Regionali, chi parla di ICT?

Regionali, chi parla di ICT?

Si inaugura oggi uno spazio di dibattito aperto a tutti i candidati alle prossime elezioni regionali che intendano dialogare con il popolo della rete sui grandi temi della Società dell'Informazione
Si inaugura oggi uno spazio di dibattito aperto a tutti i candidati alle prossime elezioni regionali che intendano dialogare con il popolo della rete sui grandi temi della Società dell'Informazione


Roma – Caro Direttore di Punto Informatico, spero che queste imminenti elezioni regionali siano una grande opportunità per il cosiddetto popolo della rete, spesso evocato. In questi anni abbiamo assistito alla crescita di un mondo, non di un settore, e allo sviluppo della sua consapevolezza: penso ai mille appelli contro la direttiva sulla brevettazione del software, contro il decreto Grande Fratello, contro il famigerato Decreto Urbani, e agli appassionati dibattiti che anche sul Vostro quotidiano si sono susseguiti: pro brevetti e contro brevetti, tra chi sostiene la libera condivisione dei saperi e chi ritiene il p2p un furto.

Ma la politica, che spesso decide e determina, non si e? accorta di questo mondo, e quando si muove lo fa con logiche vecchie e inadeguate.

Le Regioni determineranno, ad esempio, se cio? che e? prodotto con soldi di quelle Regioni possa essere liberamente disponibile, o se avviare politiche per portare la banda larga nelle piccole comunità che oggi sono escluse dall?accesso alla rete, o ancora se e come adottare software liberi.

Il punto non e? votare per questo o quel partito o schieramento (io ovviamente parteggio per il mio), ma scegliere avendo ben chiara la posta in gioco. Noi Verdi tentiamo, con la candidatura di Maurizio Zammataro nella Regione Lazio, coordinatore delle nostre politiche in tema di innovazione, di dare una possibilità diversa a chi ritiene che la rete debba essere un luogo aperto e libero e non un supermarket.

Io mi auguro che anche le altre liste di tutti e due gli schieramenti si facciano carico di queste questioni e candidino persone capaci di rappresentarle; ma speriamo soprattutto che quella consapevolezza, quella soggettività politica, se ancora e? scarsa tra i politici, non lo sia anche tra gli elettori.

Cordiali Saluti
Sen. Fiorello Cortiana

Gentile Senatore
ringrazio per la sua lettera perché dà a questo giornale l’occasione di aprire un nuovo spazio, che potrebbe rivelarsi assai importante, per il dialogo dei candidati alle prossime elezioni regionali con il cosiddetto “popolo della rete”.
Ne approfitto quindi per invitare pubblicamente ancora una volta i suoi “competitor politici” ad utilizzare queste pagine e questi forum per dare corpo ad uno strumento decisionale in più a quegli elettori che più di altri in Italia seguono da vicino l’ICT, Internet e le promesse della rivoluzione digitale.
Un saluto, Paolo De Andreis

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Pubblicato il
24 mar 2005
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