Shared access, partita la consultazione

Shared access, partita la consultazione

L'Authority TLC ha concluso l'esame del mercato che comprende shared access e ultimo miglio e chiede agli interessati di intervenire per definire le regole. Invece niente regole, per ora, sull'ultimo miglio wireless
L'Authority TLC ha concluso l'esame del mercato che comprende shared access e ultimo miglio e chiede agli interessati di intervenire per definire le regole. Invece niente regole, per ora, sull'ultimo miglio wireless


Napoli – Varata una consultazione pubblica su uno dei nodi centrali nel mercato della banda larga e dei servizi avanzati di connettività: ultimo miglio e shared access.

In una nota, l’Authority TLC ha spiegato che la consultazione riguarda sia i servizi broad band che quelli vocali per i quali si chiede agli operatori interessati un parere sia sul mercato, sia sugli obblighi a cui devono attenersi le imprese dominanti.

L’Autorità ha spiegato di aver escluso dal mercato nazionale in cui ricade lo shared access l’accesso disaggregato in fibra ottica, “rimovendo pertanto gli obblighi attualmente vigenti in capo a Telecom Italia”, né ha ritenuto di varare nuove norme per gli accessi con tecnologie alternative, come il wireless local loop (in pratica lo sfruttamento del wi-fi per la connessione del singolo utente alla rete).

Ma se lo shared access, come ben sanno i lettori di Punto Informatico, rappresenta una importante opzione di sviluppo di ADSL e affini , su questo mercato l’Authority ritiene che vi sia ancora poca competizione. “Telecom Italia – si legge nella nota – risulta infatti essere sostanzialmente l’unico fornitore su base nazionale dei servizi citati”.

Conseguenza di questo è l’obbligo per Telecom di realizzare un’ Offerta di riferimento trasparente e non discriminatoria che includa i servizi di accesso disaggregato ed i relativi servizi complementari ed accessori. “A tal fine – continua la nota – l’Autorità ha predisposto un testo coordinato della normativa vigente in tema di accesso disaggregato, il quale pure viene sottoposto a consultazione pubblica”.

Sempre sullo shared access vengono ribaditi gli obblighi “di orientamento al costo, di separazione contabile e di predisposizione di un sistema di contabilità regolatoria”. Quando si parla di orientamento al costo, l’Autorità ha ribadito il meccanismo del network cap “con la definizione di diversi panieri di servizi intermedi, tra cui ad esempio, i canoni di attivazione e quelli mensili relativi ai servizi di full unbundling e shared access”.

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Pubblicato il
20 gen 2005
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