RANDOM012/Era qui la "fiesta"?

RANDOM012/Era qui la "fiesta"?

Incredibile, l'Italia è il paese nel quale si dà vita al maggior numero di spettacoli ed eventi per presentare la rete al grande pubblico. Nella speranza di comprendere che cosa sia questa internet
Incredibile, l'Italia è il paese nel quale si dà vita al maggior numero di spettacoli ed eventi per presentare la rete al grande pubblico. Nella speranza di comprendere che cosa sia questa internet


Web – Se vi chiedessero qual è il paese dove vengono organizzati il maggior numero di eventi culturali e spettacolari che hanno come protagonista Internet, cosa rispondereste?

Sicuramente non l’Italia, visto che in giro non si sentono che lamenti sull’arretratezza della penisola nel campo delle nuove tecnologie; eppure, lo scorso fine settimana, stando all’elenco pubblicato sul sito centrale della “Internet Fiesta”, si sono svolte nel Belpaese ben 139 (ma nella lista ci sono almeno 3 duplicati) iniziative dedicate proprio alla Rete sotto l’etichetta di “Internet Fiesta”. Se il paese al secondo posto è la Francia con 45 eventi e quello al terzo l’Austria con 18, il numero delle manifestazioni nostrane appare decisamente notevole.

Da Pavone Canavese a Vairano Patenora, da Napoli a Milano è stato quindi tutto un fiorire di inziative su Internet? Beh, a dire il vero, scorrendo il lungo elenco, qualche dubbio può sorgere. Cosa pensare infatti del “primo concorso nazionale di MISS ITALIA CALVA”, del “FESTIVAL FITNESS 2000” o del “Torneo di BASKET Metaponto Lido”? A onor del vero comunque la maggior parte delle segnalazioni riguardava principalmente il settore “educazione”, con il coinvolgimento di studenti e di scuole di ogni ordine e grado.

Come già lo scorso anno, è stata Firenze ad ospitare l’evento clou (almeno a giudicare dalla pubblicità fatta e dall’apposito sito attivato), la “Internet Fiesta”, quello che si avvia a diventare un appuntamento fisso nel panorama della Rete non solo Italiana.

Quest’anno la parte centrale della manifestazione è stata organizzata nella ex stazione Leopolda, un perfetto palcoscenico post-industriale fatto di enormi ambienti bui e di soffitti altissimi, arredato con una scenografia essenziale in stile discoteca, con tanto di sciabolate di luce colorata e maxi-schermi, ed un servizio ristoro completo di bar, birreria, self-service ed enoteca a completare il tutto. Spiccava su tutto il costume nel quale erano costrette le gentili signorine di uno dei principali sponsor, che parevano tante amazzoni pronte per la caccia alla volpe.

Ovviamente non mancavano le postazioni di pc collegati alla Rete (più di un centinaio, molte di più di quelle del 1999) e gli stand di grandi e piccole società che hanno fatto di Internet il loro campo di attività; presente anche lo stand di una distribuzione Linux posizionata proprio accanto al locale “Linux User Group”.

L'”Internet Fiesta” fiorentina era centrata quasi completamente sui temi cari alla cosiddetta new economy: banche virtuali, commercio elettronico, servizi per le imprese e via discorrendo; il programma si è sviluppato attraverso una serie di conferenze con il contorno di serate musicali ed un gran concerto finale in Piazza della Signoria che ha visto la partecipazione di nomi noti della musica leggera nostrana.

Secondo alcuni quotidiani, la “Fiesta” è stata un enorme successo, con decine di migliaia di visitatori che hanno affollato gli stand e gli spettacoli durante tutte le tre giornate.

L’impressione che ne abbiamo avuto direttamente, durante una visita fatta nella tarda mattinata di sabato 18 è stata un po ‘ diversa. L’unico spazio decisamente affollato era quello dove si stava svolgendo una conferenza su “Elementi di comunicazione efficace per l’ingresso in Borsa. Il fenomeno della “New Economy”, ma per il resto c’era in giro poca gente e – almeno all’apparenza – sembravano tutti, compresi quelli impegnati nella “navigazione”, addetti ai lavori piuttosto che semplici curiosi.

Ovviamente non dubitiamo che gli appuntamenti musicali serali e il concerto finale siano stati adeguatamente affollati ma non possiamo evitare di riflettere sul modo col quale si continua a presentare Internet al “grande pubblico”, un modo che ricalca modelli vecchi e che non fanno giustizia delle enormi potenzialità della Rete, riducendola ad un nuovo mezzo pubblicitario destinato ad affiancare la tv o ad un Eldorado pronto ad essere saccheggiato in una nuova corsa all’oro come nel vecchio West.

Una Rete che vede l’utente solo come passivo terminale di strategie di mercato decise altrove o come consumatore in attesa di essere istruito sulle ultime novità; quello che è mancato a questa “Fiesta”, almeno a Firenze, è la dimensione collettiva, comunicativa, sociale di uno dei più potenti mezzi di comunicazione mai inventati.

Speriamo sia andata meglio altrove.

Giuseppe

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Pubblicato il
24 mar 2000
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