Roma – Giovanni Pugliese, una delle figure centrali del “mitico” network Peacelink , è stato assolto in appello dall’accusa di avere contraffatto e rivenduto software, cioè di essere un “pirata”.
Ci sono voluti anni a Pugliese per riuscire a far cadere le accuse in un processo che a molti è parso “inquinato” da procedure poco chiare, a partire da un sequestro effettuato senza un apposito mandato per arrivare a pressioni delle grandi case del software, da sempre impegnate contro la pirateria e a caccia di “esempi”.
Condannato in primo grado e ora assolto, Pugliese, il cui caso era finito nel volume “Italian Crackdown” di Carlo Gubitosa (da Apogeo), diventa così esempio e speranza per i tanti che in questi anni hanno avuto a che fare con procedimenti giudiziari che in alcuni casi hanno fatto discutere per la loro violenza.