Giovedì 7 giugno, nell’ambito del laboratorio su Gnu/Linux e l’Open Source, Perens e Stallman terranno presso la facoltà di Scienze della Comunicazione di Roma una “lezione magistrale”.
Lo stesso giorno, il 7 giugno, dopo l’incontro con il Presidente Bertinotti, saranno ascoltati alla Camera dei Deputati presso la Commissione cultura presieduta dall’on. Pietro Folena, dove i loro interventi, in onda sul canale satelitare della Camera, saranno registrati e consegnati a tutti i parlamentari.
Per chi non potesse partecipare al convegno del giovedì mattina 7 giugno, sarà possibile assistere alla conferenza che Stallman e Perens terranno alla festa dell’Innovazione (7-10 giugno) che sarà aperta dal presidente della Repubblica, il giorno 8 giugno alle 20, presso il complesso dell’Ara Pacis a Roma.
Altre info a questo indirizzo e sul sito del prof. Arturo Di Corinto .
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ARTICOLO INUTILE
chi se ne fregaAnonimoRe: ARTICOLO INUTILE
- Scritto da: > chi se ne fregatrovo in effetti più interessante il tuo commentoAnonimoRe: ARTICOLO INUTILE
- Scritto da: > chi se ne fregaAnche tu sei inutile, chi se ne frega della tua esistenza. Evapora, anzi mineralizzati, così forse una qualche utilità ce l'avrai.AnonimoDove?
Si sa in che ospedali viene fatta la sperimentazione? Sarà possibile anche uscire dalla provincia di MI oppure si dovrà rimanere in zona?AnonimoRe: Dove?
Ricordati che devi morire...AnonimoT-Shirt intelligenti,qualche dubbio(2)
(b)nessuno ha indicato e/o pensato che prima ancora di disporre di una "maglietta intelligente" bisogna disporre di un sistema efficiente di trasmissione dati che sia "sicuro" , che funzioni dovunque e che operi da e per la "maglietta" , ovvero che la "maglietta" deve poter inviare dati ad una centrale operativa e deve poter essere interrogata dalla centrale operativa stessa in caso di necessità e quindi ,ovviamente , bisogna disporre di una centrale operativa che funzioni veramente , che deve essere costantemente presidiata da un numero coerente di addetti e di medici appositamente addestrati , in grado di valutare accuratamente e volta per volta i dati storici ed istantanei ricevuti da ogni paziente ( qui l'intelligenza artificiale non funziona ancora , anche perchè la base dell'intelligenza artificiale è rappresentata da una serie di calcoli matematici che nel loro complesso vengono denominati "algoritmo" e che devono essere in grado di descrivere in modo soddisfacente e possibilmente senza errori un determinato fenomeno e , a tutt'oggi , non è stato ancora implementato un "algoritmo" da usare su un numero ed una tipologia cosi vasta di pazienti - 18.000 - e che globalmente sia in grado di monitorizzare efficacemente ed in modo soddisfacente le piccole e costanti variazioni anatomo-funzionali tipiche dell'evolversi dello scompenso cardiaco ) e che abbia alle proprie dipendenze un servizio autonomo di intervento d'urgenza ed emergenza dispiegato su tutto il territorio della regione , di posti letto sempre disponibili in tutti gli ospedali e di molte altre risorse ancora ;(c)da ultimo,ma non certo ultimo,sembrerebbe che nessuno abbia pensato e/o rilevato che tutto il sistema proposto è costruito intorno all'assunto assolutamente errato che i pazienti siano sempre nello stesso posto (ad esempio a casa), dimenticando che un cardiopatico che venga rimandato al domicilio con la sola prescrizione di assumere dei farmaci ed essere sorvegliato da un sistema di telemedicina , è verosimilmente e nella maggior parte dei casi in grado di muoversi e di svolgere una serie di mansioni anche lavorative che , ben difficilmente , possono essere espletate a casa ,presupponendo così il suo spostamento dal domicilio verso il luogo ( o i luoghi ) di lavoro , di riposo , di convalescenza , etc. etc. .A questo punto sorge il problema di localizzare con precisione la posizione spaziale del paziente all'aperto ( facile con da fare con un banale GPS ) ma soprattutto al chiuso ( e qui le cose si complicano di un fattore 10.000 perchè neanche i GPS di ultimissima generazione sono in grado di "vedere" attraverso i muri o in metropolitana ) e quindi in queste situazioni ( che sono la maggior parte ) bisognerà utilizzare altri sistemi di localizzazione personale che attualmente sono ancora allo studio , con tutti gli impliciti problemi di sicurezza , privacy , etc. etc. che inevitabilmente ne scaturiranno,visto che in ultima analisi la centrale operativa , per poter funzionare , deve ricevere costantemente ed in "chiaro" questi dati di localizzazione ,altrimenti a cosa potrà servire?Scusate per la dimensione del mio intervento , spero di essere stato chiaro , adesso mi piacerebbe leggere il parere di qualcuno che sia veramente addentro a questo progetto ed ai problemi che ho segnalato e non mi scomporrei minimamente se lo stesso Assessore Regionale alla Sanità o qualcuno dei suoi collaboratori volessero intervenire in merito .Buona notte a tutti ,MannariusMannariusGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 22 mag 2007Ti potrebbe interessare