Pubblicità ingannevole, multa per Tiscali

Pubblicità ingannevole, multa per Tiscali

L'Antitrust ha sancito l'ingannevolezza degli spot pubblicitari di Tiscali ADSL trasmessi lo scorso autunno. L'operatore spiega a Punto Informatico: abbiamo reagito subito, nell'interesse dei consumatori
L'Antitrust ha sancito l'ingannevolezza degli spot pubblicitari di Tiscali ADSL trasmessi lo scorso autunno. L'operatore spiega a Punto Informatico: abbiamo reagito subito, nell'interesse dei consumatori

Anche Tiscali non è sfuggita alla lunga mano dell’ Antitrust : all’operatore è stata comminata una multa di 23.500 euro per pubblicità ingannevole, per gli spot legati all’offerta Tiscali ADSL .

“Solo 19,95 euro al mese per l’ADSL senza limiti con due mesi gratis e con il modem Tiscali puoi lasciare Telecom e telefonare senza pagare più il canone”: con questo slogan la campagna pubblicitaria entrava nelle case degli italiani attraverso la TV durante lo scorso autunno. Un messaggio pubblicitario, della durata di circa 15 secondi, volto a promuovere l’offerta di servizi ADSL Tiscali, in cui appariva in sovrimpressione, per qualche istante e a caratteri ridotti, la dicitura “Per la verifica della copertura e le condizioni dell’offerta vai su Tiscali.it. Prezzi Iva inclusa”.

Un messaggio che il Garante per la concorrenza ha ritenuto veritiero ma non completo: “Veritiero nel prospettare la possibilità per il consumatore di svincolarsi dal canone Telecom, laddove sia tecnicamente possibile accedere ai servizi di fonia attraverso la connessione ADSL fornita da Tiscali, ma non completo, poiché non consente di percepire che sussistono limitazioni alla fruibilità dell’offerta a causa della difficoltà di lettura della nota in sovrimpressione relativa alla copertura ADSL, dovuta alle dimensioni della grafica e alla brevità di apparizione sullo schermo della stessa”. Tali limitazioni sono per l’Antitrust informazioni essenziali, “in quanto costituiscono limitazione nella fruizione del servizio stesso”.

Il messaggio pubblicitario, pertanto, è stato ritenuto “in grado di orientare indebitamente le scelte dei consumatori, in considerazione dell’essenzialità di tale informazione nella valutazione che il consumatore deve compiere”. E in considerazione delle dimensioni dell’azienda, e dell’impatto dello spot TV che l’Antitrust ha definito “pervasivo”, in quanto trasmesso per due settimane su tutte le emittenti nazionali, e quindi “suscettibile di aver raggiunto potenzialmente un ampio numero di consumatori”, la sanzione da applicare era stata inizialmente determinata in 18.500 euro. Somma che è stata poi elevata a 23.500 euro per le “circostanze aggravanti legate alla recidiva, in quanto l’operatore pubblicitario risulta destinatario di altri provvedimenti di ingannevolezza”.

Tiscali ha fatto tesoro della vicenda, come ha dichiarato a Punto Informatico: “L’obiezione che ci è stata mossa riguardava sostanzialmente l’omissione del costo del modem e la scarsa leggibilità del super di legge che indicava la presenza di limitazioni territoriali per l’adesione al servizio. Due obiezioni che abbiamo subito accolto e già nella campagna successiva on air nel mese di novembre entrambi gli aspetti erano stati chiariti, tanto che in risposta ad una successiva istanza presentata da un altro operatore nei confronti di Tiscali il Giurì ha dichiarato la pubblicità non in contrasto con il codice di Autodisciplina Pubblicitaria”.

Dario Bonacina

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Pubblicato il
15 giu 2006
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