RANDOM 006/Più che Gratis

RANDOM 006/Più che Gratis

Ciò che rende unico l'utente italiano è che questi, in un'epoca di freenet, è costretto a versare il balzello della tariffa a tempo applicata alle urbane dalle compagnie telefoniche
Ciò che rende unico l'utente italiano è che questi, in un'epoca di freenet, è costretto a versare il balzello della tariffa a tempo applicata alle urbane dalle compagnie telefoniche


Web (internet) – #%&*~@^ Se i primi caratteri di questa riga di testo sono #%&*~@^ allora vuol dire che il vostro computer è sopravvissuto al “Millennium Bug”; fine del contributo sull’argomento.

Passando ad altro si può dire che il 1999 è stato, almeno in Italia, l’anno di “Internet gratis”, come ci siamo accorti tutti anche grazie alla massiccia campagna pubblicitaria che sta ancora coinvolgendo tutti i mezzi di informazione. Per certi versi, con questa tappa si è chiuso un percorso iniziato alcuni anni addietro.

Le modalità di accesso a Internet sono cambiate diverse volte nel corso della sua non breve esistenza: all’inizio l’utilizzo della Rete era riservato quasi esclusivamente ai ricercatori universitari statunitensi, poi a quelli del mondo occidentale e quindi, più o meno cinque anni orsono, il suo uso è diventato possibile anche a noi comuni mortali.

A dire il vero collegarsi in Italia era costoso e difficile, sia a causa del fatto che i fornitori di connettività erano pochi e presenti solo nelle città più grandi, che per le tariffe di abbonamento praticate che erano decisamente alte; poi – velocemente – il panorama è completamente cambiato: il numero dei “provider” è aumentato a dismisura e, parallelamente, sono diminuiti i prezzi di accesso, fino ad arrivare, l’anno scorso, alle offerte di connettività gratuita dei vari Tiscali, ClubNet eccetera.

L’idea dell’abolizione del canone di abbonamento è venuta ai provider inglesi che si sono lanciati senza perder troppo tempo in questo nuovo affare: oggi sono più di una dozzina i servizi di questo tipo e la corsa a superarsi non è ancora finita. L’ultima proposta è quella di un ISP che fornisce accesso illimitato nel weekend (dalla mezzanotte del venerdì a quella della domenica) ad un costo fisso di 11,99 sterline al mese senza costi telefonici aggiuntivi contro le 115,20 che si spenderebbero con le tariffe della British Telecom. E ‘, se ci si pensa bene, il ritorno al “vecchio” sistema dell’abbonamento, ma i vantaggi economici per l’utente sarebbero evidenti stando a quanto propagandato da “Clara.net” che ha proposto per primo questa formula di contratto.

A differenziare la situazione degli utenti italiani da quelli che sembrano dei veri e propri paradisi per chi utilizza la Rete, resta ancora il balzello della tariffa a tempo che le compagnie telefoniche applicano per le telefonate urbane, mentre dall’altra parte dell’oceano per questo tipo di servizi spesso c’è solo da pagare una quota mensile che non tiene conto del tempo e del numero delle chiamate effettuate.

In realtà negli Stati Uniti sono ben oltre questo limite, in quanto è possibile collegarsi in Rete utilizzando un numero verde (quelli che iniziano per 800) addebitando in tal modo il costo della telefonata a chi la riceve, di solito il fornitore di servizi. Questa possibilità è utilizzata soprattutto da grossi professionisti e manager, in pratica da chi è costretto a muoversi spesso per lavoro. Ma, anche nel paradiso a stelle e strisce le cose non sempre vanno per il verso giusto e “gratis” non vuol dire sempre “senza spese”.

La notizia è stata riportata il mese scorso anche da “Usa Today”: un uomo d’affari si è visto addebitare 165 dollari per chiamate su numeri verdi fatte nei due giorni passati allo Sheraton Hotel di Chicago. Il signore, presidente di una compagnia di spedizioni di Orlando, ha ovviamente dichiarato che non metterà mai più piede in quella catena di alberghi.

Ma com’è possibile che sia accaduto un fatto del genere? In realtà molti degli alberghi di lusso si sono da tempo attrezzati con linee dedicate per fornire (dietro pagamento di un apposito supplemento) l’accesso alla Rete per i loro clienti, ma resta sempre possibile collegare il proprio modem alla presa telefonica della stanza e procedere al collegamento come si farebbe da casa, solo che ci si aspetterebbe di non pagare, chiamando un numero verde, anche dalla camera di un hotel. E invece no.

La direzione dello Sheraton si è difesa dichiarando che è loro costume addebitare 10 centesimi di dollaro al minuto per ogni comunicazione diretta a numeri verdi che superi i sessanta minuti. Evidentemente il signore che protestava aveva utilizzato abbondantemente il servizio.

Poco o molto che sia (dieci centesimi sono circa 200 lire) fatto sta che le telefonate dagli alberghi statunitensi verso i numeri verdi sono diventate, da qualche tempo a questa parte, a pagamento e molte fra le maggiori catene (per esempio Sheraton e Hilton) si sono decise a fare questo passo proprio a causa di Internet in quanto non era più possibile tenere occupate per ore ed ore, e perdipiù gratis, le linee telefoniche che servono anche per le normali conversazioni.

Se ancora ce ne fosse stato bisogno questa storia è un esempio di come l’aumento dell’uso della comunicazione elettronica ha spesso degli effetti assolutamente inaspettati, anche quello di far diventare a pagamento un servizio che dovrebbe essere gratuito. E scusate se è poco.

Giuseppe

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Pubblicato il
31 dic 1999
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