Sanremo e il valzer dei pirati

Sanremo e il valzer dei pirati

Partite le operazioni della Guardia di Finanza per tentare di prevenire il tradizionale momento d'oro per la pirateria, quando dentro e fuori dalla rete vengono diffusi i brani del Festival prima del Festival
Partite le operazioni della Guardia di Finanza per tentare di prevenire il tradizionale momento d'oro per la pirateria, quando dentro e fuori dalla rete vengono diffusi i brani del Festival prima del Festival


Roma – Ormai è tradizione che sulle reti di scambio in internet, quelle del peer-to-peer per intenderci, prima del Festival di Sanremo appaiano i brani che verranno presentati alla manifestazione canora. Questa volta, però, la Guardia di Finanza ha intenzione di tentare di evitare il peggio e lo ha dimostrato nelle scorse ore, incastrando gli ideatori di tre grandi centrali di masterizzazione.

In queste ore le Fiamme Gialle, che hanno attivato controlli aggiuntivi su tutto il territorio nazionale, hanno scoperto infatti in Campania un network di laboratori clandestini capaci di sfornare fino a 350 compact disc l’ora e tutti pronti, a quanto pare, per fare copie dei brani di Sanremo.

Sembra che in uno di questi laboratori, che si trova a Napoli, siano stati trovati 70mila supporti illegali, compresi molti DVD, nonché pacchi di copie masterizzate pronte per essere spedite in altre città italiane. Un altro laboratorio era basato su un espediente curioso: una rete di 80 masterizzatori era celata all’interno della capiente cassaforte di una gioielleria ormai non più attiva.

Queste operazioni si inquadrano in un periodo di grande attività della Guardia di Finanza che dall’inizio del 2003 ha sequestrato 485mila CD pirata, 40mila file mp3, 60 computer e 340 apparecchi per la riproduzione audio e video.

Ma se durante quest’anno e il precedente si è intensificata l’attività antipirateria anche su internet, questa volta proprio la rete rappresenta una delle principali minacce. secondo gli esperti. per la diffusione delle copie pirata dei brani sanremesi.

“La pirateria intellettuale – ha affermato il Generale Vincenzo Suppa – ha ormai assunto dimensioni tipicamente imprenditoriali, con fatturati miliardari e con una capillare rete distributiva, resa ancora più efficace dell’ausilio di internet, il quale agevola la diffusione del fenomeno della pirateria e favorisce l’anonimato dei contraffattori”. “Ai tradizionali prodotti audiovisivi – ha spiegato – si sono aggiunti quelli di tipo informatico, su cui svetta il mercato illegale dei file musicali mp3 e quello dei software specializzati. Si tratta di un crimine in costante evoluzione. Al riguardo è da segnalare il tentativo di parcellizzare sul territorio le strutture produttive, collegate in rete, al fine di rendere più complessa l’individuazione e di ridurre i costi connessi ai sequestri operati dalle forze di polizia”.

Secondo Luca Vespignani, segretario della Federazione contro la pirateria musicale, “per la prima volta quest’anno la Guardia di Finanza ha svolto delle operazioni di contrasto contro la pirateria intellettuale sul web: infatti la pirateria del futuro si svolgerà in rete”. Secondo Vespignani grazie alle operazioni delle Fiamme Gialle per la protezione della musica sanremese “quest’anno non ci sono già a disposizione prodotti falsi”.

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Pubblicato il
5 mar 2003
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