Samsung verso il 3D, ed oltre

Samsung verso il 3D, ed oltre

Un dispositivo per la creazione di immagini tridimensionali per la realtà virtuale. La commercializzazione del casco per consumare i contenuti tramite lo smartphone Note 4. E poi sperimentazioni sulla tecnologia indossabile, con dispositivi prototipo in mostra
Un dispositivo per la creazione di immagini tridimensionali per la realtà virtuale. La commercializzazione del casco per consumare i contenuti tramite lo smartphone Note 4. E poi sperimentazioni sulla tecnologia indossabile, con dispositivi prototipo in mostra

Samsung ha presentato Project Beyoind , una telecamera che cattura immagini in 3D a 360 gradi .


Per il momento si tratta solo di una piccola anteprima e pochi dettagli: come spiega il vicepresidente alla ricerca di Samsung Pranav Mistry è un “nuovo tipo di telecamera che permette un nuovo tipo di esperienza immersiva”. Dispositivo pensato per essere “statico” e posizionato su un tripode, grazie a 16 (numeri da confermare) camere fullHD mostra una vista panoramica a 360 gradi in 3D raccogliendo un gigapixel di dati ogni secondo . Project Beyond, inoltre, promette connessione ad alta velocità e ottica ultra-grandangolare.

Il tutto appare più interessante perché è collegato a Gear VR: Project Beyoind è stata infatti pensata per registrare video da poi vedere in streaming attraverso il casco per la realtà virtuale già anticipato da Samsung. L’idea è quella di permettere la trasmissione di dati in contemporanea su più dispositivi (con la promessa di farlo senza ritardi o problemi di sorta).

Il progetto non è ancora un prodotto fatto e finito, ma ci sono già prototipi funzionati. I primi osservatori che hanno potuto provare l’esperienza a 360 gradi delle riprese Project Beyond trasmesse su Gear VR hanno raccontato un’esperienza assolutamente immersiva, ma ancora con dei limiti: il fatto che sia una telecamera fissa e dunque una ripresa statica limita di molto l’immersione nel contesto registrato e la qualità video è inferiore alle aspettative, tanto che a volte cala fino a risultare sgranato. Tutte questioni per cui ci si attendono comunque prossimamente passi in avanti.

Anche per Gear VR, peraltro, vi sono ulteriori dettagli : durante la conferenza di presentazione Samsung ha annunciato Samsung Gear VR Innovator Edition che sarà disponibile per gli Stati Uniti dagli inizi di dicembre a partire da 200 dollari.

usb occhiali che promettono di trasformare Samsung Galaxy Note 4 in un dispositivo per la realtà virtuale godono della collaborazione di Oculus e l’ Innovator Edition ne rappresenta la versione dedicata agli early adopter : offre agli sviluppatori e agli interessati la possibilità sperimentare la nuova piattaforma prima che l’hardware ed il software siano pronti per il grande pubblico. Sarà disponibile anche un secondo pacchetto di vendita, con in più un gamepad Bluetooth che farà salire il prezzo fino a 250 dollari.

La coreana, d’altronde, dimostra di non volersi limitare all’offerta di un solo tipo di esperienza, ma continua ad investire in generare sulle tecnologie indossabili e dopo gli esperimenti con gli smartwatch ha anticipato Samsung Simband, fascia (ancora in fase di ricerca) per monitorare gli sforzi compiuti durante lo sporti ed i dati biomedicali correlati: il tutto è basato su sei sensori che contano i passi, misurano la pressione del sangue, la temperatura, il battito cardiato ed il livello di sudorazione del soggetto che la indossa.

Samsung, inoltre, sta cercando di legare i suoi dispositivi creando un’esperienza unica: per quanto riguarda i dispositivi e-health ha presentato l’SDK Samsung Architecture for Multimodal Interactions , o semplicemente “SAMI”, che dovrebbe permettere agli sviluppatori terzi di lavorare a nuovi prodotti e servizi per la sua piattaforma. Infine ha annunciato Flow, una nuova funzionalità che – come Continuity ed Handoff di Apple – dovrebbe permettere l’integrazione e la comunicazione tra i diversi dispositivi della sua linea e la possibilità di passare senza ostacoli dall’utilizzo di uno all’altro.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
13 nov 2014
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