Nella sua perenne guerra contro lo spam nella ricerca web, Google ha brandito maglio estromettendo dai suoi indici oltre 11 milioni di domini – tutti accomunati dalla desinenza “.co.cc” e dall’avere la tendenza a diffondere spam e contenuti spazzatura, nella maggioranza dei casi.
Il nome di dominio .co.cc non è un TLD (top-level domain) di secondo livello ufficialmente riconosciuto da ICANN come .co.uk o com.au , ma piuttosto si tratta della proprietà telematica di una società coreana a cui corrisponde esattamente il dominio co.cc .
La suddetta società ha appunto messo in piedi un business consistente nella commercializzazione di sottodomini .co.cc , offrendo condizioni economiche particolarmente vantaggiose – primo sotto-dominio gratis, acquisto di 15mila domini per soli 1.000 dollari USA – che l’hanno resa popolare tra spammer e cyber-criminali.
A Google risulta che la stragrande maggioranza dei sotto-domini .co.cc serva a solo scopo di spam e nient’altro, ragion per cui la corporation ha deciso di esercitare il suo diritto di messa al bando del “freehost” sudcoreano eliminandolo dagli indici di ricerca.
Alfonso Maruccia