Roma – “Nel momento in cui Internet inizia a raggiungere la dimensione di mercato di massa e si moltiplicano le varietà di offerte di servizi di accesso (con particolare riferimento alle offerte dial-up flat, ADSL e xDSL), è importante informare correttamente il cliente delle modalità di fruizione e di erogazione dei servizi offerti”. Così un comunicato stampa dell’Associazione italiana dei provider AIIP informa delle iniziative che l’Associazione vuole mettere in campo per “garantire l’utente” puntando sulla “trasparenza” circa la “qualità del servizio”.
“L’AIIP – ha spiegato a Punto Informatico Lorenzo Podestà, consigliere AIIP al terzo mandato e boss di Galactica – ha come propria missione lo sviluppo e la diffusione di tutti i servizi Internet e in tale contesto porterà avanti una politica di attenzione in modo tale che vengano definiti livelli di servizio in grado di garantire il consumatore”.
Una iniziativa che si incrocia con la “Consultazione pubblica in materia di qualità dei servizi di telecomunicazioni forniti all’utenza” avviata lo scorso 23 gennaio dall’Autorità TLC e che si chiuderà il 23 marzo.
Per i molti utenti di servizi di accesso che in passato si sono trovati di fronte a disservizi se non a vere e proprie “offerte capestro”, l’iniziativa dell’AIIP e dell’Autorità TLC potrebbe portare non poche novità. L’AIIP, che raccoglie decine tra i maggiori provider italiani, sembra infatti intenzionata a stabilire le “regole minime”.
“Sarà però l’Autorità – ha sottolineato Podestà – a decidere se e come queste o altre regole dovranno o meno essere imposte. Come AIIP è evidente che ci si intende limitare a descrivere un possibile quadro che l’Associazione sottoporrà ai propri associati”.
Si parla dunque di SLA (Service Level Agreement) che potrebbero aiutare i provider a mantenere il polso del mercato attraverso un confronto con gli altri operatori, puntando sul fattore: “qualità dell’offerta”.
“Tutto questo – ha continuato Podestà – significa portare avanti politiche di sviluppo della Rete e della competitività tra fornitori di servizi Internet inserendo la qualità come minimo comune denominatore”.
I criteri a cui l’AIIP sembra intenzionata ad ispirarsi sono “criteri misurabili, quali la probabilità di trovare la linea occupata (per tutti i collegamenti non permanenti), il tasso di pacchetti perduti, la velocità di trasferimento da siti di riferimento (italiani ed esteri)”.
Altri elementi sui quali i provider potranno scegliere di basare la propria offerta trasparente sono “i criteri basati su parametri progettuali, quali il rapporto di concentrazione delle connessioni commutate, il dimensionamento delle connessioni internazionali e nazionali (attraverso i punti di interconnessione neutrali), le classi di servizio per le reti metropolitane e di backbone.”