Sanguisuga succhia i dati sottomarini

Sanguisuga succhia i dati sottomarini

In nome dei diritti umani la vara il Pentagono: avrà il compito di spiare le comunicazioni mondiali agganciandosi ai cavi transoceanici. Un monster di tecnologia
In nome dei diritti umani la vara il Pentagono: avrà il compito di spiare le comunicazioni mondiali agganciandosi ai cavi transoceanici. Un monster di tecnologia

Washington (USA) – È costato davvero molto alle casse degli Stati Uniti uno dei più sofisticati sommergibili mai varati, l’ultimo che sarà realizzato della classe Seawolf, un sottomarino d’attacco pesantemente armato ma soprattutto equipaggiato con capacità di intercettazione del tutto singolari e per certi versi inquietanti.

I 3,2 miliardi di dollari di questo scafo sommergibile infatti nascondono l’investimento che è stato prodotto per realizzare un apparato letteralmente capace di “agganciarsi” ai cavi sottomarini transoceanici e catturare quello che trasportano, ovvero dati e voce. Una novità che lo distingue dai precedenti Seawolf è la presenza di uno scafo espandibile, un expansion pack che dovrebbe garantire ai nuclei operativi della Navy Seal la disponibilità di tutto ciò che serve loro per succhiare i dati dei cavi in tutta tranquillità anche a discrete profondità. Funzionamento e tecnologie non sono stati raccontati nei dettagli e sono ben celati dietro la cortina dell’intelligence statunitense.

Si chiama USS Jimmy Carter la nuova sanguisuga dei mari (vedi foto) che dovrà donare agli Stati Uniti nuove ulteriori capacità di intercettazione, laddove i sistemi precedenti non garantiscono più la sicurezza nazionale americana : l’intercettazione globale viene considerata uno strumento essenziale per anticipare le mosse dei molti nemici degli USA. Il vecchio USS Parche , che ad ottobre ha concluso le sue missioni, era un sottomarino-spia costato meno di un terzo del nuovo Seawolf.

Il nuovo sommergibile-spia americano Al varo del sommergibile era presente lo stesso ex presidente americano Jimmy Carter. A suo dire il fatto che la nuova ossessione dei mari porti il suo nome “è il più grande onore che abbia mai avuto”. E parla un ex presidente degli Stati Uniti. Secondo Carter il nuovo monster tecnologico “offre qualità eccezionali – alcune delle quali top secret – per preservare la pace, proteggere il nostro paese e per tenere alta la bandiera dei diritti umani nel mondo”.

In nome dei diritti umani, dunque, prende il largo in questi giorni per le sue missioni di intercettazioni una scatoletta da 453 piedi, 12mila tonnellate di acciaio, armi ed alta tecnologia . Capace di raggiungere i 25 nodi e di sparare fino a 50 siluri, 8 alla volta, dotato di missili Tomahawk e più silenzioso dei Seawolf che l’hanno preceduto. Lo straordinario USS Jimmy Carter dispone di un sito celebrativo .

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Pubblicato il
21 feb 2005
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