Rame d'oro per gli sgraffignatori d'ogni risma

Rame d'oro per gli sgraffignatori d'ogni risma

Spostati, gruppi organizzati, comitati d'affari: il rame fa gola a tutti, in virtù di prezzi stellari e richieste mal soddisfatte. Un business che FBI considera una pericolosa minaccia per le infrastrutture USA
Spostati, gruppi organizzati, comitati d'affari: il rame fa gola a tutti, in virtù di prezzi stellari e richieste mal soddisfatte. Un business che FBI considera una pericolosa minaccia per le infrastrutture USA

Altro che terrorismo islamista e instabilità post-11 settembre, il vero pericolo mortale per gli Stati Uniti d’America arriva dai ladri e trafficanti di rame. Lo denunciano i fed statunitensi, che nel rapporto non classificato Copper Thefts Threaten US Critical Infrastructure sostengono che i furti del prezioso materiale, spesso portati avanti da veri e propri gruppi organizzati, minacciano il blocco di settori e infrastrutture USA vitali come le sotto-stazioni elettriche, le linee di terra delle reti telefoniche, le ferrovie e le coltivazioni agricole.

Il motivo di questa vera e propria esplosione della mafia del rame va ricercato, secondo l’FBI, nell’aumento vertiginoso dei prezzi, saliti del 500% dal 2001 a oggi. La richiesta è cresciuta enormemente , dice il rapporto, a causa di un incidente che ha ridotto l’estrazione del metallo più prezioso dell’era digitale da una miniera Indonesiana, e a causa del terremoto del 2004 che ha colpito la miniera El Abra di Clama, in Cile, il maggior produttore al mondo di “oro elettrico”.

Le Olimpiadi cinesi della scorsa estate e la conseguente vertiginosa richiesta di rame per cablaggi vari e assortiti, infine, hanno dato il colpo di grazia a un mercato che è letteralmente impazzito e ha dato tanto da fare a “gruppi organizzati di tossicodipendenti, membri di gang criminali e ladri di metallo”, impegnati a “condurre furti su larga scala da utility elettriche, magazzini, proprietà sequestrate e disabitate e siti di pozzi petroliferi per decine di migliaia di dollari in ricavi illeciti ogni mese”. L’oro elettrico entra poi perfettamente in circolo in quello che è “un florido commercio internazionale”, dice il rapporto dell’FBI.

Le storie raccontate dal bureau federale parlano di sirene anti-tornado che non suonano perché i ladri di rame hanno letteralmente strappato il cablaggio di alimentazione degli impianti, di migliaia di residenti della Florida rimasti senza corrente elettrica a marzo per l’isolamento di un trasformatore (e una perdita calcolata di 500mila dollari), di coltivatori dell’Arizona che hanno denunciato 10 milioni di dollari di danni lo scorso anno perché le pompe e i pozzi di irrigazione erano diventati inservibili dopo il passaggio delle cavallette del rame.

Per dare una regolata al fenomeno forse non bastano le forze di polizia, ma sembra che il mercato stesso si stia muovendo per ridurre in maniera sostanziale (si parla del 50%) l’attuale prezzo del rame . La crisi economica colpisce anche questo particolare settore dell’industria manifatturiera, ed è indicativo che Freeport-McMoRan Copper & Gold , il colosso mondiale della produzione di rame (con i costi più bassi) e oro (il maggiore del mondo) con il quartier generale a Phoenix, Arizona, sia in questi giorni crollato del 20% nelle quotazioni di borsa dopo la decisione di sospendere i dividendi, tagliare le spese e ridurre la produzione in funzione del calo della domanda dovuto alla recessione mondiale.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 5 dic 2008
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