Roma – C’è entusiasmo nelle parole che i ministri Letizia Moratti (Istruzione) e Maurizio Gasparri (Comunicazioni) hanno utilizzato per presentare quella che appare come una rivoluzione wireless nelle scuole italiane. Una rivoluzione fatta di banda larga, wi-fi, piattaforme di e-learning, insegnamenti “portatili”, interattività e nuova didattica.
Questi i caratteri essenziali che i due ministri hanno dato al progetto che da un lato affronta la questione della connettività internet, con la promessa per gli istituti scolastici di banda larga, dall’altro propone novità strutturali sul fronte dell’insegnamento e dell’accesso all’istruzione mediante l’utilizzo delle nuove tecnologie di connessione. Il tutto però senza il dettaglio dei tempi di sviluppo del progetto, dei suoi costi e dei criteri con cui verranno selezionate le prime scuole, né se queste saranno pubbliche e/o private.
Al centro del progetto c’è l’impiego, che partirà con una sperimentazione in scala ridotta, delle tecnologie wi-fi. Lo standard 802.11b, infatti, viene visto come la chiave di volta per agevolare tanto le attività didattiche all’interno degli istituti quanto le operazioni amministrative. Il tutto condito dall’accesso alle risorse operative messe in campo dai Ministeri e all’utilizzo di strumenti di apprendimento a distanza per gli studenti e di aggiornamento per i docenti.
L’idea è dunque quella di fornire agli attori della scuola, allievi ed insegnanti, una password personale di accesso ai servizi wireless, accessibili a quel punto dall’interno degli istituti e via internet. Proprio questa nuova forma di connessione tra docenti e studenti consentirà ai primi di interagire in modo nuovo – stando al progetto – con i propri studenti.
Secondo Gasparri l’intesa raggiunta dai ministeri consente di introdurre “la sperimentazione in alcune scuole di un nuovo modo di navigare in internet: le wireless LAN rappresentano infatti nuove opportunità tecnologiche che consentono con un computer portatile senza fili di potersi collegare, nell’ambito di una certa area geografica, ad internet. Questo consentirà allo studente, anche una volta tornato a casa, di poter continuare a connettersi, navigare e rimanere in contatto con docenti e altri studenti. Una sorta di “libro elettronico” che potrà rimanere sempre aperto”.
Il ministro all’Istruzione Letizia Moratti ha sottolineato che si tratta di tecnologie che “consentono di ridurre del 20 per cento i costi del cablaggio delle scuole, permettendo così di investire in altre attività le riduzioni dei costi: il che vuol dire più PC per i ragazzi con una migliore offerta formativa”. “Nei prossimi anni – ha spiegato il Ministro – prevediamo di collegare a internet a banda larga il 90 per cento delle scuole, contro l’attuale 18 per cento”. Il Ministro ha anche posto l’accento sul fatto che sarà ora possibile portare la didattica negli ospedali e in altri luoghi nei quali oggi la scuola non può giocare un ruolo continuativo.
Alla presentazione del progetto non poteva mancare il professore del MIT Nicholas Negroponte, consigliere speciale del Ministero delle TLC, secondo cui ora le scuole hanno dinanzi nuove opportunità, quelle fornite da quello che ha definito il “computer nomade”. Una definzione nella quale Negroponte inserisce il device che permette una connessione e una comunicazione che supera le barriere attuali, tra queste anche quelle frapposte dalle scuole tradizionali. Secondo Negroponte, infatti, gli istituti “tendono ad impedire l’innovazione, poiché veicolano spesso un unico punto di vista. Internet, invece, allarga i punti di vista. Penso, quindi, che in pochi anni questo progetto porterà risultati enormi in termini di creatività dei ragazzi”.
In tutto questo si inserisce anche il progetto Mercor, un sistema che secondo il ministro Moratti consentirà di premiare i progetti scolastici realizzati dai ragazzi, premi che potranno tradursi anche in borse di studio oltreché in finanziamenti alle scuole di appartenenza.
Sul tutto si è espresso anche il responsabile Scuola della Margherita, Giovanni Manzini, secondo cui “ben venga la possibilità per gli studenti di collegarsi via internet anche da casa con i propri docenti e con la propria scuola. Più importante ancora è che questo sussidio didattico possa essere utilizzato dagli alunni ammalati e ospedalizzati. Guai, se pero’ questo volesse significare che lo strumento rete va a sostituire la scelta, fatta già da diversi anni, di assegnare innanzitutto dei docenti agli ospedali per bambini”. “Chiediamo pertanto – ha poi affermato Manzini – che prima ancora del collegamento in rete, venga potenziato il progetto che prevede la presenza del docente sul luogo di cura per gli studenti, in special modo per i bambini più piccoli che, data l’età, trovano ancor forti difficoltà di fronte ad un computer e nel collegamento ad internet. La pedagogia televisiva già ribadita da Berlusconi e dal suo Governo nei giorni scorsi, a proposito dell’insegnamento dell’inglese e dell’informatica, non ci convince perchè è culturalmente sbagliata e pericolosa”.
-
Ma lei lo sapeva?
> Può accadere che i mantainer siano soggetti a > problemi di caduta di banda, capita così che il > TimeOut dello WHOIS principale - ossia il > termine massimo entro il quale lo WHOIS > principale attende per avere una risposta - > restituisca uno WHIOS irrintracciabile con > un'apparente mancanza di domini.Bisognava dirlo alla Di Chiappari.... ]:->AnonimoRe: Ma lei lo sapeva?
- Scritto da: Moldavo> Bisognava dirlo alla Di Chiappari.... ]:->Alla Chiappari l'avevano detto. Proprio il sito che aveva interrogato la avvisava che il database dava il timeout e pertanto non era in grado di fornire risposte... Peccato che la avvisasse in inglese ed evidentemente la di Chiappari non lo mastica...AnonimoRe: Ma lei lo sapeva?
> evidentemente> la di Chiappari non lo mastica...Non lo metto in dubbio, ma la realtà è tale, e lo era anche quando lei ha registrato il dominio. Ha sbagliato ad imbattersi in una risorsa come internet basata principalmente sulla lingua inglese.Ognuno di noi dovrebbe conoscere l'inglese anche per cultura personale, ma a maggior ragione se decide di navigare in internet.SalutiFabrizio FarinaAnonimoRe: Ma lei lo sapeva?
Scusate l'intromissione poco consona all'argomento, ma siete sicuri che sia "LO Whois" e non "IL Whois".Sinceramente quel "lo" mi sembra un tantino fuori posto...Magari sono io che sbaglio :)buona continuazione.AnonimoRe: Ma lei lo sapeva?
- Scritto da: Fabrizio Farina> Ognuno di noi dovrebbe conoscere l'inglese> anche per cultura personale, ma a maggior> ragione se decide di navigare in internet.Sacrosanto, caro Farina; peccato che neanche lei lo conosca abbastanza... altrimenti non ci sono spiegazioni al fatto che nel suo articolo si dica "lo whois". O forse c'e' qualche problema con l'italiano. Fa niente.AnonimoRe: Ma lei lo sapeva?
> > Bisognava dirlo alla Di Chiappari.... ]:->..scusate la grande ignoranza, ma...chi c...è la Di Chiapparo ?(il nome cmq suona bene..:-)GrazZizAnonimoRe: Ma lei lo sapeva?
Se hai tempo e fegato, trovi tutto qui:http://punto-informatico.it/p.asp?i=40913AnonimoRe: Ma lei lo sapeva?
- Scritto da: Moldavo> Bisognava dirlo alla Di Chiappari.... ]:->Sarebbe più sano consigliare a Consultingweb di acquistare banda...AnonimoIo non esalterei troppo il NIC italiano
Beh Fabrizio, hai fatto un po di chiarezza per chi avesse dei dubbi, ma non sono daccordo sull'elogio del NIC. Il NIC Italiano non e' in nulla differente da quelli stranieri per quel che riguarda il whois ..TUTTI rispondono correttamente e tempestivamente per i domini registrati presso di loro, esattamente come il whois del NIC, solo che, PICCOLO PARTICOLARE, in italia esiste un solo ente abilitato alla registrazione dei domini, peraltro autoinvestitosi di tale monopolio, che si fa corrispondere cifre da lui stabilite in condizioni sempre di monopolio dai PROVIDER-MANTAINER come li chiamano loro per poterli abilitare a registrare domini .it. Non parlo delle procedure del nic, non vecchie ma vecchissime e prive di logica, perche' ci vorrebbero sei pagine o forse piu'. Just my 2 centsCiaoPaolo Dell'UntoAnonimoRe: Io non esalterei troppo il NIC italiano
- Scritto da: PDU> Beh Fabrizio, hai fatto un po di chiarezza> per chi avesse dei dubbi, ma non sono> daccordo sull'elogio del NIC. Il NIC> Italiano non e' in nulla differente da> quelli stranieri per quel che riguarda il> whois ..TUTTI rispondono correttamente e> tempestivamente per i domini registrati> presso di loro, esattamente come il whois> del NIC, solo che, PICCOLO PARTICOLARE, in> italia esiste un solo ente abilitato alla> registrazione dei domini, peraltro> autoinvestitosi di tale monopolio, che si fa> corrispondere cifre da lui stabilite in> condizioni sempre di monopolio dai> PROVIDER-MANTAINER come li chiamano loro per> poterli abilitare a registrare domini .it.> Non parlo delle procedure del nic, non> vecchie ma vecchissime e prive di logica,> perche' ci vorrebbero sei pagine o forse> piu'. > Just my 2 cents> Ciao> Paolo Dell'UntoE se chi la pensa come te, fosse in minoranza?Libero di esprimere, le tue idee, e ci mancherebbe, ma le cose specie al NIC stanno funzionando BENONE, perche' cambiarle? ci sono piu' di 690 mila domini registrati in italia, e mi sembra che questi signori, stiano gestendo in maniera brillante e professionale tale attivita'.Se vogliamo per forza cambiare qualcosa in italia, se hai questa smania, cominciamo dalle cose che non funzionano...astalavista #19221AnonimoRe: Io non esalterei troppo il NIC italiano
non e' da solo..il brutto del NIC italiano e' che bisogna passare davvero tante noie per registrare un TLD.Vedi ad esempio il nic delle Cristhmas Island (.cx) o .nu o ancora .to, tutti NIC che funzionano come quello italiano, a differenza che entro 24 ore si riesce ad avere il proprio dominio, senza dover spedire nessuna documentazione ma semplicemente dimostrando di aver effettuato il pagamento.AnonimoRe: Io non esalterei troppo il NIC italiano
- Scritto da: flandero> > non e' da solo..> il brutto del NIC italiano e' che bisogna> passare davvero tante noie per registrare un> TLD.> Vedi ad esempio il nic delle Cristhmas> Island (.cx) o .nu o ancora .to, tutti NIC> che funzionano come quello italiano, a> differenza che entro 24 ore si riesce ad> avere il proprio dominio, senza dover> spedire nessuna documentazione ma> semplicemente dimostrando di aver effettuato> il pagamento.nessuno ha detto che e' da solo, in italia apparte la noia del fax 3 minuti, in tre ore lavorative si riesce a registrare un dominio, non sono efficenti alla RA di piu'.astalavista #19221AnonimoRe: Io non esalterei troppo il NIC italiano
- Scritto da: astalavista> E se chi la pensa come te, fosse in> minoranza?La maggioranza ha ragione, per il fatto di essere in maggioranza? Se anche quelli come Paolo fossero una minoranza, che cambia?> Se vogliamo per forza cambiare qualcosa in> italia, se hai questa smania, cominciamo> dalle cose che non funzionano...D'accordo in linea di massima sul concetto, pero' il NIC a differenza di altri enti di registrazione, non e' tutta questa gran gioia.Equivalenti dei NIC esteri sono ben piu' solleciti e meno burocratizzati nel registarre un dominio. Paghi ed ottieni in 24 ore. Non devi inviare fax con clausole di arbitrati irrituali.Non parliamo poi di cosa accade quando vuoi registrare un dominio considerato "geografico". Ovviamente non esistono solo i .it e nessuno mi obbliga ad usarli, per fortuna c'e' scelta.bomis.comAnonimoRe: Io non esalterei troppo il NIC italiano
- Scritto da: bomis.com> > > - Scritto da: astalavista> > > E se chi la pensa come te, fosse in> > minoranza?> > La maggioranza ha ragione, per il fatto di> essere in maggioranza? Se anche quelli come> Paolo fossero una minoranza, che cambia?> > > Se vogliamo per forza cambiare qualcosa in> > italia, se hai questa smania, cominciamo> > dalle cose che non funzionano...> > D'accordo in linea di massima sul concetto,> pero' il NIC a differenza di altri enti di> registrazione, non e' tutta questa gran> gioia.> Equivalenti dei NIC esteri sono ben piu'> solleciti e meno burocratizzati nel> registarre un dominio. Paghi ed ottieni in> 24 ore. Non devi inviare fax con clausole di> arbitrati irrituali.> Non parliamo poi di cosa accade quando vuoi> registrare un dominio considerato> "geografico". Ovviamente non esistono solo i> .it e nessuno mi obbliga ad usarli, per> fortuna c'e' scelta.> > bomis.comapparte che non hai compreso bene lo spirito del mio discorso specie la prima parte, ma per il resto sei rimasto indietro, ok per il fax che e' una noia, ma da qualche mese in italia riusciamo ad avere un dominio registrato in meno di 3 ore ripeto TRE ORE, non mi sembra che in nessunaltra parte del mondo siano cosi' solleciti.astalavista #19221Anonimoed Io non esalterei per niente il NIC italiano!
Tra le cose 'strane' (a perte la gestione monopoliburocraticissima) che ho sentito sul NIC.IT c'e' questa:I Maintainers devono pagare TUTTI dico Tutti i domini ragistrati attraverso di loro in un solo colpo, credo ad inizio anno, a prescindere dalla scadenza di ciascun dominio. Quindi se un MNT ha 10000 domini dovra' pagare al NIC tutti i diecimila che, scusatemi, fa una somma inverosimile! Ma c'e' di piu': sono costretti a pagare anche se il titolare del dominio non rinnova il pagamento! Adesso non ricordo bene le cifre che pagano i MNT per ciascun domino, mi pare intorno alle 9000 vecchie lire... fatevi un po' di conti e arrivate alla conclusione che sembra, ancora una volta, una politica fatta apposta per tagliare le gambe ai piccoli provider per lasciare il mercato solo ai piu' grossi. E vai!PSper i 'linguisti': non fate caso agli errori per favore, guardate al sodo!Anonimoquello del NIC mi sembra un servizio valido, però
non capisco perchè non mettano la data di scadenza dei domini: un utente dovrebbe avere il diritto di verificare se il mnt cui ha demandato il compito di rinnovare un dominio, ed ha per questo versato il relativo contributo allo stesso, ha adempiuto correttamente o meno all'incarico.AnonimoRe: quello del NIC mi sembra un servizio valido, però
- Scritto da: ale> non capisco perchè non mettano la data di> scadenza dei domini: un utente dovrebbe> avere il diritto di verificare se il mnt cui> ha demandato il compito di rinnovare un> dominio, ed ha per questo versato il> relativo contributo allo stesso, ha> adempiuto correttamente o meno all'incarico.> e' semplice, perhe' in italia un dominio non scade!(fortunatamente) il fatto che il maintainter abbia versato il contributo annuo, riguarda SOLO il Maintainer e NIC-RA e non certo l'utente finale, una precisa suddivisione di ruoli, che fino adesso ha funzionato alla perfezione.astalavista #19221AnonimoRe: quello del NIC mi sembra un servizio valido, però
Non e' vero, informati bene. Il pagamento e' annuale dopodiche' passa allo stato NO-MANTAINER dopodiche' dopo 3 mesi diventa nuovamente disponibile, quindi scade. E se e' per questo si puo' anche controllare la data di scadenza non direttamente tramite il whois ma tramite il server web del nic e forse col whais ma non mi ricordo.CiaoPaolo Dell'unto- Scritto da: astalavista> > > - Scritto da: ale> > non capisco perchè non mettano la data di> > scadenza dei domini: un utente dovrebbe> > avere il diritto di verificare se il mnt> cui> > ha demandato il compito di rinnovare un> > dominio, ed ha per questo versato il> > relativo contributo allo stesso, ha> > adempiuto correttamente o meno> all'incarico.> > > > e' semplice, perhe' in italia un dominio non> scade!> (fortunatamente) il fatto che il maintainter> abbia versato il contributo annuo, riguarda> SOLO il Maintainer e NIC-RA e non certo> l'utente finale, una precisa suddivisione di> ruoli, che fino adesso ha funzionato alla> perfezione.> > astalavista #19221AnonimoRe: quello del NIC mi sembra un servizio valido, però
- Scritto da: PDU> Non e' vero, informati bene. Il pagamento e'> annuale dopodiche' passa allo stato> NO-MANTAINER dopodiche' dopo 3 mesi diventa> nuovamente disponibile, quindi scade. E se> e' per questo si puo' anche controllare la> data di scadenza non direttamente tramite il> whois ma tramite il server web del nic e> forse col whais ma non mi ricordo.> Ciao> Paolo Dell'untoNo caro paolo sei te che sei informato male!la revoca del nome a dominio, la cancellazione avviene :revoca d'ufficio: nei seguenti casi: venuta meno degli elementi oggettivi e soggettivi che hanno determinato l'assegnazione di un nome a dominio; cioè un provider/maintainer che non voglia più mantenere un nome a dominio, deve darne comunicazione scritta alla RA la RA provvederà ad inserire il nome a dominio in una categoria particolare denominata NO-PROVIDER-MNT invia una raccomandata all'assegnatario del nome a dominio per comunicare l'avvenuto cambio se dopo tre mesi la RA non riceve nessuna comunicazione da parte dell'assegnatario del nome, provvederà alla cancellazione del nome, dandone comunicazione al provider/maintainerhttp://www.nic.it/RA/domini/cancella.htmlquindi ti cancellano se il provider non vuole piu' averti come cliente, non se lui non paga la RA... quindi ti spediscono una raccomandata avvisandoti...le informazioni la prossima volta cerca di darle precise.astalavista #19221Anonimonon avrei linkato un sito del genere
non c'è più vergogna nei confronti dell'underconstruction?:-(prova qua, prova la ... underconstruction ... mah!Anonimoper Fabrizio Farina
Braaavo!!! Ma non ti vergogni a presentare un sito così? Se proprio volevi ossigenarti qualcosa potevi sfogarti sui tuoi capelli.AnonimoRe: per Fabrizio Farina
Madonna mia, l'ho visto solo ora... ma che vergogna.AnonimoRe: per Fabrizio Farina
Ma vergogna per cosa??? Se non erro non c'è materiale pornografico ne niente del genere. E' il mio sito personale e ci metto dentro quello che voglio.Tu hai un sito?Se lo hai, non sarò io a venirti a dire cosa metterci dentro.E' tuo, personale.Fabrizio FarinaAnonimoRe: per Fabrizio Farina
- Scritto da: hennè> Braaavo!!! Ma non ti vergogni a presentare> un sito così? Se proprio volevi ossigenarti> qualcosa potevi sfogarti sui tuoi capelli....inoltre quella frase io non l'ho ancora capita. Qualcuno mi spiega cosa significa?(PS.: comunque è molto difficile scansare i campi elettromagnetici con la forza della mente...)ciaoAnonimoRe: per Fabrizio Farina
> (PS.: comunque è molto difficile scansare i> campi elettromagnetici con la forza della> mente...)Che cosa vuoi?Solo noi Jedi riusciamo a farlo, e con la spada laser tagliamo in due i dubbiosi come te.Dopo un bel cannone abbiamo tutte le proiezioni mentali che vogliamo e allora ci riproduciamo con il pensiero per generare eventi a iosa, ma tu, misero mortale, non puoi capire.Forza Fabrizio, sei uno di noi!!!! Ti amiamo!!! > > ciaoAnonimoRe: per Fabrizio Farina
Scusami tanto, se non vado errato il contenuto del mio sito personale (e quindi dentro ci metto e ci scrivo tutto quello che voglio) non invita ne al razzismo ne alla violenza, ci possono essere scritte cose più o meno belle, che possono essere gradite o meno. Il tuo commento mi sembra un pò eccessivo. Se fa così schifo, sii propositivo e dimmi cosa ti piacerebbe trovarci dentro, se posso ti accontento.SalutiFabrizio FarinaAnonimo2 esperienze diverse
1) Positiva: la registrazione di un nuovo sito.it eseguita in 24h , complimenti al nic italiano2) Negativa: per un MIO errore il 2 maggio scade un dominio .com mantenuto da register.com, 2 settimane dopo giustamente il dominio non è più visibile, per più di un mese lo stesso sembra essere scomparso dal whois di tale maintainer, nel trattempo tutti i messaggi e le richieste di supporto da me inviate cadono praticamente nel vuoto, passato il mese, il dominio in questione riappare nel whois di register.com ma... meraviglie delle meraviglie a LORO nome, ora il dominio è di loro proprietà, complimenti a REGISTER.COMAnonimoLa 3° esperienza
A titolo di curiosita:per chi può, mettete come primo dns l'indirizzo208.185.127.196e andate su google.comvedete niente di strano?AnonimoCambio Dati .com .it
Ho notato 1 notevole differenza per il cambio dati di un .com e un .itPerchè ?Mettiamo il caso voglia cambiare 1 ns del server..com : con user e pass entro e cambio gli ns1 e ns2 del server senza problemi. In 24 ore gli altri provider gli aggiornano e il tutto funziona..it : bisogna inviare 1 fax (mettiamo il caso tipo, non quello dove lo perdono o hanno dei problemi o il tecnico sta cambiando la carta del fax) e aspettare 1 paio di giorni.Se questa è efficienza!AnonimoRe: Cambio Dati .com .it
- Scritto da: zooba> Ho notato 1 notevole differenza per il> cambio dati di un .com e un .it> Perchè ?> Mettiamo il caso voglia cambiare 1 ns del> server.> > .com : con user e pass entro e cambio gli> ns1 e ns2 del server senza problemi. In 24> ore gli altri provider gli aggiornano e il> tutto funziona.> > .it : bisogna inviare 1 fax (mettiamo il> caso tipo, non quello dove lo perdono o> hanno dei problemi o il tecnico sta> cambiando la carta del fax) e aspettare 1> paio di giorni.> > Se questa è efficienza!ma cosa stai raccontando, ma che film hai visto!perche' noi italiani dobbiamo essere cosi' distruttivi anche con le strutture che funzionano?basta una mail del tuo provider e in meno di 3 ore viene cambiato il dns!SVEGLIA! in italia non abbiamo l'anello al naso!astalavista #19221AnonimoRe: Cambio Dati .com .it
- Scritto da: astalavista> > > - Scritto da: zooba> > Ho notato 1 notevole differenza per il> > cambio dati di un .com e un .it> > Perchè ?> > Mettiamo il caso voglia cambiare 1 ns del> > server.> > > > .com : con user e pass entro e cambio gli> > ns1 e ns2 del server senza problemi. In 24> > ore gli altri provider gli aggiornano e> il> > tutto funziona.> > > > .it : bisogna inviare 1 fax (mettiamo il> > caso tipo, non quello dove lo perdono o> > hanno dei problemi o il tecnico sta> > cambiando la carta del fax) e aspettare 1> > paio di giorni.> > > > Se questa è efficienza!> > ma cosa stai raccontando, ma che film hai> visto!> perche' noi italiani dobbiamo essere cosi'> distruttivi anche con le strutture che> funzionano?> basta una mail del tuo provider e in meno di> 3 ore viene cambiato il dns!> > SVEGLIA! in italia non abbiamo l'anello al> naso!> > astalavista #19221Se i Taliani sono furbi tutti come te siamo apposto eheheehAnonimoDomini .it: Whois & privacy
E' verò che all'atto della registrazione firmiamo la LAR accettando le clausole relative alla pubblicazione dei dati personali, però non se ne può più di caselle di posta intasate di schifezza, di sedicenti venditori che spuntano all'improvviso sul telefono, di fax, e chi più ne ha più ne metta.In un'Italia dove si sbandiera a destra e a manca il diritto alla privacy, il whois del NIC mi sembra un controsenso. I dati potrebbero essere benissimo riservati, quantomeno fruibili su richiesta.Petizioni in merito esistono?MarinaAnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 17 07 2002
Ti potrebbe interessare