New York (USA) – Aveva messo in piedi un sito per divertimento con i suoi amici. Sito che conteneva vari materiali, barzellette, a volte pesanti, scherzi e commenti. Ma non è piaciuto alla sua scuola, la Albertus Magnus High School, nome altisonante di istituzione educativa cattolica, che ha provveduto ad espellerlo.
I genitori del ragazzo non condividono l’espulsione e hanno denunciato la scuola chiedendo un milione di dollari di danni e la cancellazione dell’evento dalla “fedina scolastica” del figlio. Sul sito, dice il padre del ragazzo che lo ha comunque rimosso, “non c’era pornografia”. I genitori sostengono insomma che l’espulsione aggredisce il diritto alla libera espressione tutelato dal primo emendamento della costituzione americana..
Non è d’accordo la scuola che ribadisce che i contenuti del sito erano inappropriati. E i legali avvertono che non si tratta di istituto pubblico ma privato e come tale “se c’è qualcuno che ha diritti da Primo Emendamento in questo caso è la scuola e il suo diritto di espellere il ragazzo senza essere trascinata in tribunale”.