Roma – A quanto pare, un folto gruppo di persone ha ritenuto che il mercato dei monitor LCD fosse giunto ad una svolta nel segno delle garanzie per l’utente. Una rivista cartacea specializzata, infatti, ha incolpevolmente pubblicato una notizia secondo cui un costruttore di LCD, il colosso sudcoreano Samsung Electronics, sarebbe stato pronto a sostituire i monitor appena venduti anche in presenza di un solo pixel difettoso.
Come arcinoto, infatti, capita assai spesso che chi acquista un dispositivo di quel tipo, talvolta pagando cifre decisamente importanti, si ritrovi in ufficio o a casa con un monitor che visualizza tutto al meglio, con l’eccezione di uno o più pixel “bruciati” . Pixel che non sono in grado di svolgere il loro compito e che talvolta rappresentano un vero e proprio “pugno nell’occhio” per l’utente.
Samsung Electronics ha spiegato che la notizia è stata generata da un errore di comnunicazione e ha chiarito che l’azienda segue quanto previsto dalle attuali normative. Si tratta di regolamentazioni, in particolare l’ISO – 13406-2 classe 2, secondo cui per considerare un monitor LCD difettoso i pixel non funzionanti devono essere almeno cinque .
L’azienda, che opera secondo standard peraltro ampiamente diffusi nell’industria, ha anche voluto sottolineare che sui propri monitor LCD offre una garanzia di tre anni che può prevedere anche la sostituzione a domicilio del prodotto non funzionante entro 48 ore dall’emergere del problema.
Se a non funzionare è solo qualche pixel, dunque, non resta che rassegnarsi o unirsi ai tanti che hanno chiesto, fin qui inutilmente, maggiori diritti per i consumatori. A meno di non pensarla come chi ritiene che un pixel bruciato sia un buon segno da accettare con filosofia.