Sensori per neonati

Sensori per neonati

In questo modo i genitori potranno sempre sapere cosa prova il loro pargolo
In questo modo i genitori potranno sempre sapere cosa prova il loro pargolo

L’arrivo di un bebè in famiglia è sempre un momento pregno di emozioni. Al turbinio di felicità si mescola anche un po’ di sana ansia e preoccupazione per la salute del pargolo, in quanto si è sempre protesi a fare in modo che il piccolo si senta a suo agio il più possibile. Coccole, carezze, orari di nanna con cantilene, bagnetti, cambi e poppate sono i pochi mezzi con cui i genitori hanno la possibilità di far star bene l’ultimo arrivato. Quando questi mezzi funzionano si va alla grande, ma quando, nonostante tutto, il neonato continua a emettere vagiti e lamenti, ecco che prevale una sorta di depressione momentanea, che fa sentire impotenti. Il bimbo non parla di certo e l’unico modo che ha per “dialogare” è il pianto. Molti genitori superano questa fase piuttosto agevolmente, abituandosi addirittura a captare la minima variazione del pianto, per interpretare i bisogni puerili espressi con i vagiti. Altri, invece, diventano nervosi e iperprotettivi, evitando al piccolo tutte quelle situazioni che potrebbero, secondo il proprio pensiero, portare ad una situazione di malessere e quindi di pianto. Purtroppo non sempre questo atteggiamento funziona e spesso si evitano al neonato giochi o movimenti sani, che però ai genitori sembrano causa di un possibile disagio. Per evitare questi comportamenti genitoriali errati, l’azienda biomedica americana Exmovere, nota ai più per Chariot , il sistema di deambulazione robotizzato simil-Segway, ha progettato e sta testando l’ Exmobaby .

All’apparenza si tratta di una tutina azzurra o rosa di cotone anallergico di taglie differenti fino ai 12 mesi. Dietro al semplice tessuto, però, è racchiusa tutta la tecnologia che permette di prevedere e capire gli stati mentali ed emozionali del neonato. In pratica, una serie di biosensori ECG contactless capaci di monitorare il battito cardiaco, la temperatura e i movimenti su tre assi sono connessi ad un sistema di trasmissione wireless Zigbee , alimentato da una sola batteria ricaricabile di tipo AAA. I dati raccolti dai sensori sono quindi inviati attraverso il trasmettitore ad un ricevitore USB Zigbee collegato ad un PC presente nelle vicinanze, ad una distanza non superiore ai 30 metri.

Qui un apposito software raccoglie e interpreta i dati. L’algoritmo analizza i dati relativi all’eccitazione del neonato comparando la frequenza cardiaca, la variazione di temperatura e i dati di movimento con la variabilità storica della frequenza e la temperatura della pelle. Tutte queste informazioni e le relative correlazioni, se memorizzate per un certo tempo che potrebbe definirsi di training, permette di creare un discernimento automatico fra i differenti stati emotivi di rabbia, stanchezza, gioia, depressione, fame ecc. Inoltre, attraverso un servizio Web configurabile incluso nella piattaforma, Exmobaby è capace di inviare email e SMS di allerta sulla base dello stato emotivo e di salute del bebè. Lo scopo è quello di dimostrare una stretta correlazione fra segni vitali e stati mentali del neonato.

Per fare tutto ciò, Exmobaby viene sottoposto a beta test in alcuni centri clinici statunitensi sia in attesa dell’approvazione delle autorità deputate, sia per fare in modo di costruire uno storico di dati su cui poi far lavorare il sistema di riconoscimento emotivo. I genitori che usano Exmobaby sui loro infanti sono infatti chiamati a verificare l’esito emotivo offerto dal software e a confermarlo se corretto o a rigettarlo se sbagliato.

Il trasmettitore è in grado di funzionare per circa 8 ore con una singola ricarica e per i genitori che si preoccupano riguardo all’esposizione dei figli alle emissioni del sistema, l’azienda rassicura affermando che le radiazioni emesse sono molto minori da quelle di un cellulare eventualmente posto nelle vicinanze del neonato. Come dire: se non vi preoccupate di un cellulare nella sua stanza, perché dovreste preoccuparvi di questo dispositivo?

L’azienda ha comunque deciso di vendere 1000 kit di valutazione a partner, pediatri specialisti, organizzazioni non profit, non governative o centri di eccellenza e università per migliorare il prodotto. Le versioni disponibili per questi enti sono una Standard venduta al prezzo di 1000 dollari e una Deluxe, da 2500 dollari.

(via Gizmodo )

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Pubblicato il
13 mar 2012
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