Si scaldano i motori (di ricerca)

Si scaldano i motori (di ricerca)

di Martina Zavagno - Lo scontro tra titani è già iniziato con le prime operazioni che muovono i pezzi su una scacchiera che si annuncia sempre più affollata. In movimento Yahoo, Overture, Google ma anche Msn. Ecco cosa sta accadendo
di Martina Zavagno - Lo scontro tra titani è già iniziato con le prime operazioni che muovono i pezzi su una scacchiera che si annuncia sempre più affollata. In movimento Yahoo, Overture, Google ma anche Msn. Ecco cosa sta accadendo


Roma – L’inverno è stato una stagione ricca di novità nel mondo dei motori di ricerca. Si è trattato di novità che hanno cambiato in modo sostanziale il mercato, segnato da acquisizioni ed “estinzioni” di alcuni protagonisti che avevano per lungo tempo dominato la scena mondiale.
Questi cambiamenti, non necessariamente devono essere visti come un’evoluzione negativa del settore quanto, piuttosto, di una maturazione e crescita di una delle tecnologie più importanti del panorama IT.

Sia la società di ricerca The Yankee Group, che Forrester Research hanno recentemente pubblicato report analitici dedicati all’argomento, documenti senz’altro utili per capire le ultime mosse sul mercato e chiarirsi le idee su come questo è destinato ad evolversi. (The Yankee Group “Mass Consolidation Hits Web-Search Market” e Forrester Research Inc. “Search Battle Moves From Web to Enterprise” ).

È importante, innanzitutto, distinguere i due diversi segmenti del mercato dei motori di ricerca: c’è il cosiddetto Web search, che riguarda, come si può facilmente capire, la ricerca di informazioni su Internet per il “pubblico” e sui siti di e-commerce, e c’è l’Enterprise search, ovvero la tecnologia per la ricerca di dati ed documenti all’interno di un’azienda o di un network aziendale.

Gli eventi di maggiore spicco, relativi al Web Search , sono stati senza dubbio l’acquisizione di Inktomi Web Search da parte di Yahoo!, e la mossa di Overture che ha comperato sia Altavista che Fast Web Search Business Unit. Per quel che riguarda l’ Enterprise search invece, la notizia più rilevante è quella dell’acquisizione di Inktomi Enterprise Search Business ad opera di Verity .

Nel primo caso, la mossa di Yahoo! che si è accaparrata i servizi di Inktomi per 235 milioni di dollari può essere facilmente interpretata come un segnale evidente che il portale non ha più intenzione di contribuire alla crescita del brand Google. Una partnership un tempo strategica quella con il motore di ricerca ma che, con il passare degli anni, è diventata un pesante fardello per Yahoo! ed un motivo di competizione piuttosto che di collaborazione. Google infatti, soprattutto da quando ha lanciato la sua Toolbar, ha iniziato a togliere molti potenziali utenti a Yahoo!, permettendo loro di effettuare le proprie ricerche partendo direttamente dalla barra del browser e dunque “evitando” di passare per la homepage del portale.

Ma la decisione di Yahoo! di procedere a questa acquisizione va vista anche in un’ottica di competizione tra portali. Inktomi infatti, al momento, fornisce la propria tecnologia anche a Msn.com e, nel lungo periodo, pare improbabile che possa continuare questo contratto con uno dei principali avversari della nuova “casa madre”.

Per quel che riguarda Overture invece, l’acquisizione di Altavista e quella di Fast (oltre a quella della tecnologia di Keylime Software) possono essere viste come un’espressione della necessità di dotarsi di una tecnologia di ricerca competitiva da affiancare a quella pay-for-performance. L’obiettivo, naturalmente, è quello di rafforzare la propria posizione nella competizione con Google offrendo un servizio di ricerca basato sugli algoritmi e non solo sul cosiddetto pay-per-inclusion.

Complessivamente, il quadro che emerge da questi recenti movimenti di mercato indica che tre colossi, Yahoo!, Overture e Google, sono ora pronti ad affrontarsi, dopo aver tolto dalla piazza tre scomodi, ma utili, concorrenti. Si preannuncia dunque una sfida interessante e, probabilmente, più equilibrata che permetterà una maturazione del mercato ed un aumento nella qualità dei servizi offerti.

In teoria, numerosi vantaggi dovrebbero emergere per i marketer, con un ritocco verso il ribasso dei prezzi per l’acquisto delle keyword, e per i siti che vendono prodotti a catalogo, che potranno contare su tecnologia sempre più affidabile e precisa nei risultati.

La partita a scacchi tra Google e Overture è già iniziata all’inizio di marzo. Google ha infatti annunciato di aver firmato un accordo per la fornitura dei propri servizi al network Disney, mentre Overture ha comunicato alla stampa che, entro la fine dell’anno, aggiungerà al proprio pacchetto di servizi anche la cosiddetta “pubblicità contestuale”, ovvero la propria versione delle Ad Words tanto care a Google.

Per Overture tuttavia, nuove nubi appaiono all’orizzonte. Secondo “voci di corridoio” riportate da alcuni siti d’informazione (ma prontamente smentite dai diretti interessati), le ricche partnership che legano Overture a Msn e Yahoo! sono a rischio. A quanto sembra infatti Msn, dopo essere rimasta ferma ad osservare le grandi manovre, sta pensando di iniziare a sviluppare una propria piattaforma per il paid search, mentre Yahoo!, come visto in precedenza pare che, con l’acquisizione di Inktomi Web Search, abbia intrapreso la strada verso l’indipendenza. Se questi “gossip” dovessero trovare conferma nei prossimi mesi, Overture inizierebbe, giustamente, a tremare, dato che ben due terzi delle proprie entrate sono legate alle partnership con Msn e Yahoo!.

Nonostante tutti questi movimenti di mercato, più o meno nascosti, secondo quanto afferma Forrester Research, la vera battaglia, nei prossimi mesi non si svolgerà nell’ambito del Web search in cui le posizioni di forza sono già abbastanza ben definite quanto, piuttosto, in quello dell’Enterprise search, settore destinato a guadagnare una propria indipendenza e sempre maggiore rilevanza all’interno del mercato IT e che, soprattutto si preannuncia come il più redditizio. Ma, questa, è tutta un’altra storia.

Martina Zavagno
Diario (blog) di navigazione nel business online

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Pubblicato il 4 apr 2003
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