Roma – Per la seconda volta in due mesi Telecom Italia deve chinare il capo contro le decisioni delle autorità di settore prima e del Tribunale di Torino poi sui ricorsi presentati contro la pubblicità comparativa di Tele2.
Il 13 dicembre scorso il Giurì di Autodisciplina Pubblicitaria aveva infatti sostanzialmente promosso la pubblicità con cui Tele2 mette a raffronto in Tv e sulla carta stampata le proprie tariffe telefoniche con quelle dell’ex monopolista. Il Giurì si era limitato a chiedere a Tele2 alcune modifiche formali allo spot che non ne cambiavano il senso o l’efficacia.
Ieri, poi, si è pronunciato anche il Tribunale di Torino che ancora una volta ha dato ragione a Tele2 affermando che gli spot “non sembrano presentare i caratteri del confronto ingannevole e denigratorio che vi ravvisa la concorrenza”.