Sì, scrivere sull'acqua si può

Sì, scrivere sull'acqua si può

In Giappone, alcuni ricercatori sono riusciti ad utilizzare uno specchio d'acqua alla stessa maniera di uno schermo LCD: colonne d'acqua come pixel. Una nuova frontiera per la promozione pubblicitaria?
In Giappone, alcuni ricercatori sono riusciti ad utilizzare uno specchio d'acqua alla stessa maniera di uno schermo LCD: colonne d'acqua come pixel. Una nuova frontiera per la promozione pubblicitaria?

Osaka (Giappone) – I ricercatori dei Laboratori Akishima sono riusciti a trasformare un piccolo specchio d’acqua in una sorta di monitor a cristalli liquidi particolarissimo: si chiama AMOEBA, acronimo di Advanced Multiple Organized Experimental Basin .

La tecnologia utilizzata per la realizzazione di questa tecnologia prevede l’impiego di 50 microgeneratori di moto ondoso, capaci di smuovere l’acqua contenuta in una piccola piscina del diametro di circa un metro e mezzo. I motori, posizionati in modo circolare, sono studiati per muoversi con precisione e sincronia: una volta programmati, i ricercatori possono trasformare la superficie dell’acqua in lettere e forme .

I generatori d’onda utilizzano un particolare sistema pneumatico collegato ad un elaboratore elettronico, che gestisce il movimento di una sorta di valvola: ciascun movimento “sposta” l’acqua ad una determinata velocità, alzando piccole onde. Secondo alcuni esperti, AMOEBA sfrutterebbe le cosiddette funzioni di Bessel per coordinare il movimento dei singoli generatori.

L’incontro delle onde artificiali riesce a far increspare l’acqua a seconda del disegno preimpostato. In questo modo, ad intervalli programmati di 3 secondi, i ricercatori sono in grado di disegnare figure . Ogni “immagine” resta visibile soltanto per pochi attimi ma secondo il Prof. Shigeru Naito dell’Università di Osaka, responsabile del progetto, si tratta di un primo passo verso ulteriori sviluppi.

Questa tecnologia, in futuro, potrebbe essere utilizzata per attivare il potenziale comunicativo di qualsiasi contenitore naturale o artificiale di acqua stagna: una fontana, una piscina, un laghetto. L’impiego di AMOEBA potrebbe fornire nuove tecniche di promozione pubblicitaria o più semplicemente di arredamento.

Gli scienziati che hanno realizzato AMOEBA pensano infatti di utilizzare il sistema per creare spettacolari fontane luminose, che integrino giochi ottici e messaggi su acqua per intrattenere gli ospiti di qualche ricca abitazione privata, hotel o parco di divertimenti.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
27 lug 2006
Link copiato negli appunti