Lindon (USA) – Il sito che avrebbe dovuto debuttare lo scorso novembre con il nome di prosco.net, è stato lanciato da SCO Group nelle scorse ore come sezione del proprio sito istituzionale.
Con la nuova risorsa, chiamata SCO IP , la società di Lindon ha messo a disposizione del pubblico informazioni e documenti relativi alle sue famose cause, tuttora in corso, in cui reclama la proprietà intellettuale di diverse porzioni di Linux.
Lo scorso anno SCO aveva preannunciato il varo di un sito che potesse controbilanciare l’informazione fatta dal noto Groklaw.net , la più importante fonte d’informazione sulle vicende legali che riguardano SCO e Linux. Una fonte notoriamente schierata dalla parte della comunità open source e, come tale, prima della lista sul libro nero di SCO.
“Fino ad oggi non c’è stato alcun sito che abbia correttamente riportato il nostro punto di vista in merito ai contenziosi legali che ci vedono protagonisti”, aveva affermato lo scorso ottobre Darl McBride, CEO di SCO. “È ora che la gente senta anche la nostra campana”.
Dall’home page di SCO IP è possibile accedere a cinque sottosezioni del sito, ciascuna dedicata ad una diversa causa: SCO contro IBM , SCO contro Novell , SCO contro AutoZone , SCO contro DaimlerChrysler e Red Hat contro SCO . Ogni sezione contiene una sintetica descrizione della causa, utile soprattutto per comprendere a colpo d’occhio l’oggetto del contendere, e il testo di mozioni, memo, verbali e disposizioni del tribunale. Paradossalmente, SCO ha ammesso di aver preso parte di questa documentazione proprio dal contendente Groklaw.net.
Nel prossimo futuro l’azienda conta di aggiungere a SCO IP un calendario delle udienze, alcuni link a risorse legali e le risposte ai quesiti più comuni.