Roma – Ho sotto mano le bollette di un nostro assistito, abbonato sia a Telecom Italia che ad Infostrada. L’utente possiede per entrambi i Gestori la documentazione integrale e su entrambi i Gestori sono attivate opzioni di sconto (“Teleconomy No Stop” per Telecom e “Tempo Zero” per Infostrada).
Si tratta di una sovrapposizione di “sconti” non dovuta, perché l’utente aveva prima chiesto Teleconomy a Telecom, poi, resosi conto della convenienza maggiore di Tempo Zero, essendo grande utilizzatore di Internet, ha dato disdetta di Teleconomy, senza che venisse subito attuata, e richiesto Tempo zero.
Una cosa salta subito all’occhio: nella bolletta Infostrada la documentazione rimane integrale e completa, anche se tutte le chiamate regionali, nazionali, urbane, e traffico internet possiedono imponibile zero; nella bolletta Telecom, invece, la documentazione di tutte le chiamate comprese nella “flat” viene totalmente omessa, anche se nel riepilogo viene riportato il numero di chiamate ed il tempo totale.
E ‘ chiaro che Telecom approfitta della “flat” per omettere una parte della documentazione, che dovrebbe invece essere integrale. In pratica, la tariffa “flat” diventa una “scusa” per togliere la documentazione. Ma, a questo punto, è chiaro anche che, mancando la documentazione per poter eseguire i calcoli necessari, l’utente non può più fare dei confronti per accertare se la “flat” che sta pagando sia conveniente o meno, in rapporto al proprio traffico reale.
Quando mai la TRASPARENZA smetterà di essere solo un OPTIONAL per Telecom Italia?