Quel Macbook che si tocca

Quel Macbook che si tocca

Non di solo iPhone vive il touch su prodotti Apple. Dal 2005 Axiotron ha messo in cantiere una versione modificata dei laptop con la mela. E al Macworld è stata presentata l'ultima versione
Non di solo iPhone vive il touch su prodotti Apple. Dal 2005 Axiotron ha messo in cantiere una versione modificata dei laptop con la mela. E al Macworld è stata presentata l'ultima versione

San Francisco (CA) – Visto da vicino, il Modbook Pro presentato durante lo scorso Macworld dalla californiana Axiotron è in grado di impressionare: quelli presenti in fiera sono ancora prototipi non ufficialmente funzionanti, ma a pochi metri di distanza ci sono decine di “vecchi modelli” perfettamente operativi, con tanti disegnatori e grafici professionisti ansiosi di mostrare come tutto funzioni alla perfezione e come sia in grado di aiutarli nel loro lavoro di tutti i giorni.

La penna del Modbook Tutto merito, verrebbe da pensare, del recente ingresso nella scuderia dei consulenti del marchio di un nome la cui competenza tecnica e la cui conoscenza dei computer Apple è a dir poco leggendaria: Steve Wozniak . In realtà il Modbook è una realtà da oltre 12 mesi, alcune delle tecnologie utilizzate per produrlo sono brevettate dal 2005, ed è fisicamente sul mercato dall’inizio del 2008: abbastanza per garantire all’azienda una lucrosa quotazione in borsa (quella di Toronto) da 5,1 milioni di dollari, tutti prontamente reinvestiti all’interno delle mura produttive, equamente ripartiti tra ricerca e sviluppo.

Eppure l’arrivo di Woz nella sede di El Segundo qualche effetto lo ha avuto: “La prima cosa che ha fatto Woz – ricorda Andreas Haas, CEO e fondatore di Axiotron – è stato scrivere qualcosa come Andreas Me tomorrow 5PM : si aspettava che il sistema fosse in grado di capire che gli interessava fissare un incontro con me alle 5 del pomeriggio seguente e che automaticamente inserisse l’appuntamento nell’agenda e spedisse le email a tutti i partecipanti. Quando si è accorto che non era possibile ci è rimasto un po’ male, ma da allora stiamo lavorando proprio a questo”.

In pratica Haas, che in passato aveva lavorato alla sfortunata avventura del Newton – “Sono stato io quello a cui è toccato di spegnere la luce e chiudere la porta” ricorda – punta a trasformare il tablet Mac da lui ideato in una vera e propria applicazione di massa: se oggi la sua utilità può essere genericamente confinata nell’ambito di chi utilizza un computer per creare, come disegnatori, sceneggiatori o anche ingegneri, domani potrebbe tranquillamente diventare un oggetto utile su qualsiasi scrivania.

Il Modbook

Le modifiche apportate ad un Macbook non cambiano di una virgola le sue capacità, anzi semmai le migliorano: tanto per fare un esempio, nel Modbook attualmente in commercio e che costa 2.300 dollari (2.249 per l’esattezza, ma con 1.299 ci si può anche limitare a trasformare il proprio) fa la sua comparsa un’inedita antenna GPS SiRFstarIII , e tra le modifiche apportate figurano anche un sistema che ottimizza l’utilizzo della batteria e un pannello LCD con contrasto 500:1 compatibile con la penna Wacom fornita in dotazione.

Il Modbook agganciato ad un supporto In questo modo, è l’idea di Haas, il Moodbok può essere usato da chiunque per qualsiasi scopo. Alla mancanza di tastiera si può supplire con una qualsiasi unità esterna (USB o Bluetooth), purché si trovi il modo di piazzare in verticale da qualche parte il computer: per facilitare il compito, lo châssis è disegnato per essere compatibile con le specifiche VESA . Col nuovo modello, poi, dalla semplice trasformazione del Macbook bianco si è passati ad una vera e propria reincarnazione del Pro ultimo modello (quello soprannominato Unibody): con un approccio modulare che consente di garantire piena compatibilità con ogni possibile futura evoluzione della specie, mantenendo invariato il “coperchio” sensibile al tocco.

Di pari passo procede lo sviluppo di Kopernikus , l’add-on software che garantisce le funzionalità touch del dispositivo: la prossima versione, in uscita entro quest’anno, introdurrà molte delle novità mostrate da Woz stesso dal piccolo palco installato nello stesso stand di Axiotron, e che tutti potevano già provare e toccare (è il caso di dirlo) nelle decine di tablet a disposizione del pubblico. Il riconoscimento della scrittura è molto ben fatto (funziona anche con l’italiano), anche se l’utente distorce parecchio le lettere corsive o stampatello, e il sistema può anche essere istruito a riconoscere particolari grafemi o supplire al mancato riconoscimento con una tastiera virtuale (di emergenza) mostrata sullo schermo.

I prezzi però non sono proprio popolari, e per il modello Pro (in commercio a partire dalla tarda primavera) si parla di un costo di poco inferiore a 5mila dollari. Il Modbook Pro in anteprima al Macworld Una cifra che, spiega Haas, non spaventa gli acquirenti dei Modbook, per i quali la richiesta è buona anche se non ci sono cifre ufficiali da divulgare: si tratta di strumenti di lavoro , spiega a Punto Informatico , per i quali chi li utilizza è disposto a pagare il costo necessario pur di poter usufruire dell’accoppiata Mac OSX più tablet, il tutto senza dimenticare la garanzia di legge offerta da Axiotron stessa.

In futuro, poi, Haas rivela di stare pensando naturalmente ad un Moodbook multitouch – che è già in fase di studio – anche se a suo parere chiunque volesse realizzare un vero computer tablet non potrebbe fare a meno di uno stilo per garantire certe funzioni. E quanto ad una possibile discesa in campo di Apple con un Macbook Touch, non sembra troppo spaventato: “Il mercato dei tablet vale circa 3,9 milioni di pezzi l’anno: quanti di questi, tenendo conto delle dinamiche dei sistemi operativi, potranno essere Mac? Per il momento – conclude – è una fetta troppo piccola perché possa interessare ad Apple”.

Lo stand Axiotron

a cura di Luca Annunziata

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Pubblicato il
19 gen 2009
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