativa che, se non prontamente integrata causerebbe una babilonia delle attestazioni professionali ? soprattutto nel campo del web ? andando di fatto contro i principi di standardizzazione definiti dal W3C e recepiti anche dalla stessa comunità europea già per altri settori (vedasi ad esempio l?accessibilità dei siti web).

Un disegno di legge del tutto simile a quello in discussione nella X commissione della Camera risulta essere in discussione anche al Senato: il disegno di legge nr. 258 presentato il 20 giugno 2001 dal Senatore Bastianoni. Analizzando sia le due relazioni, sia i due disegni di legge risultano pressoché uguali se non che questo ultimo disegno di legge fornisce delega legislativa al Governo.

Come nella precedente analisi, vorrei soffermarmi al comma 2 del punto 2:

2. Il certificato di cui al comma 1 non è requisito vincolante per l?esercizio delle attività professionali di cui alla presente legge ed è rilasciato a tutti i prestatori, iscritti alle associazioni professionali, che ne facciano richiesta e che dimostrino di essere in possesso dei requisiti di cui al medesimo comma 1.
Il mancato rinnovo dell?adesione alle associazioni professionali comporta la perdita della certificazione.



Sottolineando l?importanza di non costituire obbligo, in ogni caso tale attestato avrà una valenza di riconoscimento e di fatto un valore nei rapporti tra i professionisti e le aziende, soprattutto a carattere pubblico, sotto forma di incrementi di punteggi per graduatorie o altro. Ribadiamo che per trasparenza, ma soprattutto per garantire la professionalità della persona alla quale viene rilasciato l?attestato, è necessaria l?indipendenza del ?certificatore? dall?associazione al fine di non creare situazioni clientelari che ci riporterebbero a situazioni non gradite dai lavoratori.

Non attuando tale operazione, avverrebbe anche per il settore dei professionisti ciò che per assurdo accade nel pubblico impiego dove nei concorsi sono gli stessi colleghi di lavoro ad esaminare e giudicare gli esaminati.

Purtroppo anche per il progetto di legge 258 non risulta molto chiaro l?andamento del procedimento di analisi tramite il sito istituzionale del senato, dove il documento è disponibile all?indirizzo: http://www.senato.it/leg/14/Bgt/Schede/Ddliter/14482.htm .
Al Senato di fatto il documento risulta in discussione in diverse commissioni.

Tra l?altro, sarebbe di nostro particolare interesse conoscere l?intervento del sen. Basile che nella precedente comunicazione inviata avevamo contestato per il disegno di legge relativo all?istituzione dell?Albo degli Informatici ? comunicazione a seguito di un acceso dibattito sempre avviato a seguito di un articolo su Punto informatico e per la quale non è stata ricevuta alcuna risposta da parte della nostra associazione.

Grazie comunque al contenuto della pagina sopra riportata, siamo venuti a conoscenza della proposta del Sen. Nania (Disegno di Legge nr. 691) che ripropone l?argomento degli ?Ordini Professionali? dando il potere agli stessi ordini di rilasciare ?certificazioni?, e quindi cadendo anch?esso nel problema relativo alla mancata indipendenza del certificatore.

Ciò di fatto è indicato nell?art. 2 del disegno di legge, nelle competenze dell?Ordine Professionale:

2. Gli Ordini hanno autonomia patrimoniale e finanziaria, determinano la
propria organizzazione mediante uno statuto e disciplinano con appositi
regolamenti, nel rispetto della presente legge, le seguenti materie:
a) tenuta e aggiornamento periodico degli albi;
b) verifica e vigilanza della sussistenza dei requisiti per l?iscrizione;
c) deontologia professionale e procedimento disciplinare;
d) pubblicità professionale;
e) certificazione della qualificazione professionale;
f) misura degli oneri associativi destinati alle spese di organizzazione e
funzionamento degli organi rappresentativi.

Tale proposta ripropone la necessità di un esame di stato per lo svolgimento della professione e soprattutto fornisce al professionista la possibilità di seguire corsi di formazione di preparazione all?esame di stato esclusivamente svolti da università ed istituti di istruzione secondaria: per il settore delle professioni web, non risulta che esistano dei piani di studio universitari atti alla preparazione del professionista. Per gli ulteriori punti, rimando alla lettura dell?allegato documento già inviato al Sen. Basile.


A questo disegno di legge è collegato il nr. 804 proposto dal Sen. Pastore nel quale risulta sempre purtroppo il punto critico della mancanza di indipendenza del certificatore nel caso degli Albi Professionali ma, di fatto, maggiore chiarezza per quanto riguarda le associazioni professionali.

Il Titolo III, di fatto rappresenta l?inquadramento normativo per le ?ASSOCIAZIONI PER
ATTIVITÀ PROFESSIONALI NON REGOLAMENTATE? dal quale risulta:

Le associazioni possono rilasciare attestati di competenza riguardanti la qualificazione professionale, tecnico-scientifica e deontologica, in ogni caso assicurando che le eventuali certificazioni richieste alle predette associazioni per tutti o parte degli associati abbiano carattere oggettivo e provengano da soggetti terzi professionalmente qualificati.

A questo punto è necessario che le due commissioni, operando nello stesso settore e con progetti normativi pressoché identici, recepiscano ? magari richiedendo degli incontri chiarificatrici ? le richieste provenienti da chi effettivamente opera nel settore diminuendo di fatto la forbice tra il legislatore e la reale situazione lavorativa, ricordando che ? specialmente per le professioni del settore IT ? è necessario adeguarsi a sistemi di valutazione e certificazioni internazionali al fine di non ghettizzare il professionista italiano e fornendo di fatto carta bianca alle associazioni professionali creando una babilonia che a tutto porta tranne che alla certificazione reale del professionista.

Distinti saluti.

Roberto Scano
Presidente IWA Italia
EMEA Coordinator IWA/HWG

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Pubblicato il 24 set 2002
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