Serventi Longhi: regolamentiamo il Web

Serventi Longhi: regolamentiamo il Web

Il segretario della Federazione nazionale della stampa ritiene che le informazioni online debbano essere offerte da testate registrate e che occorra mettere fine a quello che definisce Far West
Il segretario della Federazione nazionale della stampa ritiene che le informazioni online debbano essere offerte da testate registrate e che occorra mettere fine a quello che definisce Far West


Milano – Deve proprio sentire che il terreno scivola sotto i piedi della corporazione di riferimento, per usare parole così pesanti Paolo Serventi Longhi. Il segretario della Federazione nazionale della stampa ha approfittato di una tribuna diessina per parlare di Internet e sostenere che è “inaccettabile il Far West in questo settore”. Aggiungendo una frase che ad alcuni suona pericolosa: “Il Web è un sistema libero per definizione ma abbiamo il problema di dare garanzie agli utenti”.

Longhi, che in effetti ha più volte in questi mesi sbandierato la necessità di tutele speciali per l’utente internet, ha sostenuto ieri che “Nell’informazione-web non si possono fare le nozze coi fichi secchi, con giornalisti a contratto metalmeccanico. E ci devono essere direttori responsabili e la possibilità di registrare le testate”.

Secondo Serventi Longhi, occorre condizionare qualsiasi erogazione di fondi a sostegno dell’informazione online al “rispetto delle regole”: “Sì ai fondi per sostenere l’informazione online purché ci siano regole precise da rispettare, come devono rispettarle gli editori della carta stampata”.

Per spiegarsi meglio, il segretario del sindacato dei giornalisti ha affermato: “Noi abbiamo superato l’idea di un’applicazione automatica nel mondo del web delle regole esistenti, ma regole ad hoc ci devono essere”.

Infine, poiché le vacanze si avvicinano, Serventi Longhi ha anche detto che la FNSI, sulla vertenza contrattuale pensata per ottenere nuove garanzie corporative anche per il lavoro online, è disponibile “a cercare le strade serie per chiudere il contratto prima delle ferie, senza pregiudiziali, superando tutte le forme anche parziali di rigidità, purché anche dall’altra parte si rinunci alla voglia di ridurre al silenzio il sindacato dei giornalisti”. E poi tutti al mare.

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Pubblicato il
20 giu 2000
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