Segway al servizio del Pentagono

Segway al servizio del Pentagono

La Difesa americana sta lavorando sul divertente, curioso, tecnologico e ignorato bipattino di David Kamen, per trasformarlo in applicazione militare. Facendolo muovere senza bisogno di umani a bordo
La Difesa americana sta lavorando sul divertente, curioso, tecnologico e ignorato bipattino di David Kamen, per trasformarlo in applicazione militare. Facendolo muovere senza bisogno di umani a bordo

New York (USA) – Sono poco più di 6mila fino ad oggi i bipattini ipertecnologici Segway che l’ omonima azienda è fin qui riuscita a piazzare, un risultato del tutto inferiore alle aspettative al punto che molti temono una prematura fine per la creatura del geniale inventore Dean Kamen, pur sostenuto in questa avventura da molti finanziatori di grande nome, come il capo di Apple Steve Jobs. Ora le cose potrebbero cambiare.

Il Pentagono , le cui commesse alle aziende americane rappresentano uno dei grandi motori dell’economia statunitense, sta infatti lavorando sul bipattino con in testa l’idea di realizzare dei robot da battaglia capaci di dimostrare una qualche forma di intelligenza strategica in combattimento e di comunicare con i soldati umani.

Dell’idea di dare a Segway un futuro militare si sa molto ma non tutto, certo è che il progetto è ancora nella sua fase iniziale ed è probabile che sia una diretta conseguenza di alcuni interessanti giochini sviluppati da ricercatori universitari, come quelli che hanno portato alla realizzazione di Segway autocircolanti che possono da soli rincorrere palle su un prato, aprire porte, evitare oggetti che si trovino sul proprio cammino ed altro ancora. Il tutto, appunto, senza bisogno dell’intervento umano.

Destino curioso, per i Segway, mezzo che fu introdotto proprio per trasportare facilmente uomini e donne di qualsiasi età, che sfrutta in questo senso un invidiabile design ergonomico sul quale è tarata la tecnologia che lo spinge silenziosamente e facilmente. Oggi, connessi sempre più spesso a computer esterni che ne controllano la programmazione, i Segway stanno forse trovando una nuova dimensione.

Il nuovo p Series Stando a Jan Walker, portavoce dell’agenzia che si occupa di ricerca per il Pentagono, la celebre “DARPA”, sono una quindicina oggi i Segway utilizzati e 26 milioni i dollari che si intendono spendere per realizzare software dedicato per questi veicoli. Al centro dell’iniziativa il Mobile Autonomous Robot Software (MARS), pensato per consentire, spiega Walker, “al robot di imparare” e dunque di “percepire al meglio l’ambiente” in cui si trova. Per il Pentagono si tratta di realizzare un veicolo robot più comodo ed efficiente di quelli tradizionali a quattro ruote già impiegati.

Secondo Associated Press lo stesso Dean Kamen, comunque, non sembra in alcun modo preoccupato per il destino militare che potrebbe attendere i suoi scooter , visti anche gli interessi in gioco. “Uno costruisce un’auto – ha affermato – e può essere usata anche come ambulanza, o per spostare i soldati da una parte all’altra. Il motivo per cui mi piace l’idea è che vorrei vedere più Segway nelle università. Più riusciamo a portare la nostra tecnologia nel mondo della tecnologia, in particolare presso giovani geek, più questo ci può aiutare”. Difficile dire però se l’interessamento del Pentagono si possa tradurre in maggiore popolarità per il bipattino.

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Pubblicato il
4 dic 2003
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