Se il cellulare riconosce l'utente

Se il cellulare riconosce l'utente

Ne studierà il volto e capirà se chi lo sta utilizzando è il suo vero... padrone. Tecnologia di riconoscimento facciale applicata al telefonino
Ne studierà il volto e capirà se chi lo sta utilizzando è il suo vero... padrone. Tecnologia di riconoscimento facciale applicata al telefonino

Kyoto (Giappone) – Ai telefoni cellulari potrebbe presto essere concessa la facoltà di verificare l’identità dell’utente attraverso un sistema di riconoscimento del volto messo a punto dalla giapponese Omron , multinazionale dell’automazione che ha appena annunciato la sua nuova tecnologia.

Si tratta dell’ OKAO Vision Face Recognition Sensor che, a detta della società, può essere piazzato su tutti i dispositivi mobili dotati di cam. L’idea di fondo è che riconoscere l’utente può garantire maggiore sicurezza, per esempio impedendo che il cellulare sia utilizzato da terzi o che le informazioni contenute da un PDA possano essere lette senza il consenso del padrone dell’oggetto.

Il nuovo giochino verrà presentato nei prossimi giorni al “Security Show 2005” di Tokyo e secondo l’azienda non richiede alcun hardware aggiuntivo, un elemento di certo importante perché potrebbe favorire l’adozione diffusa di questo strumento alternativo al tradizionale “pin” di accesso al telefonino.

Un esempio di utilizzo Per funzionare è necessario che gli utenti registrino sul dispositivo la propria foto sfruttando la sua cam. In meno di un secondo, da quel momento in poi, OKAO è in grado di riconoscere l’utente anche se l’immagine che viene presentata in un secondo momento è diversa da quella registrata: se il volto appare nell’immagine il telefonino viene automaticamente “sbloccato”. Questo significa non dover “aggiustare” l’inquadratura quando si procede allo sblocco.

Secondo Omron, il testing del suo software ha dimostrato un’accuratezza del 99 per cento, è compatibile con Symbian, BREW, Linux embedded e ITRON OS. Le richieste di sistema non sono peraltro esose: 1,5 KB per foto con un uso di 450 KB di ROM e 370 di RAM.

“Le funzionalità disponibili nei telefonini e negli altri dispositivi mobili – ha dichiarato uno dei dirigenti dell’azienda – stanno crescendo rapidamente e dalle semplici telefonate o email si passa ad una serie di servizi, di pagamento o di calendarizzazione. Questo significa che i dispositivi mobili detengono una quantità sempre maggiore di informazioni personali (…) OKAO è stato sviluppato per proteggere quei dati anche quando il telefonino venisse perduto o rubato”.

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Pubblicato il
1 mar 2005
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