Quante volte in auto vi ritrovate a picchiettare sul volante per seguire il ritmo della musica preferita trasmessa in radio o riprodotta dal CD o lettore MP3? D’ora in poi, questa azione si trasformerà in un vero e proprio ritmo sonoro, per accompagnare al meglio la canzone in ascolto. Come? Con Re-Inventing The Wheel (RITW).
RITW è una cover per il volante dell’automobile, che presenta otto sensori pad colorati sulla sua circonferenza. Ogni volta che si picchietta su uno dei pad si riproduce un suono di batteria differente. In questo modo, ogni automobilista avrà modo di seguire con una batteria personale il pezzo preferito oppure potrà creare il mix ritmico preferito come un esperto batterista, magari per ammazzare la noia del traffico.
Agli otto pad sensibili alla pressione possono essere associati differenti suoni di batteria, configurandoli comodamente con qualche tap sugli schermi touchscreen dei dispositivi Android e iOS. Il suono prodotto può essere ascoltato in cuffia, attraverso un mini-speaker integrato oppure può essere trasmesso in modalità senza fili all’autoradio del veicolo, utilizzando le frequenza FM. Per chi non possiede un sintonizzatore FM in auto, è possibile collegare all’ingresso line-in del sistema radio del veicolo il proprio smartphone o utilizzare l’apposito ingresso riservato ai dispositivo Apple. In questo modo, sarà lo smartphone a consentire la riproduzione del ritmo sull’impiato dell’automobile.
Se ciò non fosse sufficiente, RITW supporta la modalità solo drummer senza musica in background o la modalità karaoke, utilizzando appositi brani scaricabili dal sito Smack Attack , dai quali sono stati rimossi tutti gli accompagnamenti di batteria. Le performance automobilistiche possono essere anche registrate per ascoltarle o farle ascoltare in seguito.
Il progetto è presente su Kickstarter per una donazione di circa 200mila dollari. Verrà finanziato il prossimo 27 maggio, sempre che il progetto interessi i finanziatori. Per ora, a soli 25 giorni di distanza, il progetto non ha raccolto neanche un decimo della cifra necessaria alla messa in produzione del gadget.
(via Ubergizmo )