Skype fuori dai cellulari ma dentro i campus

Skype fuori dai cellulari ma dentro i campus

La versione del software compatibile con gli smartphone più diffusi non arriverà entro l'anno come previsto. Intanto, eBay fa riammettere il suo Skype nei campus USA
La versione del software compatibile con gli smartphone più diffusi non arriverà entro l'anno come previsto. Intanto, eBay fa riammettere il suo Skype nei campus USA

Due le notizie che riguardano Skype che val la pena riportare: la prima riguarda la botta d’arresto, o quantomeno il rallentamento, delle sue ambizioni mobili. L’auspicato e più volte annunciato salto del noto soft-VoIP sui telefoni cellulari non avverrà a breve termine, come inizialmente previsto. La seconda riguarda la “riammissione” di Skype nei campus da cui era stato espulso .

Le aspettative di riuscire a raggiungere l’obiettivo della mobilità entro l’anno saranno disattese. A confermare il delay sulla tabella di marcia è lo stesso numero uno di Skype, Niklas Zennstrom, in una dichiarazione pubblicata da cnet : “Quando abbiamo iniziato a sviluppare la versione mobile-phone, non avevamo realizzato quante difficoltà tecniche avremmo incontrato”.

In realtà esiste una versione di Skype disponibile per i device dotati di Windows Mobile , ma soffre di diversi limiti. L’obiettivo prioritario di Skype rimane quello di salire a bordo degli smartphone più diffusi: la leadership di mercato appartiene a Nokia , i cui apparecchi sono dotati di sistema operativo Symbian. “È una sfida in cui stiamo impiegando più tempo di quanto preventivato”, ha aggiunto Zennstrom, concludendo di non essere in grado di ipotizzare una nuova scadenza.

Si tratta invece di una vittoria quella che Skype ha ottenuto sulla San Jose State University . L’ateneo, infatti, in coda a una cordata di campus californiani, aveva dapprima scoraggiato e poi ufficialmente vietato l’utilizzo del client VoIP nell’ambito delle proprie reti, per problematiche di sicurezza e di saturazione di banda.

Un provvedimento che aveva messo in allarme la casa d’aste online eBay , che controlla Skype: come il buon genitore di uno studente espulso, per dirimere la questione eBay ha intavolato discussioni con la direzione dell’università. L’azienda ha così illustrato all’ateneo i migliori accorgimenti tecnici da adottare per evitare le problematiche rilevate: in pratica, eBay ha consigliato l’installazione di un proxy server, che si occupi di gestire il traffico generato in rete da Skype. Una soluzione che è stata accolta di buon grado e che, probabilmente, potrebbe essere adottata da tutti gli atenei preoccupati per la più volte ribadita “esuberanza” di Skype.

Dario Bonacina

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Pubblicato il
2 ott 2006
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