RANDOM 004/Viva lo spam

RANDOM 004/Viva lo spam

lo sforzo di capire i messaggi e scoprire dov'è la "fregatura" sarà ripagato dall'acquisizione di una migliore conoscenza della Rete
lo sforzo di capire i messaggi e scoprire dov'è la "fregatura" sarà ripagato dall'acquisizione di una migliore conoscenza della Rete


Web (internet) – Chiamatelo “spam”, “junk mail” o “posta spazzatura” il risultato è alla fin fine sempre lo stesso: ogni volta che vediamo comparire nella nostra mailbox un messaggio non richiesto ci prende uno scatto di insofferenza e una brutta sensazione, come se qualcuno avesse violato la nostra privacy.

In questo caso il nostro obiettivo non è quello di elogiare chi ci riempie la mailbox con proposte indecenti o misteriosi url che mai andremo a visitare; né quello di difendere a tutti i costi la libertà di chi contribuisce al lievitare della nostra bolletta telefonica attraverso ogni mail inutile scaricato. No, il nostro elogio della posta spazzatura ha ben altri scopi e vorrebbe far riflettere sull’argomento partendo da un punto di vista diverso dal solito e per questa ragione non daremo i soliti suggerimenti su come evitare i messaggi indesiderati, né ricorderemo per l’ennesima volta i principi della netiquette.

Ecco invece alcune ragioni per le quali dovremmo essere grati alla “junk-mail”.

Attraverso le improbabili offerte che ci vengono fatte possiamo imparare qualcosa a proposito di argomenti misteriosamente affascinanti e appartenenti a quasi tutti i campi dello scibile umano. Per esempio nel campo della salute verremo a conoscenza dell’esistenza del “Colostro bovino” (il latte che la mucca produce appena ha partorito) e delle sue quasi magiche proprietà terapeutiche; impareremo a salvarci dai terribili pericoli per la nostra incolumità che si nascondono dietro prodotti per la casa di largo consumo quali deodoranti, schiume da barba, dentifrici e colluttori; scopriremo come approfittare delle virtù dimagranti del “natural viagra” e della possibilità di utilizzare uno shampoo anti-pidocchi che non contenga sostanze pericolose per l’intera famiglia.

Ovviamente le nostre conoscenze si approfondiranno maggiormente sugli argomenti legati alle nuove tecnologie e ai suoi più avveniristici prodotti: avremo modo di far funzionare software rivoluzionari come “The Virtual Girlfriend and Virtual Boyfriend”, due intelligenze artificiali pronte a chiacchierare con noi e a soddisfare (ma solo virtualmente) le nostre più sfrenate fantasie sessuali; impareremo a costruirci un vietatissimo sintonizzatore tv capace di ricevere in chiaro anche i programmi crittati; riusciremo finalmente (!) a vedere attraverso i vestiti grazie agli speciali occhiali a raggi X “made in Japan”. Senza contare poi tutte le favolose offerte relative alla vendita di milioni di indirizzi di e-mail, all’acquisto di spazi web, alla registrazione di nomi di dominio, alla possibilità di fare telefonate gratis (o quasi) via Internet ed alle proposte che riguardano qualsiasi altro servizio di comunicazione elettronica.

Avremo finalmente la sensazione di capire davvero cosa significa “globalizzazione”. Senza spostarci dalla nostra scrivania potremo conoscere gli “usi e costumi” economici più popolari negli Usa: per esempio impareremo ad ottenere una o più carte di credito anche se il nostro conto bancario è in profondo rosso; sapremo dove stipulare per soli 4 dollari alla settimana una assicurazione per le cure dentali nostre e dell’intera famiglia o come assicurarci contro gli allagamenti della casa; conosceremo i passi da fare se vogliamo affittare un appartamento a Manhattan o se vogliamo ottenere, senza esami e senza seguire un’ora di lezione, un qualsiasi diploma di studi rilasciato da qualche prestigiosa Università “non riconosciuta”.

Scopriremo cose delle quali non saremmo altrimenti mai venuti a conoscenza tipo come procurarsi una patente di guida riconosciuta dall’ONU che vale in tutto il mondo e che non può essere revocata; faremo tesoro di utilissimi trucchi romantici per sbalordire la nostra partner (o il nostro partner); finalmente sapremo dove acquistare un recinto che rende sicura per i nostri bambini la piscina che abbiamo in giardino e apprenderemo che il vero nome dell’essere supremo è “YAO-HOO-SHUA” (con l’accento su ‘hoO’).

Ma soprattutto, impareremo, una buona volta, l’inglese, una lingua che su Internet è ancora quella dominante; lo sforzo di capire i primi messaggi e soprattutto quello di scoprire dov’è nascosta la “fregatura” sarà – a lungo termine – ampiamente ripagato anche dall’acquisizione di una migliore conoscenza della Rete e delle sue dinamiche, per non parlare poi dell’inesauribile miniera di aneddoti ed argomenti di amena conversazione che la “junk-mail” produce. Basterà solo non cascare in alcuno dei trabocchetti che ci vengono presentati, siano essi basati sul multi level marketing o su proposte del tipo “guadagnate 4 mila dollari imbustando mille dei miei depliant”.

A volte ci capiterà di imbatterci anche nei modesti tentativi fatti da emuli nostrani di imitare i piU’ scaltri concorrenti d’oltre oceano; e infine se, dopo aver letto a fatica la nostra posta elettronica, perché sommersa da cumuli di “posta spazzatura”, non ne avremo ancora abbastanza potremo sempre ripiegare sulla cara, vecchia televisione.

Giuseppe

PS I link qui sotto sono di produttori di “posta spazzatura”, poi non dite che nessuno vi ha avvertiti?

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Pubblicato il 3 dic 1999
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