Profste.com/Delusioni da Wap

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Chi ha provato ad usare un telefonino WAP e accedere ai servizi online sa cosa significa: si paga molto e si ottiene poco, pochissimo. Con una serie di rischi accessori
Chi ha provato ad usare un telefonino WAP e accedere ai servizi online sa cosa significa: si paga molto e si ottiene poco, pochissimo. Con una serie di rischi accessori


Web – Venerdì sera ero a farmi una birretta con gli amici e da un gruppo vicino sento chiedere “Dai, fammi provare il WAP!”.

Un quarto d’ora dopo tendo di nuovo l’orecchio curioso di sentire la reazione e la sentenza è implacabile: “Tutto qui?!? Ma che cavolata!”. Era evidente la delusione di chi, ingannato dalle promesse delle varie Megan Gale, si aspettava certo di più.

Ormai da qualche mese è possibile collegarsi a Internet via cellulare. Questo ci dà la possibilità di navigare, visitando siti in formato speciale e ridotto, che si adattano per cercare di far entrare i loro contenuti in poche righe di schermi piccolissimi.

Ultimamente Forrester Research ha reso pubblici i dati di uno studio che prevede la quasi totalità dei telefonini inglesi abilitata al servizio WAP entro il 2001. C’è da scommettere che anche da noi accadrà la stessa cosa… Ma il WAP sarà realmente utilizzato?

Gli americani, in questo, sono più indietro di noi europei, da loro la diffusione del telefonino non è così forte e di questo soffrono forse un po ‘. Per la prima volta si ritrovano a non essere leader e avanguardia tecnologica in un settore, tra l’altro, così fortemente legato a Internet.

Forse è per questo che, talvolta, ci guardano con sufficienza, esprimendo in articoli quasi folkloristici i loro nuovi stereotipi sull’italiano. Non più pizza e mandolino, ma cellulare e WAP. Siamo visti come analfabeti dal punto di vista informatico e si ritiene che grazie al WAP avremo il primo vero assaggio e accesso al web.

Probabilmente è vero che dal punto di vista dell’ alfabetizzazione informatica molto resta ancora da fare anche se, negli ultimi mesi, si è visto come il numero dei navigatori italiani sia in aumento costante .

Tutti scommettono sul futuro del WAP e nel campo si fanno investimenti massicci. Senza contare le tensioni tra chi deve preoccuparsi di standard, come il W3C e le compagnie indipendenti che compongono il WAP Forum (Motorola, Nokia, Ericsson) e che da sole hanno definito le proprie regole per rendere disponibile il contenuto di pagine web sui cellulari usando il WML (lo speciale linguaggio in cui sono costruiti i siti per cellulari) e il WAP.

Poiché posseggo un telefonino abilitato WAP, nel mese di maggio ho approfittato di un’offerta promozionale che permetteva di navigare gratis per cercare di comprendere le tanto decantate potenzialità del mezzo (è comunque possibile provare l’ebbrezza della navigazione WAP via computer usando i diversi browser WAP disponibili che riproducono le pagine WML come avverrebbe sul telefonino).

Ebbene, per ora, la delusione è cocente. A questa si aggiungono anche le tariffe di connessione, proibitive, che si aggirano intorno alle 200 lire al minuto, lira più lira meno.

Insomma, proprio ora che ci eravamo finalmente liberati dell’angoscia del caro Internet, grazie alle provvidenziali tariffe flat o comunque ai costi contenuti di connessioni saltuarie tramite gli abbonamenti gratuiti, dovremmo tornare a cifre folli per avere in
cambio notizie striminzite, oroscopi onnipresenti e risultati sportivi?

Senza citare la scomodità di dover navigare tra 4/5 righe di testo in uno schermo inesistente, abbinato a dimensioni dei cellulari WAP in crescita, in piena controtendenza con le richieste di un mercato che considera “giusti” e comodi i cellulari microscopici e “out”, oltre che fastidiosi, quelli grossi e ingombranti.

La cosiddetta applicazione vincente col WAP dovrebbe essere l’Email, ma avete mai provato a scrivere un Email con gli stessi metodi che usate per i messaggini SMS senza arrivare all’esaurimento nervoso? Senza contare che comunque la dimensione massima del messaggio inviabile supera di poco quella del messaggino, a costi di gran lunga superiori.

E il trading online via WAP? Siamo certi che la gente sia così ansiosa di affidare le proprie transazioni di borsa a connessioni che possono magicamente cadere sul più bello, portando magari a perdite consistenti?

Insomma al di là del potere degli spot e delle convinzioni di chi sta investendo molto nel settore, lo scetticismo verso questo nuovo accesso al web da parte mia resta.

Fondamentalmente, credo che oltre al problema costi di connessione ci sia da parte di coloro che curano i contenuti dei siti WAP una presunzione che, come spesso accade anche coi siti tradizionali, prescinde dai bisogni di chi si trova ad accedere al web da un telefono cellulare, portando così alla delusione di cui sopra.

La strada da fare è sicuramente molta, siamo solo agli inizi, ma credo che il tempo non sia poi così tanto, anche perché è in arrivo la nuovissima tecnologia UMTS che farà apparire il WAP obsoleto e inutile. Credo che l’UMTS rappresenterà la vera svolta e porterà alla reale diffusione del web senza fili. Fino ad allora il WAP resterà, forse, più uno slogan pubblicitario che una realtà.

Stefano Bargiacchi
Profste.com

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Pubblicato il
13 giu 2000
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